Ossessione di ascoltare la mia voce

Salve dottori,
la mia domanda vi sembrerà strana, ma purtroppo ho un fastidio con cui convivo che mi sta condizionando molto. Il problema è che un giorno ho cominciato a far attenzione alla mia voce mentre parlavo e da allora l'ascolto sempre. In pratica quando parlo tendo ad ascoltare la mia voce e non riesco più ad evitarlo. Io penso che normalmente non si faccia attenzione alla propria voce, ma il problema è che non riesco più ad essere come prima. Non so se possa rientrare in un problema psicologico, sicuramente non ho niente di organico. Ho pensato di chiedere un consulto psicoterapeutico, voi che dite mi potrebbe aiutare ad evitare questa mia concentrazione sulla mia voce? Perchè da sola non ci riesco e credetemi io mi sto veramente deprimendo perchè quando parlo mi innervosisco di questo fastidio e mi viene da piangere.Vi prego aiutatemi!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, sarebbe utile, per darLe una risposta sensata capire qualcosa di più su questo Suo bisogno di ascoltarsi.

"Il problema è che un giorno ho cominciato a far attenzione alla mia voce mentre parlavo e da allora l'ascolto sempre..."

Si ricorda dov'era e con chi e come mai ha prestato attenzione alla Sua voce?
Come sta quando si ascolta?
E quando cerca di non farlo?
Nota anche che si distrae dalla conversazione?
Da quanto tempo persiste la situazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Fissarsi su caratteristiche della propria persona, nel modo che descrive, può essere un segno d'ansia. Ritengo dovrebbe parlare di persona con uno psicologo per uuna valutazione esatta, qualsiasi tipo di aiuto non può essere dato online.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
il problema, con i limiti del mezzo online, non credo sia la voce, come , quando e quanto la sente, ma "perchè" la sente.
Sul perchè, che sia la voce o altro, dovrebbe parlarne ad uno psicologo, psicoterapeuta, per diagnosi del disturbo e cure mirate.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..) In pratica quando parlo tendo ad ascoltare la mia voce e non riesco più ad evitarlo.(..)

gentile utente potrebbe trattarsi della stessa trappola ossessiva ben spiegata dalla classica metafora del millepiedi: quando questi si interrogò sul suo modo di camminare non riuscì più a coordinare i suoi piedi perchè concentrato su di essi.
segua i consigli dei colleghi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Salve dottori,
vi ringrazio delle vostre risposte.
Credo che la metafora del millepiedi sia esatta per esprimere questo mio disagio, perchè sono convinta di parlare come prima, ma ho un problema di concentrazione verso la mia voce.Rispondo alla dr.Pileci, io penso di essermi causata io questo, è un po' difficile da spiegare, comunque ho cominciato a farci attenzione perchè ero preoccupata di un disturbo all'orecchio e leggendo su Internet avevo paura di avere un problema che causava autofonia. Allora per assurdo ho cominciato ad ascoltarmi per "tranquillarmi" di non sentire la mia voce rimbombare, quindi quando parlavo mi ascoltavo per essere sicura di non avere questo rimbombo (che non avevo come non avevo nessun disturbo otorino). Purtroppo persiste da quasi un anno e a volte mi distrae anche dalle conversazioni, o comunque la sento e cerco di non farci caso ma non ci riesco. Vorrei trovare un sistema per non pensarci più, voi dite che rivolgendomi ad uno psicoterapeuta riuscirò a risolvere questo problema, o ormai dovrò conviverci per sempre perchè il mio cervello si è abituato alla nuova situazione? Può sembrare una stupidaggine ma per me è un problema serio. Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Nessuno immagina che sia una stupidagine, ma il consulto online contiene in se' dei limiti.
Si rivolga con fiducia ad uno specialista, adattaarsi alla nuova situazione disfunzionale, non mi sembra una buona idea.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Le ho fatto quelle precise domande, perchè volevo farLe capire (ma Lei lo ha spiegato davvero molto bene) che talvolta questi disagi nascono proprio da una situazione ansiosa, di paura, che poi prende il sopravvento.

Infatti pare sia partito dalla "preoccupazione" di avere un disturbo...

e che quando Lei mette in atto il controllo, Le succeda di tranquillizzarsi.

In tali situazioni però tenga presente che il tempo gioca contro, nel senso che amplifica il disagio e tende a rafforzare i meccanismi che mantengono il disturbo. Più rassicurazioni riceve e peggio è perchè ansie e paure si rafforzano, anzichè diminuire.

Pertanto io Le suggerirei di contattare a breve uno psichiatra o uno psicologo psicoterapeuta, meglio se di orientamento cognitivo-comportamentale.

Un cordiale saluto,
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gent.mi dottori,
non sapete quante volte mi sono pentita di essermi creata questo disturbo, perchè se non mi fossi fatta condizionare da ciò che ho letto su Internet (come ho fatto anche altre volte preoccupandomi eccessivamente per problemi inutili), non mi sarebbe mai venuta in mente una cosa del genere. Comunque adesso piuttosto che piangermi addosso, forse devo cercare di risolvere il problema. Io sono andata subito da uno psichiatra che mi ha prescritto degli psicofarmaci perchè all'inizio mi ero veramente depressa di questa situazione, ma non ho risolto niente tranne migliorare il mio stato d'animo. Ero già decisa di rivolgermi ad una psicoterapeuta-psicologa (non so bene la differenza), solo che a volte penso che non so fino a che punto mi possa aiutare. Cara dr.ssa Pileci, mi ha un po' demoralizzato il fatto che il tempo gioca contro, quindi lei dice che comunque non tornerò più come prima? Perchè il fatto di non essere serena neanche per fare una semplice conversazione mi deprime parecchio. Io penso che forse per risolvere il problema devo semplicemente non pensarci, quando mi leverò questo chiodo fisso che ho mi passerà tutto (spero), solo che non posso impormi "non pensarci" perchè dal momento stesso che cerco di non pensarci ci sto pensando, è una cosa che deve partire spontaneamente. Sbaglio? Mi faccio queste "autodiagnosi" perchè io voglio assolutamente risolvere il problema. Comunque quello che continuo a chiedervi è se secondo voi è un problema risolvibole con la giusta terapia. Vi prego aiutatemi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Lo psicologo è il professionista che si occupa di diagnosticare il disturbo psicopatologico, se presente.

Qualora fosse necessario curarlo, la figura che potrà farlo è lo psicologo che sia anche abilitato all'esercizio della psicoterapia.

Può sempre verificare i dati su www.psy.it

Il tempo gioca contro nel senso che se lascia passare tanto tempo le paure si rafforzano, ma non ho certo inteso che Lei non potrà stare bene in futuro.

Vorrei anche farLa riflettere su: "...cerco di non pensarci ci sto pensando..."
è ovvio che sia così: se in questo momento le dicessi di NON pensare ad un albero, cosa Le viene in mente?

Queste sono strategie che lei attua per tenere a bada il sintomo, ma che non funzionano.

Si rivolga invece al professionista.

Saluti,
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gent.mi dottori,
grazie mi rivolgerò con fiducia ad uno specialista.
Voi dite che curandomi questo mio disagio in modo graduale scomparirà completamente?
Il fatto è che è iniziato come avete detto voi per un problema di ansia, e adesso è questo problema che mi genere ansia, nel senso che so che potrei stare serena, ma ho costantemente questo disagio e quindi mi sento sempre tesa soprattutto perchè temo che non vada più via.
Non riesco a concentrarmi su nient'altro, anche se ho una bella famiglia e mi sforzo di farmi vedere tranquilla per loro.
In base alle vostre esperienze, avete curato casi simili positivamente? In che tempi?
Grazie non vi assillo più solo che come avete capito sto cercando qualcuno che mi rassicuri un po' anche per il percorso terapeutico che dovrò intraprendere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Voi dite che curandomi questo mio disagio in modo graduale scomparirà completamente?
Il fatto è che è iniziato come avete detto voi per un problema di ansia
>>>

Il fatto è iniziato e CONTINUA tutt'ora come un problema d'ansia, a quanto sembra.

L'urgenza insita nelle sue domande è un sintomo della sua ansia, con tutta probabilità: è ansioso e quindi si preoccupa della sua ansia.

Sembra un gioco di parole, ma l'ansia funziona davvero a circoli viziosi.

Perciò non chieda altre rassicurazioni, che potrebbero farle aumentare l'ansia ancor di più, e si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, ad es. ad approccio breve strategico o comportamentale.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Signora, ogni caso clinico e' una storia a se', con i suoi tempi, , percorsi terapeutici e modalita' di approccio alla terrapia.
Si rivolga con fiducia ad uno specialista.
Saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gent.mo dott.De Vincentiis,
ho dato uno sguardo al suo sito. Lei dice che il mio problema è attinente con le ossessioni? E quindi avendo paura di essere infastidita dall'ascolto della mia voce, tendo ad amplificare il problema?
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
si tratta solo di una ipotesi che deve trovare conferma o meno con visita specialistica.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie della celere risposta.
Ma perchè sennò di cosa potrebbe trattarsi?