Probabile transessuale o semplice travestito

Sono Michele per l'anagrafe e Michela per me stessa.vi scrivo consapevole che on line le diagnosi non sono certe ne con una sessione possano diramare i percorsi di una vita. Sono da un punto di vista diagnostico un travestito,o almeno credo e forse mi illudo di essere.Ho49 anni lavoro nella scuola come docente,non sono sposata,non ho mai avuto rapporti sessuali nè con uomini nè con donne.Ho nascosto tutto sin dai miei 6 anni quando indossai i sandali di mia madre,uno scompiglio una sensazione di piacere diffuso inspiegabile,non sapevo niente di travestiti o transessuali ,la sera a letto immaginavo di cambiare sesso senza nessuna informazione su questo avevo solo 8 anni molto presto mi sono vestita completamente da donna.Con l'adolescenza la consapevolezza che non ero normale il travestirmi era completo dall'intimo alle gonne,da allora mi sono documentata e dovere ,tutto sempre confinato nel nascondermiPoi le cose si sono evolute,il travestirmi è diventato con frequenze dalle 3 a 2 volte alla settimana questo fino ai 35 anni con puntatine solo di poche ore e sempre chiusa in camera.ho una madre che mi rifiuta come travestito,dato che l'ho comunicato alcuni anni fa I miei non hanno mai saputo.Poi a Verona ho raggiunto con sofferenza una libertà abitativa e finalmente lontananza con i genitori,qui il travestirmi è aumentato,i weekend completamente da donna sono diventati sempre più frequenti e costanti,mio padre mori 12anni fa,Ho fatto anche delle uscite vestita da donna. Ho via via intensificato anche la cosmesi,le depilazioni di tutto il corpo, anche del voltoSono in visite periodiche da una psicologa molto brava di Verona che mi ha aiutata ad accettare che mi vesto da donna,ma io non ho accettato per diverso tempo, poi finalmente dopo molto lavoro su me stessa, ho accettato questo vestirmi da donna che è naturale e molto frequente in casa, e con la psicoterapia ora lo vivo con serenità in casa, ma le cose non sembrano limitarsi al travestirmi,mi sento donna e me ne vergogno in modo esponenziale,negli ultimi tempi in casa mi vesto solo da donna e sto bene,e anche qui con molta vergogna dico che ho notato che sto benissimo se anche quando vado al lavoro, diverse volte continuo ad indossare biancheria da donna.La Psicologa mi ha suggerito che l'unica via è accettarmi e per facilitarmi l'accettazione mi ha suggerito di uscire allo scoperto in ambienti confinati.iscrivendomi al circolo gaydi verona io ho scritto alle lesbiche e loro mi hanno accettata tra loro non sono capace di andarle a trovare vestita da donna anche se la psicologa mi ha invitato a farlo per accettarmi.Le scrivo perchè appunto negli ultimi tempi sto sempre vestita da donna in casa che ho i buchi ai lobi per gli orecchini e che le mie fantasie sessualida oltre un annno sono solo da donna in rapporti sessuali conuomini in cui io sono soltanto passiva e la cosa mi mette e la cosa mi mette in stati di blocco totale e rifiuto,per cui tento di pensar a rapporti con donne lesbiche
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Michele/Michela, mantengo una doppia denominazione per rispetto alla condizione di confusione cui implicitamente accenna nella sua richiesta.

Le chiedo di formulare in modo più specifico una o più domande, in modo da aiutarci ad aiutarla.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
la formulazione della domanda è che chi sono.....travestito? o una transessuale con una omofobia e transfobia di fondo....tale da non riuscire a vivere serenamente la mia condizione, cosa fare? andare al mit di bologna?
e la sessualità? ho fantasie femminili...e non da ora ma da diversi anni, anche se continuo a considerarle omosessuali e non le digerisco facilmente.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
E' una domanda complessa, perchè richiede una valutazione di tipo "diagnostico". Già lei ha chiaro, come ci dice nella sua richiesta, che non è possibile rispondere online ad una domanda di questo tipo.

Inoltre, le sue domande sulla sessualità riguardano una sessualità "fantasticata" e non "agita", per cui forse il "luogo" più indicato per esplorarle è la sua terapia.

Ha affrontato questi temi con la sua terapeuta?
[#4]
dopo
Utente
Utente
La terapeuta sa da tempo che mi vesto da donna, e mi ha aiutata a sbloccare questa situazione che vivevo con vergogna e senso di colpa persino in casa, facendomi accetare quello che si manifesta....anche se ho patturnie mentali, ma su questo almeno va meglio, ora la mia domanda è se qui è solo travestitismo, o c'è una vera disforia di genere che diventa più faticoso accettare
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Ha posto la stessa domanda alla sua terapeuta?
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dopo
Utente
Utente
la mia psicologa non conosce ancora la fantasia sessuale femminile, sa tutto sul mio vestirmi da donna, e lo ha sbloccato, dato che tendevo a reprimerlo, chiedo scusa se non ho compreso la domanda
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Ha avuto qualche difficoltà a comunicarle durante la terapia questa fantasia?
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dopo
Utente
Utente
si anche la mia psicologa sa che sto su un punto ben definito, se sono donna dentro, e quindi transessuale..è una domanda che ormai è insistente e constante, quando mi vesto da donna, non penso affatto di essere uomo, ma mi immagino totalmente donna, ma da molto tempo questo, non solo da qualche anno.
questa sensazione dura da almeno 10 anni.
La psicologa sa che sto interrogandomi se sono transessuale
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Se ho ben compreso, è un lavoro di auto-consapevolezza che state già effettuando in terapia.

Se è così, ipotizzo che lei stia cercando la "prova" ponendo a noi questa domanda.

In altre parole, vorrebbe avere qualche certezza (forse quelle che non sente stabili dentro di sè) a partire dall'opinione, seppur qualificata, di qualcun altro.

Questa mia ipotesi descrive il modo in cui lei pensa e sente il relazione alla domanda che ci pone?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Michela,
credo che potrebbe esserle utile contattare il C.I.D.I.Ge.M. (Centro Interdipartimentale Disturbi dell'Identità di Genere - Molinette), all'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino, punto di riferimento a livello nazionale per l'accoglienza, la valutazione e il trattamento della disforia di genere.
Tutto sommato non è così irraggiungibile da Verona, o, almeno vi potrà ottenere indicazioni su come muoversi nel suo territorio.

Cari auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#11]
dopo
Utente
Utente
Dr. Gianluca ha azzeccato, io posso accetare co facilità di essere un travestito, (tutto sommato è meno complicato da vivere) ma è questo che mi rende felice?
Sono un travestito o forse non ho il coraggio di ammettere che sono dentro di me una donna e che quindi accettare di essere transessuale, è il fulcro di tutto....per vivere finalmente come qualunque essere umano la mia vera vita.
Io soffro di omofobia e per analogo penso che anche la transfobia mi sia purtroppo familiare,cerco diversi pareri, lei ha azzeccato, perchè di fronte alla disforia di genere non è che una persona possa saltare dalla gioia, è facile nascondere di essere uomessuale ma impossibile nascondere una identità di genere femminile che si manifesta con il vestiario e nn solo.
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Alle sue domande non e' possibile dare risposte esaustive e scientificamente corrette.
Si rivolga ad un centro specialistico per diagnosi certa.
L' immaginario erotico, non sempre ha un significato specifico ed univoco, forse il suo le fa trasparire un desiderio rimosso.
Chieda alla sua terapeuta le sapra' dare informzioni esatte e friubili in termini interpretativi.
Le allego un mio articolo sul dig.
Saluti

http://www.valeriarandone.it/home/articoli/97-trans

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#13]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Il percorso per accettare sè stessi (chiunque "sè stessi" sia!) non sempre è lineare, per moltissimi esseri umani.

C'è chi ha difficoltà ad accettare la sua identità di genere, chi la propria omosessualità, chi il proprio aspetto fisico.

A volte non andiamo d'accordo con la nostra storia personale, altre volte con il crollo di alcuni ideali o di alcuni sogni. Molti di noi non si piacciono "caratterialmente", altri hanno abitudini che non riescono ad accettare.

Ma che siano altri a fare questo lavoro per lei non è possibile.

Io non so se lei sarebbe felice, da donna. Però ipotizzo che, se lei vive forti tensioni di tipo omofobico-transfobico, potrebbe valutare di inserire tale problematica tra gli obiettivi del suo percorso terapeutico, ed eventualmente valutare se queste difficoltà le impediscono di avere una percezione più chiara di sè.

Altrimenti, rischia di continuare a cercare "fuori casa" una soluzione che forse può trovare solo lei, anche se con l'aiuto della terapeuta con cui sta condividendo il suo viaggio personale.

Cosa ne pensa?
[#14]
dopo
Utente
Utente
Ma il mio primo quesito è se sono travestito o transessuale....comunque ringrazio pure la dottoressa Randone
In ogni caso sono io a drammatizzare .
Insomma sentire più pareri non è per me contropriducente, voglio essere sempre più certa che ci sia una disforia di genere e che mi sto raccontando di essere travestito per non vedere le cose come stanno veramente.
[#15]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Insomma sentire più pareri non è per me contropriducente, voglio essere sempre più certa che ci sia una disforia di genere e che mi sto raccontando di essere travestito per non vedere le cose come stanno veramente

Può darsi che non sia controproducente.

Ma c'è anche la possibilità che "sentire più pareri" sposti il problema da

"non so esattamente come mi sento, e ci sono degli aspetti del mio modo di vivermi che interferiscono con la mia consapevolezza"

a

"cerco una diagnosi che mi dica chi sono"
[#16]
dopo
Utente
Utente
ho appurato che c'è una identità mista da tempo, che mi vesto da donna dall'età di 7 anni, che è costante .....ora sto solo cercando di capire, se posso capire, e se posso avere qualche delucidazione , senza una diagnosi, che spetta a centri specialistici, se essere solo un travestito è il mio quadro o c'è qualcosa di più profondo da indagare.
[#17]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Da qui' non si puo' fare altro e molto, i pareri credo che le confonderanno ultiormente le idee.
Chieda una diagnosi certa, poi l' accettazione verra' tramite il percorso psicotapico.
Non credo sia sano ed appagante, vivere senza un' amor o senza una vita emozionale/ sessuale.
Saluti
[#18]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa Randone

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Speriamo di ricevere sue notizie in seguito, magari più certe e speranzose per un futuro più sereno e felice.
Saluti cari
[#20]
dopo
Utente
Utente
la sensazione è di essere donna, poi vediamo cosa succede....
[#21]
dopo
Utente
Utente
dottoressa Scalco grazie anche a lei per il parere come a tutti gli psicologi qui presenti
[#22]
dopo
Utente
Utente
c'è in linea ancora qualche psicologo che può consigliarmi oltre gli autorevoli consigli già espressi?
[#23]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Siamo tutti quì, ma i consigli non servono a molto.
Le abbiamo suggerito, quelloc he per noi è la strada maetra , almeno verso la chiarificazione del suo sentire.
Saluti
[#24]
dopo
Utente
Utente
perdonate se importuno ancora, ma rileggendo lo psicologo Cali riesco a comprendere che in me ci sia uno slittare verso l'esterno di un disagio interno, ma proprio la consapevolezza mi ha portata a guardare in faccia che c'è una identità femminile che si manifesta da molto tempo secondo il vestiario, a cui io do un nome, ma dato che la stssa psicologa da cui vado non mi ha detto chi sono......ma solo aiutata a tirare quello che c'è, e accettarlo....ora mi trovo ad andare ancora più a fondo su questa cosa che è in me. Ecco perchè ho disturbato e me ne scuso il vostro staff, non certo per incompetenza della psicologa da cui vado, ma per capire meglio me stessa.
grazie di tutto
[#25]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Michela,
Lei nasce in un corpo di uomo e attraverso il travestitismo si affaccia all'identita' femminile.
Da qui' , le ripetiamo, non si puo' fare diagnosi, lo vieta il buon senso, le linee guida e l' ordine degli psicologi.
Il transessualismo , che sia gino androide o andro ginoide, detto DIG, permette il transito, sia psichico, che fisico all' altro sesso.
Le ripeto, chieda una diagnosi clinica, cosi' rimarra' immobile nella sua confusione.
Saluti.
[#26]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Ecco perchè ho disturbato e me ne scuso il vostro staff, non certo per incompetenza della psicologa da cui vado, ma per capire meglio me stessa.
grazie di tutto

Gentile Michela, non arreca disturbo. Ha chiesto un consulto online e MedicItalia fornisce esattamente questo tipo di servizio.

Il problema è che attraverso un consulto online, che ha finalità di orientamento, e non di diagnosi o terapia, non abbiamo modo di chiarirle un dubbio di tipo psicodiagnostico. Pensi: si tratterebbe di formulare un'ipotesi di diagnosi ("transessualismo" o "travestitismo"?) senza averla mai neppure incontrata di persona.

Piuttosto, quello su cui ho cercato di attirare la sua attenzione è il fatto che, malgrado lei sia in terapia, ricerchi informazioni e risposte in un'altra sede.

Allora, le ho proposto di affrontare la stessa questione (che mi sembra molto importante) nel contesto di lavoro terapeutico in cui si impegna insieme alla sua terapeuta.

Altrimenti, rischia di cercare la cosa giusta ma nel posto sbagliato!

Cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> In ogni caso sono io a drammatizzare .
>>>

Sì, è molto probabile che sia così.

>>> Insomma sentire più pareri non è per me contropriducente, voglio essere sempre più certa che ci sia una disforia di genere e che mi sto raccontando di essere travestito per non vedere le cose come stanno veramente.
>>>

Dipende. Quando si è in ansia cercando risposte a un interrogativo, sentire più pareri, anche qualificati, può confortare ma può anche aumentare il livello di confusione.

Il suo problema apparentemente non sta nelle risposte, ma nella domanda. L'essere umano ha un gran bisogno di categorizzare, suddividere, classificare, distinguere, separare i concetti. Per la società, poi, sapere e capire se uno è uomo o donna è ancor più cogente. Ma ragionare in termini assolutistici, di bianco o nero e non di sfumature, può essere già un problema di per sé, indipendentemente dalle domande.

Perciò mentre non è detto che lei riuscirà a trovare sicuramente una risposta netta al suo interrogativo, è senz'altro possibile riuscire a smettere di soffrirne. Però è un lavoro che va fatto di persona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#28]
dopo
Utente
Utente
grazie a tutti gli autorevoli spunti, su cui riflettere, la terapia con la mia psicologa proseguirà soldi permettendo , dato che ho anche un problema con questa area.
Non posso permettermi di andare 3 volte al mese come precaria nella scuola con contratti che mi scadono a breve,ma nonostante questo sto facendo del mio meglio.
é sicuro che non debba vedere le cose come bianco o nero, ma di fatto scelgo un vestiario non neutro, e decisamente da donna , e da tanto tempo, con una netta preferenza per il femminile e nessuna preferenza se non di facciata per il maschile sul posto di lavoro.
Se mai ora, dato che la vita nn si ferma, e il tempo fugge, voglio veramente esser felice, e questo comporta affrontare la situazione, che non è a mio parere travestitismo, ma idenitaria , forse sbagliando.
Michela
[#29]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Non posso permettermi di andare 3 volte al mese come precaria nella scuola con contratti che mi scadono a breve,ma nonostante questo sto facendo del mio meglio

Che è quello che a volte ci rende soddisfatti di noi stessi...

>>Se mai ora, dato che la vita nn si ferma, e il tempo fugge, voglio veramente esser felice, e questo comporta affrontare la situazione, che non è a mio parere travestitismo, ma idenitaria , forse sbagliando.

Forse sbagliando, forse cogliendo nel segno, forse un pò ed un pò. "Affrontare la situazione", anche se non ci piace, anche se ci fa paura, anche se vorremmo tanto girare la testa dall'altro lato, è un comportamento coraggioso.

Cordialmente
[#30]
dopo
Utente
Utente
non so se qualche psicologo o psicologa sia in linea, ma sulla spinta di una più profonda autoindagine, ho effettuato il test congiati sulla identità e ho totalizzato un 190.. che mi collocherebbe stando a quel test nella fascia dei probabili transessuali, nei prossimi giorni voglio andare di nuovo al mit di bologna dove incontrai la dottoressa xxxxx, che mi ascoltò.
Lei fu laconica, in quella circostanza ci andai vestita da uomo, e cercai di descrivere la cosa sul lato del travestitismo.
La dottoressa mi disse che " se ero li una ragione c'era" che la mia ? domanda era accolta" e che avrei avuto bisogno di una lunga psicoterapia.
i pensieri di sessualità femminile non li ho ancora comunicati alla psicologa di base, ma intendo affrontare la cosa.
Resta che ho bisogno di una perizia competente, sullo stato che vivo, e vorrei l'indirizzo a torino psicologi o psicologhe che diagnosticano con precisione quello che c'è. La dott. xxxx xxxx alla stessa lettera inviata a voi mi ha parlato del centro Abele a Torino e naturalmente della competenza del centro per le disforie di genere supponendo a suo parere e con le dovute cautele non semplice travestitismo, ma disforia di genere ossia transessuale.
grazie dell'aiuto
Michela
[#31]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Michela,
oltre al C.I.D.I.Ge.M. (Centro Interdipartimentale Disturbi dell'Identità di Genere - Molinette), dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino che le ho in precedenza citato, potrebbe anche rivolgersi (sempre a Torino) alla Fondazione Molo (www.fondazionemolo.it) dove troverà operatori che si occupano di tali tematiche e che collaborano anche con la suddetta struttura.

Le rinnovo i miei auguri.
Buona Domenica.
[#32]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Un centro per la disforia di genere , mi sembra indicato, inoltre e' onnicomprensivo di specialisti qualificati, ai fini di una diagnosi clinica adeguata.
I test, senza clinici, a mio avviso non servono a molto.
Un caro saluto
[#33]
dopo
Utente
Utente
domani contatto i responsabili del centro Molo, e anche il MIt di Bologna, per un appuntamento ,la sensazione a pelle è che sono donna, ma aspetto che anche i risultati diano una linea guida al mio sentire. Poi se ho coraggio di affrontare quello che è evidente è un'altra storia, ma la verità non posso nasconderla a lungo visto che la questione sta premendo con forza ora.grazie immenso del vostro supporto
Michela
[#34]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieti di averla scoltata e supportata, ci dia notizie se crede.
Saluti
[#35]
dopo
Utente
Utente
Grazie di tutto, vi darò notizie no appena contatto i centri diagnostici, sto pensando data la vicinanza a Bologna , il mit, ma non escludo torino e il centro molo.
La psicologa di base da cui vado la informero di tutto e lavorero sui temi che avete messo in evidenza, è stato il suo interevento terapeutico, che mi ha permesso di accettare il mio vestire da donna, che da allora non mi da più sensi di colpa, o vergogna.
Grazie di tutto
Michela
[#36]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene, aspettiamo sue notizie.
Saluti
[#37]
dopo
Utente
Utente
salve a tutto lo staf altamente qualificato e buon anno.
Dopo molto cergiversare ho deciso di incontrare una specialista di identità di genere di verona, come abbia potuto aspettare tanto tempo non so spiegarmelo.
di mutamenti ne ho avuti, ho una compagna donna che mi desidera come compagna donna( il problema è che suppongo mi desideri anche nella parte maschile dove a me sinceramente non sembra esserci interesse ,) io le voglio molto bene, l'amo.
trovo molta difficoltà a svolgere anche sessualmente la parte maschile , mi riesce molto facile immedesimarmi sessualmente come donna, anche la mia compagna si è accorta della difficolta che faccio nel tentare di accontentarla svolgendo una parte maschile.
parlero di questo con l'esperta di identità di genere, per capire cosa c'è che non funziona, perchè invece che diminuire il vestire da donna è rimasto lo stesso addirittura si sta rafforzando, con la compagna che ho ora.
spero di non avervi importunato, ho dato nuove mie notizie e spero di chiarirele mie problematiche esistenziali.
[#38]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Michela,
è effettivamente trascorso molto tempo dagli ultimi post e a me fa piacere "leggere" questo suo aggiornamento come indicazione che lo scambio avuto quasi tre anni fa sia stato in qualche modo per Lei utile.

Il suo cammino alla ricerca di sé procede, come d'altro canto quello di ciascuno di noi, seguendo il monito del poeta greco Pindaro che esortava: "Diventa ciò che sei!"
Le auguro che il percorso intrapreso nella sua città l'aiuti a trovare le risposte che cerca.

Buon nuovo anno!

[#39]
dopo
Utente
Utente
:) ricambio....con grande affetto al vostro staff
[#40]
dopo
Utente
Utente
paradossalmente non è la mia fidanzata a crearsi problemi a accettarmi donna, dato che seguita da piscologi ha una forte parte maschile che è completamente integrata nella sua personalità piena di successi pure professionali, l'incasinata sono io.
[#41]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Quanti incontri ha effettuato a Verona?
Che diagnosi hanno effettuato?
Si tratta di DIG?

Se si, quale percorso le hanno suggerito?
[#42]
dopo
Utente
Utente
per ora nessuna diagnosi, il primo incontro è domani, segue problematiche dell'identità di genere.
ha un approccio interazionista ....ma nel curriculum leggo che affronta queste tematiche in questo modo.
[#43]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Domani?
È passato davvero tantissimo tempo.


Avrà modo di lavorare in seduta su parecchi punti.
Auguri per il suo percorso.
[#44]
dopo
Utente
Utente
si infatti. ho fatto come gli struzzi....testa nella sabbia....il che non ha funzionato ovviamente. anche perchè non è scomparso nulla del mio sentire e di cio che vi ho detto. ho solo lasciato scorrere inutilmente il tempo.
[#45]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<ho solo lasciato scorrere inutilmente il tempo.>>

Ognuno fa qualcosa per sè, solo quando si sente pronto/a.

ORA è giunto il tempo in cui Lei si sente pronta.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#46]
dopo
Utente
Utente
si, credo sia cosi, poi c'è anche l'autosabotaggio. mi ero detto che potevo vivere questa parte femminile in casa, fare ogni tanto qualche uscita, poi l'anno scorso ho incontrato una donna che mi ama proprio per questa identità che per lei sente femminile , questo mi ha spinto ad andare a fondo su tutta la questione.
[#47]
dopo
Utente
Utente
comunque ebbi gia una autorevole indicazione nel 2009 da una psicologa e sessuologa molto preparata che c'era una forte probabilità di disforia di genere, e anche li ....ho messo la testa sotto la sabbia.
[#48]
dopo
Utente
Utente
Salve , ho seguito per 2 mesi le sedute con una psicologa psicoterapeuta interattivo costruttivista, che segue problematiche di identità di genere e orientamento sessuale.
Purtroppo per i pochi soldi non ho proseguito, ma intendo riprendere.
La psicologa era collegata con il centro Sat di Verona per
Identità di genere,
Dai colloqui e dalle cose emerse , sembra che da un lato vi sia il lavoro di accettazione integrazione ,e dopo di transizione se emerge come realtà, lei non ha detto esplicitamente transgender, ne io ho voluto usare quella parola, ho una relazione con una donna che amo e che è completamente consapevole di me e mi ama, oltre a essere attratta avendo a sua volta una componente maschile pur avendo modi e presentandosi femminile.
L'unica che non si accetta sono io, ma in casa vivo vestita da donna sempre e nemmeno l'aver trovato una fidanzata ha fatto diminuire questa volontà di rimanere così vestita, anzi è pure aumentata al punto che sta diventando una sofferenza non potermi vestire in pubblico, e sul lavoro. Probabilmente devo riprendere le sedute con la psicoterapeuta, o forse andare a Torino come mi avete suggerito, dato che forse parlare con una esperta proprio di identità è fondamentale.
Grazie del consulto.
[#49]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Bentrovata.
Effettivamente due mesi sono pochini: corrispondono ad una manciata di sedute, utili poco più che ad inquadrare la sua storia...che invece si è costruita in anni di sofferenza e confusione.

Se le è possibile, sarebbe sicuramente utile riprendere il percorso interrotto pensando al suo presente, al di là delle etichette e delle previsioni sul futuro (tenga presente, ad esempio, che una percentuale non particolarmente alta di persone con una disforia di genere giunge effettivamente ad una transizione chirurgica definitiva).

Saluti.
[#50]
dopo
Utente
Utente
Si infatti. Non appena posso riprendo. Infatti anche la psicologa ha detto che la transizione è solo un passo che non necessariamente viene fatto da persone transgender, o con disforia , una si può fermare a stadi diversi.
Il mio presente su cui pensare è un macello, vivo due realtà , fuori sul lavoro maschile, e vita privata da donna. Se mi bastasse essere così non starei qui o dalla psicologa.
Grazie dei consulti e consigli
[#51]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Proseguire e riprendere le sedute è la strada migliore da poter percorrere, così corre il rischio di andare incontro a problematiche psichiche importanti.


Legga questa lattina sul dig e sull'identità liquida

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5620-il-sesso-liquido-uomini-con-il-rossetto.html
[#52]
dopo
Utente
Utente
Ho letto l'articolo sulla identità liquida, e sono d'accordo, è cito le parole del testo"Oggi la transizione non è una scelta obbligata, molti transessuali rimangono cristallizzati in uno stadio della loro trasformazione senza bisogno di etichette e di documentazione che sancisca un'identità chiaramente maschile o femminile."
Poi Conchita Wurst ha trovato un modo per bucare lo schermo, certo....tutti si è con dosi di femminilità e mascolinità , e la Wurst le incarna benissimo, in più sa ballare e cantare....e un bel corpo, questo le ha permesso di lavorare al crisy horse di Parigi insieme alla ballerine di quel cabaret.
Lei dice che corro il rischio di andare incontro a problematiche psichiche importanti, e questo mi preoccupa.
Se avessi il coraggio di una vladimir o di Wurst , non starei qui , ma se stessi bene in una situazione come la Wurst non cercherei aiuto psicologico.
Quali rischi corro se può essere esplicita in questo contesto.
[#53]
dopo
Utente
Utente
Salve , vi scrivo perche ho putroppo interrotto la psicoterapia, certo la riprendero al piu presto,i problemi che avevo sono rimasti, ho provato una relazione con una donna informata e eccitata da questa parte femminile che ho, ma è naufragata, e non per il fatto che per lei fossi transgender, ma per altri motivi. Putroppo pero la prova dei fatti la sessualità è stata quasi nulla, vuoi per la notevole distanza abita all’estero, ma anche perche avendo fatto per la prima volta sesso con una donna e nella mia vita, ho scoperto che penetrare non mi da piacere, ho provato persino con abiti femminili addosso, ( mi sono sentita piu a mio agio e non so nemmeno perché) , ma sempre con una profonda difficolta nel ruolo attivo.
Dopo essermi lasciata, ho continuato a vestirmi da donna, e ora è costante salvo sul lavoro, ma ho notato che ora si sono aggiunte fantasie di essere donna con un uomo, e fare sesso da donna….sono veicolate pure da siti dove nel vedere transessuali che lo fanno con uomini mi identifico con la trans, o con la donna, insomma oltre al travestitismo , cosa c’è ? omosessualità latente e non accettata? Sto pensando di tornare dalla psicologa che collabora con la struttura di verona per i transessuali e transgender. Non mi sento omosessuale, ma le fantasie femminili sono chiare, e anche la mia reazione a essere attiva con una donna mi fa riflettere..dovrei consultare una esperta sessuloga oltre che di identità?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Non sempre il travestitismo è indice di transessualismo.
Talvolta è la "fissazione" di una certa esperienza erotica di vita infantile, che perdura nel tempo senza riuscire ad evolvere. E che talvolta "si apre" ed evolve anche in età adulta.

Dico questo partendo dalle tante differenti riflessioni che Lei ci porta sul proprio modo di essere e sentirsi e dall'esperienza clinica.

Riprendere la terapia è più che utile; la terapeuta La aiuterà a capire se accettare o evolvere.

Noi, online, incontriamo qualche limite, dovuto alla carenza del rapporto "di persona";
anche se, naturalmente, fa piacere, che Lei ci viva come un punto di riferimento.

Saluti cari.


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dopo
Utente
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grazie per il responso. la mia non si limita una questione di vestiario, e non c'è stato nemmeno erotizzare, questo è successo a 15 anni, dato che tutto è iniziato a 7 anni , è emerso che ho una componente femminile forte in terapia, ma non ho indagato per nulla aspetti sessuali che ho dato per scontati piacendomi donne. il problema identitario me lo trascino da sempre. grazie per il responso riprendo la terapia .
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Fa piacere la Sua decisione relativa alla ripresa della terapia.
Buon percorso.