Stafilococco aureo resistente agli antibiotici

Buongiorno a tutti,
vorrei esporre la mia storia per avere qualche consiglio riguardo alla strada da seguire:
la scorsa estate mi sono usciti di seguito 4 brufoli enormi localizzati pricipalmente nelle coscie ma anche in testa e sul torace di 7-10cm di diametro, che si manifestavano e scomparivano nell'arco di 10 giorni dopo enormi spurghi di pus e lasciandomi cicatrici.
A rotazione dalla scomparsa del primo ne compariva un altro dopo 15-20 giorni.
Al ritorno dalle ferie sono andato dal mio medico curante il quale mi ha fatto un impegnativa per una visita immediata al reparto malattie infettive di Modena dove mi e' stato effettuato un tampone con il risultato di un batterio stafilococco aureo.

Da subito mi era stata prescritta una doppia cura (2 volte al giorno per 12 giorni) di augmentin, il quale da subito mi ha fermato l'insorgere di un nuovo brufolo e poi per un mese e mezzo non ho piu' avuto nulla.
Prima di Natale purtoppo al sorgere di un novo brufolo enorme e sotto consiglio del medico delle malattie infettive ho ripetuto il doppio trattamento con augmentin, ma stavolta dopo una sola settimana dalla fine del'antibiotico mi e' dinuovo ricomparso il problema.
A questo punto pensavo di recarmi da un dermatologo e volevo sapere se era sufficente presentare il risultato degli esami del tampone o se era necessario farmi rivedere con questi enormi brufoli nel loro momento di maggior sfogo, in questo caso non e' facile prevedere il momento giusto per prenotare la visita se non fatta immediatamente con richiesta immediata.
grazie.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

Concordo con la necessità della visita specialsitica dermatologica, per chiarire questo verosimile problema follicolitico: porti pure le analisi che ha, ma soprattutto sappia che al dermatologo servirà la sua pelle per avere il quadro chiaro.

cari saluti e ci tenga pure aggiornati.

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Gentile Utente quella che sembra essere in via non vincolante,vista la sede in cui ci stiamo confrontando, una piodermite recidivante,necessita di ulteriori tamponi per verificare la presenza del medesimo germe, inizialmente isolato, o la sovrapposizione di ulteriori germi, ed antibiogrammi per escludere resistenze, alla terapia antibiotica, che potrebbero essersi verificate.Molto importanti sono anche gli esami ematochimici quali;Emocromo con formula,VES,Proteine totali ed elettroforesi,funzionalità epatica,renale,tiroidea, complementemia e sottopopolazioni linfocitarie.Pertanto non esiti a contattare il suo curante che se lo riterrà opportuno richiederà visita dermatologica immediata.
Saluti

Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena

[#3]
dopo
Utente
Utente
Tante grazie per le risposte, per ora ho un brufolo un po' ridotto rispetto ai normali, forse grazie alla cura antibiotica appena terminata.
Con l'approvazione dl mio medico ho rifiutato un nuovo tipo di antibiotico proposto da lui stesso per poter far ricrescere un nuovo brufolo in maniera normale cosi' da poter ripetere l'esame del tampone ed avere in mano qualche elemento in piu' da sottoporre ad una successiva visita dermatologica.

L'unica cosa che un po mi preoccupa e' la posizione di questo, proprio all'inguine, nella piega della gamba.
grazie ancora.
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Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Ci tenga informati se lo desidera
Di nuovo saluti
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dopo
Utente
Utente
Lo faro' sicuramente riportando i dati dei due tamponi, ma per questo penso che passera' almeno 2 o 3 mesi. (20 giorni all'esplodere del nuovo foruncolo+15 giorni per esiti delle prime analisi+nuova terapia antibiotica), con la speranza che la mia vicissitudine possa essere di aiuto ad altri.

grazie.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,
non mi è chiaro se lei abbia o meno effettuato la visita dermatologica: se non fatto, la preghiera è di effettuarla in virtù della chiarezza diagnostica: la sede che ci descrive, seppur in via non vincolante ospita sovente patologie impegantive anche se benigne come la "idroadenite suppurativa" o "acne inversa" che meritano sempre l'attenzione dello specialista: i tamponi fatti senza questo accordo sono sovente forieri di misdiagnosi.

cari saluti

[#7]
dopo
Utente
Utente
Non ho ancora effettuato nessuna visita dermatologica perche' il problema si presento' ad un mese dal mio rientro dall'Indonesia per un viaggio di lavoro e quindi il mio medico curante tenendo presente questa cosa ha ritenuto opportuno mandarmi entro 24 ore al reparto malattie infettive dove non hanno riscontrato nessun fattore legato a quel luogo e dove hanno ritenuto sufficente prescrivermi un antibiotico a largo spettro che poi si e' rivelato efficace contro lo stafilococco aureo risultato dagli esami.

Una volta cominciata la cura, fin dal giorno successivo si e' notata una regressione di questi megabrufoli e quindi sembrava risolto il problema.

Al ripresentarsi di un altro brufolo dopo un mese e mezzo circa ho ricontattato il medico delle malattie infettive che mi aveva visitato e mi ha detto di ripetere il doppio trattamento con Augmentin una seconda volta.

Solo questo momento, notando che l'antibiotico ha avuto un effetto veramente scarso sul problema ho chiesto al mio medico di approfondire la cosa ricominciando da capo.

Per ora ho pensato di recarmi dal dermatologo dopo aver effettuato un nuovo tampone e quindi con dati certi e chiari in modo da aiutarlo il piu' possibile a capire il problema.
Se il tampone non fosse sufficente e ci fossero altri esami utili vi sarei grato se mi informaste.
Il tampone non identificherebbe le due malattie da lei menzionate "idroadenite suppurativa" e "acne inversa"?
Il fatto e' che il brufolo che ho ora non e' paragonabile ai precedenti anche se si notano le forti somiglianze e fra un paio di giorni (tempo non sufficente per prenotare una visita dermatologica) non avro' piu' nulla da poter far vedere e quindi sono obbligato ad aspettare il prossimo con ulteriore sopportazione di dolore.

grazie
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Fatto salvo che le nostre supposizioni telematiche sono foriere di ampi margini di errori e mai diagnostiche, le consiglio la visita dermatologica anche prima dei tamponi: essa è l'unica in grado di chiarire il problema, da questa sede inipotizzabile.

cari saluti

[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve a tutti,
a quasi 3 mesi di distanza dalla mia disavventura con lo stafilococco aureo sono a scrivervi l'esito con la speranza che possa essere d'aiuto ad altri.

Dai primi giorni di febbraio, quando mi aspettavo entro la solita decina di giorni la fuoriuscita di un nuovo brufolo da poter far esaminare per chiarire la questione con un dermatologo, non ho piu' avuto nulla.

Cosa e' cambiato?

Ripensando alla mia storia: fuoriuscita dei brufoli con cura antibiotica ad effetti immediati e conclusivi...
ricomparsa dopo un mese e mezzo dei brufoli ma stavolta con cura antibiotica dagli effetti meno rilevanti e la ricomparsa a pochi giorni del problema, mi ero convinto che la prima volta la cura avesse fatto il suo effetto nel modo migliore e il ripresentarsi del problema non era causa della resistenza all'antibiotico ma poteva essere stata causata di un mio comportamento scorretto che riproponevo con conseguenza dello stafilococco.
Dopo alcune ricerche in internet sulle probabili cause dello stafilococco aureo, avevo letto che poteva essere causato da un alimentazione errata, alimenti ad alto contenuto proteico avariati, ecc... e tra i quali vi era anche il latte crudo che di per se e' ricco di batteri da qui la risposta al mio problema.

Da diversi mesi mi rifornivo di latte da quei distributori automatici che erogano latte crudo e vedendo che molta gente lo consumava direttamente sul posto non lo facevo bollire per mantenere sapore e sostanze nutritive.

Dai primi di febbraio ho fatto regolarmente bollire il latte prima di consumarlo e non ho piu' avuto problemi, e da questo spero di aver trovato la causa del mio stafilococco aureo con la speranza che questa brutta esperienza rimanga solo un ricordo.

Premetto che sarebbe stato facile imputare la causa al latte crudo fin da subito se non ci fossero state altre persone, anche nella mia famiglia, che come me ne facevano uso regolarmente crudo ma senza manifestare problemi di alcun genere.

ancora grazie al prezioso contributo di tutti imedici che partecipano alle discussioni su questo sito.