Metalli pesanti - edta, acido lipoico - chelazione

Gentili Signori,
a seguito di una sinusite cronica bimascellare ed occlusione dei turbinati, un pò di tempo fa ho effettuato per curiosità un minerallogramma, il risultato è stato:

Teconologia: ICP-MS


(valori fuori dal normale):

Mercurio mg/g 4,5 o 95th percentuale (normale sotto 0,8)

Cromo 0,11 mg/g o tra 84th e 97,5th (normale 0,4 -0,7)

Litio: > 0,004 mg/g o 2,5th percentuale (normale 0,007 - 0m020)
Cobalto: 0,003 mg/g o tra 2.5 e 16th (normale 0,004 - 0,2)
Germanio: 0,023 mg/g o tra 2,5 e 16th (normale 0,03 - 0,04)

Ho quindi pensato di farmi rimuovere le amalgame dentarie in maniera protetta e quindi mi sottoporrò a terapia chelante.

Esistono varie scuole di pensiero sulla capacità dei vari prodotti di trasportare fuori dal corpo, sopratutto dal cervello, i metalli pesanti accumulati e qua vi chiedo un consulto.

La scelta che ho al momento è tra un dottore a favore dell'EDTA e un altro a favore dell'acido lipoico con eventuale aggiunta di DMSA .

Potreste spiegarmi le differenze tra le due sostanze e darmi il vostro parere a riguardo?

Grazie
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
la mia risposta è solo a scopo informativo e non può essere presa come un "parere".

L'EDTA è usato sia in laboratorio, sia nelle cure disintossicanti; la sua azione si limita però ai metalli presenti allo stato libero nel circolo; non penetra le membrane cellulari e difficilmente passerebbe la barriera emato-cerebrale (per questo motivo viene somministrato endo-vena, perché tramite il tratto digerente non riuscirebbe ad arrivare nel circolo). Dunque, sarebbe utile per quella quota del mercurio che si trova nel sangue, ma, secondo me, di limitata utilità nei confronti dei depositi nelle cellule, comprese le cellule cerebrali. Da tener anche conto che la chelazione con l'EDTA riguarda troppi altri elementi metallici, anche naturalmente presenti nell'organismo.

DMSA è più specifico; soprattutto per le intossicazioni da piombo (ma anche da mercurio); attraversa la membrana emato-encefalica (può attraversare anche le pareti cellulari, e dunque viene assunto per bocca). Non tutti sono sicuri della Sua efficacia nei confronti del mercurio, tuttavia, bisogna dire che il mercurio è in ogni modo rimuovibile molto difficilmente e forse mai totalmente. Lei dirà, almeno che rientri nel range accettabile. Certo, già questo è importante, tuttavia, i valori nel sangue non riflettono l'entità dei depositi nei tessuti.

Comunque, queste sostanze (EDTA, DMSA) vengono spesso usate anche in associazione, più altre sostanze, come l''Acido Alfa-Lipoico che, più che un chelante, è una delle sostanze protettive nei confronti delle cellule nervose che potrebbe avere senso come profilassi.

Ci sono anche le altre sostanze chelanti.

In complesso, bisogna valutare molto bene la strategia, tenendo conto anche dei potenziali effetti tossici molto importanti dei chelanti stessi.

Lei scrive che si è rivolto a due medici. In quali brancche della medicina sono specializzati ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gentile utente, entrambe le molecole sono valide.

L'EDTA sembra aver minor tossicità rispetto al DMSA e agli altri agenti chelanti.

Il comportamento sulla membrana cellulare riferito è esatto.
Però l'EDTA funziona in un modo che non sappiamo ancora spiegare.

L'EDTA sappiamo che funziona perchè i valori di mercurio possono essere misurati dopo il loro impiego, e durante la terapia chelante vengono costantemente misurati, e la terapia viene protratta fino a quando i valori ridivengono normali.

La stessa cosa viene fatta con DMSA.

L'ulteriore proseguimento con l'altra sostanza (DMSA nel caso di chelazione con EDTA e viceversa) non porta ad ulteriore rilascio di mercurio.

Segno che entrambe le sostanze, clinicamente, funzionano al di la che passino o non passino la barriera ematoencefalica.

Personalmente, preferisco l'EDTA.


www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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