Effetto collaterale di un antidepressivo:acne

Buongiorno,
sono un ragazzo di 23 anni, alto 178 cm, peso 66 kg, carnagione olivastra.
A Ottobre dello scorso anno solare ho iniziato una cura antidepressiva con carbonato di litio e cymbalta (60 mg al giorno). La terapia è stata molto efficace nel risollevare il tono dell'umore, ma in concomintanza con l'assunzione del farmaco ho iniziato a soffrire di acne non grave , ma comunque fastidiosa, di tipo infiammato. Dopo un episodio acneico all'età di 16 anni durato qualche mese e risoltosi spontaneamente, non ho mai sofferto a livello cutaneo, anzi ho sempre avuto una pelle molto asciutta, luminosa e persino secca. La terapia farmacologica dell'umore terminerà a breve per altre motivazioni, quindi si farà una prova del nove.
Per l'acne un bravo dermatologo mi ha prescritto farmaci a uso topico a base di ossido di zinco e tretinoinina/idrochinone, che stanno facendo il lavoro lavoro seppur lentamente.
Desiderei sapere se si sono verificati casi simili, dal momento questo effetto collaterale a livello cutaneo non è mai menzionato, anche perchè ritengo sia molto raro che l'acne ricompaia in età ormai adulta dopo 7 anni. I medici che mi stanno seguendo hanno pareri discordi, la mia interpretazione da profano è che l'effetto dopaminergico del cymbalta abbia sovraccaricato il sitema ormonale oppure abbia "intossicato" in qualche modo lo strato di pelle del viso. Gli esami del sangue completi a cui mi sono sottoposto sono assolutamente perfetti.
Grazie, attendo un vostro parere
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

E' un effetto collaterale possibile del litio, almeno tra i due mi sembra il candidato più probabile. Deve essere valutato dal medico se visti i benefici e i rischi associati alla malattia sia il caso di proseguire curando l'acne, oppure cambiare cura. La terapia farmacologica non è "dell'umore" ma di una malattia che consiste nella ricorrenza di fasi depressive o di diverso tipo (bipolare), a questo serve il regime a base di litio.
Non è chiaro perché debba terminare, non è passato neanche un anno quindi come manovra in sé è sbagliata.

Non capisco in secondo luogo perché debba fare ipotesi "da profano", che essendo tali non hanno senso né utilità. Anche perché si risolvono in discorsi incomprensibili e magici del tipo "l'effetto dopaminergico del cymbalta abbia sovraccaricato il sitema ormonale oppure abbia "intossicato" in qualche modo lo strato di pelle del viso"... Non so cosa questo possa significare per Lei, né perché debba occuparsi di effetti dopaminergici (del cymbalta poi ?).

In conclusione, o trova un'alternativa alla cura, o la prosegue. La sospensione di ogni cura dopo qualche mese di terapia, a maggior ragione se i risultati sono stati buoni, la espone semplicemente alla ricaduta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Pacini,
ad essere precisi continuerò solo con il carbonato di litio, diminuendo gradualmente il cymbalta, fino all'azzeramento. Devo precisare che il cymbalta mi dava altri effetti collaterali, come nausea e agitazione.
Ad essere sinceri non comprendo bene la sua ironia sulle cosiddette "ipotesi da profano":il problema è che quando una questione medica è interlocutoria, con pareri discordanti, anche noi profani tendiamo ad approfondire la questione e magari azzardare ipotesi che a lei risultano "maldestre" e sgangherate, ma che comunque denotano perlomeno interesse e motivazione.
Il mio consulto nasce da un dubbio che mi sono, anzi ci siamo posti: posto che ho iniziato la terapia al litio prima dell'inserimento del cymbalta, ho avvertito questo effetto cutaneo in concomitanza con l'assunzione del secondo farmaco. Durante 6 mesi (marzo-ottobre) di solo litio avevo la cute luminosa e pulita come quella di un bimbo.
Il problema è questo: l'acne si risolverà spontaneamente con la sospensione/cambio della terapia al cymbalta, o devo considerarla una sgradevole recidiva dopo anni di pelle perfetta?
Converrà con me che ritrovarsi a quasi 24 anni con un problema che si pensava di aver risolto e lasciato indietro nell'adolescenza non è affatto gradevole, anche perchè non ha certo un effetto positivo sull'umore, e ad essere sinceri ho molta meno pazienza che a 16 anni.
In attesa di una sua cortese risposta Le auguro buona giornata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Allora se continuerà con il litio la terapia appare corretta al momento.

L'ironia nasce sul fatto che si tende a fare ipotesi assolutamente prive di senso sul piano tecnico, premettendo che si fanno "da profani", ma da profani apputno non è possibile formulare ipotesi tecniche, se mai si possono dare giudizi a partire da un'altra ottica.

In altre parole, da profano parlare di dopamina non ha senso.

L'acne, potendo anche essere legata a litio, potrebbe rimanere.