Bronchite cronica per gatto

Sono disperata! Nonostante sia da anni a conoscenza di essere allergica al pelo del gatto, ne ho in casa 2 . Uno ha 14 anni e chiunque ami gli animali potrà capirmi...non li abbandonerò mai!!! Purtroppo, il contatto continuo con gli allergeni, che io speravo di poter tenere sotto controllo impedendo ai gatti di entrare in camera da letto, tenendoli fuori il più possibile, etc etc,, mi ha provocato"segni di bronchite cronica",( radiogr. del torace), confermata dalla spirometria, che evidenzia un lieve deficit nella ventilazione, solo parzialmente reversibile. Le analisi del sangue e cutanee, oltre a confermare l'allergia suddetta, mettono in luce un'allergia generalizzate, estesa anche agli acari e alle graminacee. N ON HO MAI AVUTO SINTOMI GRAVI, solo un pò di affanno nel salire molte rampe di scale o in circostanze analoghe. Farmaci non ne ho mai presi: solo occasionalmente 1 pasticca di zirtec( per di più, autoprescritta). Ma ora l'allergologo mi ha consigliato 2 inalazioni di al giornodi Foster, più 1 pasticca da 10 mg. di un farmaco ( Montes.) che, tra gli innumerevoli effetti collaterali, ha anche quello di poter spingere alla depressione! Con siderando che sto iniziando ad andare in menopausa e prendo già gli ormoni tiroidei per ipotiroidismo( 100mg al giorno), sto pensando seriamente di evitare questa terapia. Lo spray è un corticosteroide, per cui mi gonfierei in maniera terribile! Qualcuno potrebbe consigliarmi? E' possibile effettuare scelte diverse, meno "invasive"? Grazie
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Dr. Nicola Verna Allergologo 304 6 27
Gentile Utente,
La prevenzione delle allergie può essere fatta per gradi ciascuno gravato da un crescente livello di invasività.
Pur comprendendo il legame affettivo che si può instaurare con un animale da appartamento, l'unica manovra di prevenzione "meno invasiva" che potrebbe adottare è l'allontanamento di tale fonte allergenica dall'unità abitativa. A questa si può aggiungere la eventuale eliminazione dell'esposizione al fumo di tabacco (sia attiva che passiva)
Qualora ciò non fosse possibile, dovrà affidarsi al successivo grado di prevenzione, ovvero alla terapia farmacologica. A tal proposito bisogna dire che dai dati clinici che ci descrive, non ci sono elementi per ritenere inappropriata la terapia del Collega. Possiamo, inoltre, aggiungere che i "paventati" effetti collaterali dei farmaci che le sono stati consigliati sono rari (depressione in corso di trattamento con antileucotrieni) se non improbabili (obesità in seguito a farmaci inalatori per l'asma).
L'unica strada rimasta finora inesplorata, nel suo caso, è quella dell'immunoterapia specifica (vaccino) che potrebbe non essere indicata, per lei, a causa delle molteplici allergie cui ci riferisce.
Cordiali saluti,

Dr. Nicola Verna

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Grazie!
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