Ernia inguinale?

Gent.mo professore
d un anno circa soffro di dolori nella zona inguinale dx. All'inizio i medici hanno ipotizzato un'appendicite cronica, peggioramento della mia situazione di colon irritabile...di fatto però niente di certo. Da una settimana mi è stata diagnosticata la presenza di un'ernia e le trascrivo il referto dell'ecografia:" l'esame ecografico della parete inguinale dx ha evidenziato un lieve assottigliamento della parete muscolare di circa 1 cm, senza tuttavia la presenza di lesioni di continuo. Qualche linfoadenopatie a carattere reattivo in sede inguinale". Mi sono fatta visitare in ospedale e mi è stato detto che in questa situazione non si opera; dovrò stare attenta, portare una pancera, monitorare ogni 5-6 mesi lo stato della cosa e cercare di rinforzare la parete muscolare. In questi giorni sto avendo parecchio fastidio ( ad es. quando tossisco oppure se mi capita un episodio di stitichezza e comunque sento sempre come un peso e mi dà, talvolta, come delle scossette). Lei pensa che questo temporeggiare possa essere la scelta giusta?e, inoltre, è possibile che sia questa ernia che da un anno mi provoca fastidi in quella zona? La ringrazio anticipatamente e spero di essermi spiegata in modo abbastanza chiaro.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
per prima cosa andrebbe accertata la REALE presenza di un'ernia, cosa che si ottiene agevolmente semplicemente con una VISITA CHIRURGICA.
L'ecografia nella mia esperienza tende a sovrastimare la presenza di ernie e le loro dimensioni. D'altra parte l'esame da Lei eseguito rileva "un lieve assottigliamento della parete muscolare di circa 1 cm, senza tuttavia la presenza di lesioni di continuo" che corrisponde alla normale anatomia della regione inguinale.
La regione inguinale rappresenta inoltre la sede di irradiazione della sintomatologia riferibile alle più disparate affezioni muscoloscheletriche (compreso rachide LS), intestinali e urogenitali. Altre possibilità andrebbero quindi escluse.
In ogni caso, persistendo eventualmente il dubbio diagnostico, non ha alcun senso limitare le normali attività fisiche, cosa improponibile alla sua età e che non servirebbe comunque ad impedire la eventuale progressione di una patologia erniaria.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, le cosidette punte erniarie, alle volte possono essere più fastidiose delle ernie voluminose, però l'intervento di plastica erniaria con rete, come tutti gli interventi contempla delle possibili complicanze che spesso il chirurgo non si sente di far correre al paziente se lo stesso non ha un problema evidente e se non sia realmente motivato. In buona sostanza la terapia dell'ernia è solo chirurgica, con il tempo la situazione può eventualmente rimanere immutata o peggiorare, il fastidio che lei avvertiva in sede inguinale da circa un anno potrebbe essere associato alla problematica in questione. Quello che posso consigliarle è che, se i sintomi sono molto fastidiosi come lei descrive il consiglio è di operarsi, mentre se pensa che i disturbi non compromettano la sua qualità di vita, può monitorare la situazione con visita specialistica periodica, come le è stato consigliato ed eventualmente sottoporsi all'intervento appena dovesse esserci il primo peggioramento sia riguardo alle dimensioni dell'ernia e sia rispetto alla sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per la velocità e la chiarezza delle risposte.
Cordiali saluti