Quanto è affidabile il dosaggio del testosterone libero?

Causa impotenza, più volte dai medici mi è stato prescritto il dosaggio del Testosterone Libero (oltre di quello totale).
Vorrei sapere in realtà quanto è affidabile questo esame, visto che ho letto documenti su internet dove vengono riferite le incertezze nella determinazione della quota libera del testosterone.

I miei valori di testosterone libero ematico sono attorno a 10 pg/ml con un range che varia da 5.60 a 40.

Cordialmente
[#1]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

di norma si considera attendibile il dosaggio mediante RIA (RadioImmunoAssay).
altrimenti la determinazione del testosterone bio-disponibile previo dosaggio del TesT Totale, dell'albumina e delll'SHBG.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Nel referto non c'è scritta la metodica, ma solo Testosterone libero ematico ed il valore di riferimento 5.60 - 40.00.

Qualora teoricamente la determinazione del mio testosterone libero fosse stata "perfetta", come considera un valore di 10 pg/ml in presenza di deficit erettile?
Ho 32 anni.

Grazie e cordiali saluti
[#3]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

con la riserva della metodica l'esame è nel range di normalità.
tuttavia consideri che la produzione di testosterone è molto pulsatile quindi devo ricordare che una sola determinazione può non bastare.

perciò è utile parlarne con lo specialista.

cordialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Si tratta di tre determinazioni mattutine ed il risultato è sempre sui 10.
Se non sbaglio (non ho qui i reperti), una volta 9.80, poi 10.30.........sempre sui 10.
Mentre il totale effettuato contemporanemente ha delle variazioni ampissime.

Ho una prostatite cronica non particolarmente sintomatica, siccome le ricerche batteriologiche sono risultate negative appatto che la presenza di eschericia coli a bassa carica (secondo il mio medico non ha importanza), stando all' andrologo un ciclo di antibiotici cautelativo potrebbe non guastare, ma secondo lui si potrebbe trattare anche di prostatite virale o abatterica.

Mi potrebbe dire brevemente cosa significa prostatite virale e da che virus potrebbe essere causata e la causa di una prostatite abatterica?
[#5]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore

la genesi di una prostatite virale dipende di certto da virus contratti sessualmente e quindi dalla abitudini sessuali del paziente.
ne dovrà parlare con lo specialista.

circa la forma abatterica, si intende quel tipo di prostatite che deriva dopo una infiammazione prostatica, che procura sintomi magari legati alla congestione prostatica successiva appunto all'infiammazione, con la mancata evidenza di germi nel secreto prostatico messo in coltura.


giusto continuare il percorso con il suo specialista di riferimento

cordialità
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Quindi se si esclude la via sessuale sono comunque possibili prostatiti abatteriche o non infettive, oppure quasi sempre le prostatiti alla mia età sono connesse con batteri sessualmente trasmissibili?
Cioè sesso protetto > niente infezioni prostatiche croniche
Quindi prostatite abatterica o ipertrofia prostatica?
[#7]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
giusto questo quesito ma dipende dal quadro clinico, dalla visita del paziente ...solo in questo modo si può formulare una corretta diagnosi.

cordialità
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Un' ultimissima domanda:

Restando nel fatto che l' unico eventuale patogeno sarebbe Eschericia Coli rilevata nel liquido seminale, anche questa ha una genesi per via sessuale o si può essere infettati anche in altro modo?
[#9]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
il germe in questione deriva dall'ambiente fecale.
il ritrovarlo non è di necessità diagnostico di infezione.

cordialità
[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Lo so, ma quindi come è che finisce nelle vie urinarie, è presente già anche negli ambienti?, Può passare quindi internamente dall' intestino colon alle vie urinarie, potrebbe però causare una infiammazione molto lieve ma cronica alla prostata e quindi sarebbero inutili le terapie antibiotiche se tanto ritorna subito?
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