Frattura scafoide carpale dx

gentilissimo staff,
mio figlio di anni 28 lo scorso 14 dicembre in seguito ad una "banale"caduta ha riportato la frattura composta della porzione distale dello scafoide carpale di destra;il 31 gennaio di quest'anno ha rimosso il gesso che ha dunque tenuto per oltre 45 giorni(fin sopra il gomito come da prassi),Alla rimozione il ragazzo ha subito avvertito un dolore talmente forte nella rotazione della mano da "saltare in aria"...è riuscito comunque a fare le rx di controllo che hanno evidenziato"scafoide in via di consolidamento,permane sottile area di rarefazione ossea".L'ortopedico e chirurgo della mano ha deciso di fargli mettere un tutore da trattare come apparecchio gessato(cioè da non togliere),di fargli fare magnetoterapia per agevolare la completa formazione del callo osseo e(per preservare lo scafoide)di aspettare un pò prima di effettuare una tac o una risonanza ipotizzando un problema alla lamina nella regione ulnare(dove le rx non hanno evidenziato fratture).
seppur attenuatosi,il dolore ha continuato a presentarsi pertanto il 15 febbraio il ragazzo veniva sottoposto a RMN,ECCO IL REFERTO DELLA STESSA:
tendini flesso-estensori in sede nel tratto visualizzato.Tenosinovite tendine estensore ulnare del carpo con distensione fluida guaina tendinea lungo il decorso.note di flogosi restanti tendini flesso-estensori visualizzati.
modesto edema articolazione radio carpale.
edema dei tessuti molli peri-scheletrici a livello del processo stiloideo ulnare con interessamento della cartilagine triangolare.
non versamento piano muscolare eminenza tenar esaminato.
Alterazione del segnale dello scafoide carpale come da edema intraspongioso compatibile con postumi di lesione ossea.
irregolarità margine osteocondrale semilunare con lieve edema subcorticale.
margine articolare radiale nei limiti.

alla lettura del referto giorno 21/02 l'ortopedica ha detto a mio figlio che è tempo di cominciare la FKT e lo ha dunque rimandato a visita fisiatrica per impostare il piano terapeutico,consigliandogli di mantenere il tutore la notte e cercare di cominciare ad articolare la mano e il polso durante il giorno e magari continuare ancora un pò la magnetoterapia.
Quello che mi chiedo io e che vi chiedo,sapendo perfettamente quanto siano "particolari"le fratture dello scafoide,è se il ragazzo possa davvero cominciare la fisioterapia...in realtà non sono neanche sicura che lo scafoide si sia consolidato(sono una mamma ansiosa e non capisco bene il referto della RMN).POTRESTE,PER CORTESIA,DELUCIDARMI E DIRMI SE L'ITER TERAPEUTICO IMPOSTATO SIA CORRETTO?aggiungo che la dottoressa ha anche detto che l'infiammazione è stata probabilmente causata dall'apparecchio gessato tenuto anche per tanto tempo e io e mio figlio siamo d'accordo su questo,ma io che sono particolarmente ansiosa vorrei sapere di più sul consolidamento dell'osso e sull'inizio della fkt in base al risultato della rmn per evitare complicazioni future.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

credo che ci siano le condizioni per iniziare una FKT, magari cauta per le prime 2 settimane.

Continui con la magneto terapia.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
grazie per la sua risposta,dottore
ho sentito dire che c'è la possibilità di una lesione del tendine infiammato e sono più che preoccupata...potreste delucidarmi in merito?il ragazzo,in attesa di cominciare la fisioterapia, è a riposo con tutore giorno e notte.è un atteggiamento corretto nell'attesa?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'infiammazione del tendine non è il prodromo di una sua rottura.

La terapia serve anche per eliminare gradualmente lo stato infiammatorio.

Il riposo funzionale per buona parte della giornata è necessario fino a quando non vi è la certezza di un consolidamento ottimale dello scafoide.

Le consiglio di attenersi alle indicazioni dello specialista che sta seguendo suo figlio.

Buon pomeriggio.
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dopo
Utente
Utente
Dott.Leccese,
la ringrazio infinitamente per aver sciolto i miei dubbi.avevo letto su siti poco raccomandabili che la tenosinovite poteva essere prodromica di una rottura del tendine interessato;esser tranquillizzata da uno specialista come lei mi è davvero di grande aiuto.

CORDIALITà