Teratoma sacrococcigeo

Buonasera, ho 45 anni e alla nascita mi hanno asportato un teratoma sacro-coccigeo con successo, non ho mai avuto problemi fino all'eta' di 28 anni quando sotto la vecchia cicatrice (chiamiamola così) si è formato un ascesso. Sotto consiglio chirurgico mi è stato messo itiolo il quale ha certamente sortito il suo effetto facendo uscire il tutto, ma ha ovviamente formato diverse fistole. Il problema si è quindi risolto nel giro di 3 settimane e negli anni successivi ho avuto solo piccole e leggere infezioni in alcune delle fistole formate, le quali spurgavano velocemente da sole senza fare troppo danno. Ora che sono passati 17 anni dal primo ascesso importante è circa 2 mesi che si e' formata una nuova sacca di circa 7cm. nell'interno del gluteo sx, dove precedentemente non era mai successo niente. Per la prima volta mi è stata richiesta rmn dove appunto si riscontra sacca di 7cm. contenente similiquido. Un mese fa circa ha iniziato a fuoriuscire prima sangue e successivamente liquido maldeodorante da una delle vecchie fistole che fortunatamente si è aperta da sola e che ha diminuito notevolmente il dolore. Il chirurgo che ha seguito quest'ultima fase (non è lo stesso di quando avevo 28 anni) dopo varie ed errate valutazioni che non staro' a commentare, è giunto alla conclusione che se in futuro dovesse ancora accadere un'altra infezione con febbre, l'unico rimedio sarebbe una doppia operazione definita da lui "importante". nella prima si pulirebbe eventuale sacca e si lascierebbe per circa 2/3 mesi un tubicino di spurgo dopodiche' di dovrebbe rioperare per asportare quest'ultimo perche' ovviamente sarebbe messo in profondita' e per un certo tragitto interno. Inoltre il medico non garantirebbe recidive e neppure problemi all'ano tipo incontinenza. Ma possibile che alternative non ce ne siano, visti i presupposti, chi se la sentirebbe di subire un intervento talmente invasivo e certamente non rassicurante? Ora ancora non mi sono ristabilita, il liquido continua poco alla volta ad uscire visto che la piccola fistola non può consentire altro e non riesco ancora a stare seduta. Capisco che un consiglio in una situazione del genere non sia molto facile per cui se volete altre informazione piu' dettagliate sarei sicuramente felice di darvele. Grazie in anticipo, a presto
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
In base ai dati che riporta l' iter diagnostico e le possibili soluzioni terapeutiche appaiono coerenti e condivisibili. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore la ringrazio per la celere risposta, volevo pero' un consiglio per quanto riguarda il mio stato attuale. Il chirurgo non mi ha prescritto nulla come medicamento e neppure per una eventuale prevenzione, ora io oltre a lavarmi piu' volte al giorno con acqua tiepida senza nessun tipo di sapone, uso garze sterili, acqua ossigenata e almeno una volta al giorno Gentalin beta antibiotico. Cerco inoltre di svolgere, per quanto mi consente il problema dello starci seduta sopra, una vita normale. Va bene cio' che faccio o Lei ha qualche altro suggerimento da darmi anche magari pratico per cercare di velocizzare la pulizia interna e la successiva chiusura della fistola? Mi permetta di dirle che le mie paure sono anche dovute al fatto che il chirurgo ha espresso, non esplicitamente, una certa reticienza ad operare dicendo espressamente :"se proprio dovesse ritornare un ascesso con dolore e febbre e lei non riuscisse a sopportarlo l'unica via sarebbe un intervento importante", aggiungendo che il problema piu' grande per lui sarebbe il precedente intervento di asportazione del teratoma avendo questo sfalsato tutto internamente. Insomma sembrerebbe essere timoroso a metterci le mani!! Quindi le chiedo non sarebbe meglio avere un altro parere da un chirurgo che abbia gia'visto in precedenza un caso come il mio? Per ultima cosa le chiedo se completamente chiuso esiste qualche terapia o semplci modalita' per evitare il riformarsi del problema in futuro, cosa che mi augurerei con tutta me stessa. La ringrazio per il tempo concessomi e attendo gentile risposta.
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Utente
Utente
gentilmente qualcuno puo' rispondere a questa mia ultima mail...grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Certo un parere in piu' soprattutto in un problema complesso non fa mai male.