Dolore allo sterno e ghiandole ascellari doloranti

Gentili dottori,
sono una ragazza di 26 anni e da circa due mesi avverto un dolore allo sterno (parte superiore, un po' spostato a destra) raramente quando mi abbasso, ma costantemente se premo con la mano su quella zona, come se avessi un livido, o avessi urtato contro qualcosa.
Non so quanto le ghiandole ascellari doloranti possano essere collegate allo sterno, ma avverto dolore anche sopra i seni all'inizio della cavità ascellare. Ho fatto una radiografia mammaria ed, a livello di noduli e ghiandole, è tutto nella norma (mi è stata diagnosticata solo la diffusa mastopatia fibrocistica).
Il dolore allo sterno e alle ghiandole persiste, dovrei fare qualche altro esame o sono dolori passeggeri?
Grazie mille,
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Ottorino Perrone Chirurgo toracico 93 4
Gentile utente,
personalmente ritengo che il suo problema sia di natura infiammatoria cronica (costocondritica) ma faccia particolare attenzione alla variabilità del suo disturbo in relazione al regime alimentare ed all'attività fisica di questi mesi. A valutazione cardiologica negativa, la diagnosi più comune, specie nelle toracoalgie irradiate all'emitorace destro è la sindrome da reflusso gastroesafageo (e la sensazione di discomfort toracico è in questo caso alleviata dalla posizione). La cronicità della sensazione che avverte dovrebbe consentire di escludere la natura puramente cardiaca del malessere ma qualcuno in questi casi e per prudenza Le direbbe di sottoporsi ad un test da sforzo cardiologico. Il dolore sovramammario (la mastodinia) ben si correla con un periodo di intenso sovraccarico fisico e poi esistono forme di toracoalgia benigna ma notevolmente dolorosa (la sindrome di Tietze) nei giorni di particolare affaticamento. Qualcuno, che non c'è più, mi ha raccontato che lo sterno rappresenta iconograficamente la croce. Forse il desiderio di sentirsi più abbracciata in alcune fasi della sua vita la aiuterà a pensare che passerà, sono sicuro, in fretta. Io mi sono permesso di risponderLe pur in assenza di una stretta correlazione chirurgica e sono a sua completa disposizione per ogni eventuale approfondimento della problematica.

Dr. Ottorino Perrone

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta esaustiva e per il consiglio.
Effettivamente soffro anche di reflusso gastoesofageo, ma non avevo menzionato tale disturbo nel messaggio precedente perché da qualche mese si è un po' allontanato (torna solo nelle occasioni in cui mangio cibi poco digerbili).
Le porgo un'ultima domanda: considerando che il dolore che Le ho descritto sembra a volte acutizzarsi la notte quando sono a letto e che, a parte questo, non ho problemi di affaticamento o di respirazione, ritiene necessario fare il test da sforzo cardiologico? Sarebbe un po' complicato fare questa visita al momento, ma ovviamente se il dolore dovesse persistere, troverei una soluzione.

Grazie ancora per il gentilissimo aiuto.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Ottorino Perrone Chirurgo toracico 93 4
Sono sicuro che il suo medico di fiducia saprà indicarLe la soluzione più idonea, perchè, resta chiaro, che la valutazione fisica e l'esame obiettivo restano imprescindibili. Ma, anche per questo, dovrà ritagliare un pò di spazio per se stessa. In senso assoluto un esame elettrocardiografico non aggiungerebbe le stesse informazioni. Stia serena e programmi con tranquillità il suo approfondimento.