Aggravamento legge 104

Nel '08, a mia moglie è stata riconosciuta invalidità 100% e art. 3 comma 3 Legge 104 (grave handicap), con "ridotte capacità motorie permanenti" (art. 8, legge 449/97), per la seguente patologia: AR a severo impegno funzionale e poliarticolare, pseudoartrosi caviglia sx in esiti a frattura da stress del malleolo peroneale, obesità, discopatia L5-S1. Oggi, la situazione è peggiorata, sia soggettivamente (può camminare, lentamente e claudicante, per non più di 15-30 minuti) che oggettivamente: ha fatto artrodesi sottoastragalica del piede sx (7 mesi fa), il piede dx è pronato e con dita a martello e l'ortopedico ha già detto che dovrà fare lo stesso intervento del sx (ovviamente indossa da anni solo scarpe ortopediche), ha il diabete e fegato steatosico. La domanda è la seguente: ci sono i presupposti per fare domanda di aggravamento solo della 104, per avere riconosciuto la "grave limitazione della deambulazione" (art. 30, comma 7, legge 388/2000)? In tal modo avrebbe accesso alle agevolazioni acquisto auto, senza la quale non può andare da nessuna parte. C'è il rischio che la Commissione, oltre a non concedere l'aggravamento, possa ridurre lo stato di gravità (in handicap semplice) o anche la percentuale di invalidità? Grazie.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,


in sostanza sua moglie chiede che le agevolazioni sull'acquisto del veicolo riguardino anche i veicoli non adattati.

Non si può escludere che la Commissione, nell'occasione della visita relativa alla richiesta di aggravamento per la Legge 104/92, possa revisionare l'intera valutazione dell'invalidità.

Per valutare se nel caso di sua moglie vi è un concreto rischio di vedersi ridurre anche la percentuale di invalidità, bisognerebbe conoscere con una visita medica le effettive limitazioni funzionali che sua moglie presenta.
Le consiglio di rivolgersi ad un Patronato, che gratuitamente la farà visitare da un medico-legale per valutare l'opportunità della richiesta di aggravamento.

http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=5

Cordiali saluti

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

nel momento in cui si presenta istanza per un ulteriore riconoscimento, si attiva la procedura per una nuova valutazione, che potrebbe riconoscere i requisiti sanitari per ulteriori benefici, ma potrebbe anche non confermare i requisiti per quelli di cui precedentemente si fruiva.
Il risultato della nuova valutazione dipende dalla situazione clinica: se oggettivamente questa è inconfutabile, non si corre il rischio di perdere i benefici in precedenza ottenuti, viceversa se è soggetta a criteri discrezionali, questi potrebbero anche essere applicati in maniera più restrittiva.
Nel Suo caso, il problema si pone non tanto per la percentuale di invalidità , ma per la connotazione di gravità dell'handicap (art.3, comma 3 della Legge 104/92).

Distnti Saluti.


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Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#3]
dopo
Utente
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Grazie per le risposte e per i suggerimenti.
Distinti saluti a tutto lo staff