Metatarsalgia

Gentili Dott., vi spiego l' evoluzione della mia metatarsalgia per farvi capire meglio. Sono un uomo di 43 anni.
A metà novembre compro un paio di polacchine in uno spaccio aziendale, in verità un po' appuntite.
Dopo circa 3 settimana avverto come un sassetto sotto la pianta del piede destro, ma poichè cammino molto ci presto poca attenzione pensando a stanchezza fisiologica del piede. Mi fermo durante la deambulazione qualche secondo e poi riparto. Il problema si ripropone a fasi alterne finchè un giorno nel guidare l' auto avverto una fitta. Siamo in pratica al 26 gennaio scorso. Da allora inizio a provare fastidio nel calzare le scarpe e zoppico. Poi sento un leggero bruciore sotto la pianta e sto bene solo con la gamba distesa. Ma non troppo inclinata, ho
notato che se non tengo il piede a martello mi tira sotto la pianta all' altezza del secondo metatarso e poi si espande anche al terzo e sento
anche pulsare. Anche da seduto devo muovere la gamba perchè sento tirare da sotto la pianta in corrispondenza del secondo metatarso fino all' esterno.
Da circa tre settimane ho gonfiore sotto le teste metatarsatali del primo e del secondo dito.
Da due giorni sento irrigidita la caviglia e il tendine lungo dello stinco (scusate il termine). E' un progressivo fastidio sotto la pianta del piede che alla deambulazione
sento come bucare.
Decido di farmi visitare ed un ortopedico che mi diagnostica metatarsalgia.
Mi fa eseguire una rx da seduto e mi prescrive indoxen per 7 gg per due volte al dì e plantari per scarico dei metatarsi anche perchè
inizio a sentire fastidio anche al piede sinistro.
Il giorno della lastra mi fa un' iniezione di cortisone, ma quando torno a casa dopo nemmeno mezz' ora avverto il solito fastidio.
Da 5 giorni sono fermo a casa e le chiedo:
1) E' normale che una medicina potente come l' indoxen che viene usata per l' artrite reumatoide non mi abbia apportato nessun beneficio,
alla base del primo e del secondo dito c è ancora un gonfiore, non edema e arrossamento?
2) E' regolare l' esame rx eseguito o va fatto come ho sentito dire in posizione ortostatica?
3) Devo eseguire altri esami diagnostici?
4) E' prematuro prendere i plantari visto e considerato che ho fastidio a stare in piedi e nel calzare qualsiasi scarpa e al momento in casa cammino con i calzini e appoggio il sinistro mentre il destro in pratica lo appoggio appena e sul tallone? Non sarebbe meglio far sgonfiare il piede?
Vi ringrazio e porgo i migliori saluti.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Partiamo dal presupposto che la diagnosi fatta dal collega sia corretta (e sulla base del suo racconto sembrerebbe che lo sia) dal momento che nessuno di noi puo' visitarla e tale diagnosi si puo' fare solo dopo una visita.
Cio' detto veniamo alle domande;
1) E' normale che una medicina potente come l' indoxen che viene usata per l' artrite reumatoide non mi abbia apportato nessun beneficio, alla base del primo e del secondo dito c è ancora un gonfiore, non edema e arrossamento?
NON SI PUO' DIRE CHE SIA NORMALE MA NEMMENO CHE CIO' LA DEBBA PREOCCUPARE
UNA MEDICINA PER BOCCA NON PUO' FARE MIRACOLI IN UNA SITUAZIONE DI VEROSIMILE SOVRACCARICO CRONICO COME LA SUA.
2) E' regolare l' esame rx eseguito o va fatto come ho sentito dire in posizione ortostatica?
LASCI TALI INTREPRETAZIONI A NOI TECNICI COSI' COME LA PRESCIZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ESAMI
3) Devo eseguire altri esami diagnostici?
SOLO DOPO UN CONCRETO ULTERIORE SOSPETTO CLINICO CHE EVENTUALMENTE SCATURISSE DA UNA VISITA.
4) E' prematuro prendere i plantari visto e considerato che ho fastidio a stare in piedi e nel calzare qualsiasi scarpa e al momento in casa cammino con i calzini e appoggio il sinistro mentre il destro in pratica lo appoggio appena e sul tallone? Non sarebbe meglio far sgonfiare il piede?
PENSEREI SIA AI PLANTARI CHE ALLE CALZATURE QUALORA LA SITUAZIONE INFIAMMATORIA LOCALE NON FOSSE PARTICOLARMENTE ACUTA MA COME POTRA' MI AUGURO COMPLENDERE SENZA VISITARAL NON MI E' POSSIBILE PRONUNCIARMI IN TAL SENSO.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Leo, mi scuso per la tardiva risposta, ma sono preso dallo sconforto perchè pur restando a riposo e mettendoci l' anima per recuperare non vedo progressi anche se ho già capito che questa patologia ha un decorso
molto lungo e ci vuole pazienza.
Però a me piace capire le cose e non avere risposte sbrigative come è abitudine di molti suoi colleghi e poi quando un individuo sta male cerca di fare il possibile per migliorare.
Da tre giorni ho iniziato un ciclo di laserterapia e horizontal terapy. Per il plantare mi hanno detto di aspettare.
Nessuno tra coloro che mi ha visitato mi ha detto come tenere la gamba, che comportamenti tenere durante la deambulazione, ci sono arrivato da solo leggendo sul demonizzato internet e grazie alla mia forza di volontà.
Comportamento poco professionale lo dico io di professionisti che ti chiedono 120 euro per una visita di 5 minuti.
Comunque dopo questa nota polemica chiedo a lei tre semplici cose.
Sulla base della sua esperienza clinica come devo camminare in casa?
Posso stare seduto o è meglio per la circolazione tenere le gambe distese sul letto o sul divano?
Posso aiutarmi con una stampella in modo da appoggiare solo sul sinistro che è meno infiammato?
Mi creda Dottore, ma anche per fare 70 m per andare ad aspettare il taxi o il bus mi crea fastidio ai due arti.
E' questa cosa che mi manda in crisi, è possibile per aver camminato seppure come un robot per 140 m, al rientro in casa mi pulsi l' osso del primo metatarso sinistro?
Mi scuso se sono stato prolisso, ma ogni tanto piango perchè mi sento abbandonato e anche non poter guidare l' auto è una grossa limitazione.
La ringrazio e le porgo i migliori saluti.
[#3]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente, le sue domande sono comprensibilissime e mi creda mi dispiace che piu' di un collega che ha avuto il privilegio di visitarla non abbia risposto in tale senso.
A me pero' riesce pressoche' impossibile perche', non potendo visitarla, non posso sapere il LIVELLO DI INFIAMMAZIONE reale presente suille teste metatarsali e non posso sapere nemmeno che tipo di appoggio lei ha al suolo. Cio detto non esiste un modo per camminare per ch soffre di metatarsalgia ma esistono presidi anti infiammatori da mettere in campo oltre che calzature ad appoggio ammortizzato.
Non vedo limitazioni nella posizione seduta per una diagnosi di metatarsalgia.
Camminare con stampella solo se il livello di infiammazione e' veramente molto elevato.

cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Leo e suoi colleghi, sono qui a richiedere aiuto perchè ho eseguito 6 sedute di horizontal terapy e sto avendo forti fastidi.
In pratica dopo pochi minuti che mi sdraio sia sul divano che sul letto inizia a indurirsi una parte della tibia, poi la caviglia fino al piede nella parte della pianta e sul dorso. Un "martellamento" che si sposta senza regole e per attenuare questo senso di intrappolamento sono costretto a muovere l' arto.
Il fastidio lo avevo anche prima della terapia, ma non così forte.
Stranamente in posizione seduta, con le gambe che toccano terra, questo senso di stritolamento svanisce anche se ogni tanto sento pulsare.
Vi prego di aiutarmi, l' anno scorso ebbi delle fascicolazioni per due mesi alle gambe con indurimento, ma solo in stazione eretta e in movimento e non so se ci possa essere un nesso, sta di fatto che dall' inizio di questa terapia con corrente ho avvertito fastidio. Anche mentre ho il piede immerso nella vaschetta sento tendini tirare e ossa che mi fanno male.
Anche a distanza di ore spesso sento formicolio sotto il piede e cosa che mi frastorna da un paio di giorni il piede si è gonfiato.
Non so se chiedere al direttore del centro dove mi curano di cambiarmi terapia perchè non vorrei interpretasse questa mia considerazione come una sostituzione di ruoli e mi mandasse via. Ma l' ho fatto presente a dei fisioterapisti e mi hanno detto che la cura è lunga, però non hanno saputo rispondermi dei fastidi che lamento.
Vi ringrazio e spero di avere delle informazioni utili.