Confusione

Buongiorno. Sono una donna di 53 anni separata , ho una figlia di 23.
Il mio compagno ne ha 59 separato anche lui e ha due figli grandi. Stiamo insieme da 8 anni. Per motivi di lavoro e di distanza ci vediamo solo i fine settimana.
Va tutto abbastanza bene , almeno sembra.
Siamo stati 3 giorni da soli in vacanza , io ero contentissima di stare un po' con lui e pensavo altrettanto.
Invece una mattina mentre si stava radendo lo sento pronunciare il nome della sua ex credendo forse che non avrei sentito.Mi sono ricordata improvvisamente che questo era già successo ma che lo avevo rimosso pensando di aver capito male. Così gli chiedo spiegazioni. Lui mi giura che non se ne accorge che non pensa a lei ne prima ne dopo e che non sa perchè gli esce quel nome, poi dice che è come una rabbia e non sa spiegarmi.. Io mi sento umilita ho molto rispetto per lui e per la sua vita che non oso fare scenate, ma non capisco.
Ora poi metto in conto anche altre cose a cui non davo peso, es . non mi chiama quasi mai con il mio nomeè rarissimo usa chiamarmi ciccia. Anchio lo chiamo così ma anche no : Lui ha un nome e lo chiamo normalmente.
Cosa devo pensare? Non sono al pari della ex? Non sono abbastnza per lui?Si accontenta di me? Sta con me perchè è u nuomo di parola e non osa dirmi che non ne può più? Queste sono cose che gli ho chiesto e non è che mi risponde proprio come vorrei. Mi dice che ora esisto solo io che non ha più sentito la ex ormai da tantissimo tempo ,era finita già da molto prima che lo conoscessi e che non ha più nemmeno il suo numero .di telefono.
Sono molto combattuta e triste , delusa e non co cosa fare. l'ipocrisia non è il mio forte non so fingere, forse lui si? Ma allora perchè sceglie di stare con me?
Scusate questo sfogo ma proprio non riesco a capire potete aiutarmi?
Grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile signora, da quello che racconta sembra che lei stia montando il suo malessere sulla base di cose che potrebbe davvero ignorare. non costruisca il problema dal nulla solo su un probabile penisero ad alta voce. Stava pensando alla sua ex? stava evocando qualche situazione, un dialogo? un litigio? che importanza ha? i pensieri appartengono alla sfera privata e ognuno pensa cose che nessuno può immaginare. si concentri su ciò che le dice, e lui le dice che lei è importante.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara signora,

penso che quello che ci sta riferendo possa essere la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno di dubbi e di incertezze.
In caso contrario lei si sarebbe probabilmente accontentata della spiegazione che il suo compagno le ha fornito e non ci avrebbe più pensato.

In generale cosa pensa della vostra storia?
Le basta vederlo nei fine settimana?
Nei giorni in cui non lo vede si chiede se potrebbe fare qualcosa di male alle sue spalle ed è quindi in allerta rispetto alla possibilità di subire un tradimento?


"dice che è come una rabbia e non sa spiegarmi..."

Può chiarire cosa intende con "una rabbia"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa, per rabbia credo che intenda riferito alla delusione che ebbe con la sua ex.
La conobbe subito dopo la separazione molto dolorosa e se ne era innamorato perso.
Poi dopo un anno scopri che tra loro c'era solo sesso e che sesso!, perchè lei frequentava anche altri.
Quindi lui la lasciò, ma penso che la delusione fu tanta.
Mi dice credeva che l'amore pasasasse dal sesso.
Io forse non reggo il paragone , e come uomo forse ancora gli piacerebbe avere lei.
Mi dice che io sono il sentimento il futuro,
Gli ho domandato se si stesse accontentandocon me, mi ha risposto che si è già totlo tutte le soddisfazionei nella vita, e se tra noi non c'è poi tutto quel sesso non fa niente perchè c'è molto altro.
la goccia che fa traboccare il vaso ,era la terza volta che lo sentivo pronunciare quel nome la prima eravamo a letto ,ci eravamo da poco conisciuti e mi chiama con l'altro nome,ho voluto lasciar perdere. la seconda ho voluto pensare che avevo capito male e chissa quante volte dice quel noome e io non sento .Questa volta è stato chiaro e ho voluto affrantare il discorso.
Mi devo accontentare di quello che riesce a darmi? Percarità mi ha aiutata tanto ero sola e separata e lui mi ha aiutato a mettere su un'attività con cui ora mantengo io e mia figlia, mi sa consigliare e mi appoggia ogni volta che ho bisogno .Però pensavo che non avesse occhi per me. ,ma ora ho paura che pensa a lei anche quando siamo in intimità. Non sono una brutta donna ed è stato lui a cercarmi.é triste pensare che non sei il massimo per lui.Penso che l'aiutarmi a rifarmi una vita sia più un orgoglio per lui che un atto d'amore. Un po' vive di questo senso di orgoglio di dimostrare sempre quanto vale mai si farebbe vedere debole, dice che mai farebbe qualcosa contro di me non si potrebbe neanche guardare allo specchio.Io lo stimo molto è un uomo capace un po' vecchio stampo con tanti aneddoti del nonno a cui deve molto .Tiene tantissimo alla famiglia e fa di tutto per non far mancare nulla. Mantiene anche i vecchi genitori è un grande e lo rispetto molto. Però mai metterlo in discussione
il fatto che l'ho sorpreso in questa sua debolezza lo deprime e se ne vergogna, tanto che ha provato a passare all'attacco cercando di rinfacciarmi di miei comportamenti criticabili.. Ci ho riso sopra, e spiegato che non sono le stesse cose. Comunque ora non so cosa pensare . Può un uomo rimanere così preso da una donna anche dopo tanti anni? o forse racconta bugie e qiualche volta la vede? E se pensasse a lei anche quando facciamo l'amore?
Gli ho chiesto che d'ora in poi voglio sentire il mio nome sempre, pretendo che non mi chiami più ciccia, ho un nome!Lui si scusa e vorrà sicuramente attuare questa richiesta. Forse lo chiamerò più volte durante il giorno anche se questo non mi garantisce molto la sua fedeltà. Chissà qual'è la verità
[#4]
dopo
Utente
Utente
Aggiungo la spiegazione non c'è non sa darmela! Dice che quel nome esce così e se ne accorge solo dopo. Come faccio a crederci?
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Non sono una brutta donna ed è stato lui a cercarmi.é triste pensare che non sei il massimo per lui"

Mi sembra che il problema sia più che altro che lei dà di se stessa un'immagine quanto meno svalutante: non è all'altezza dell'altra donna, non si ritiene un granchè tanto che si domanda come mai l'ha attratto, quando vi siete conosciuti era "sola e separata" e ha avuto bisogno del suo aiuto per rimettersi in piedi e così via.

Di conseguenza immagino che lei si senta insicura e sia molto sensibile a tutto ciò che può confermare il fatto che è in qualche modo "meno" delle altre donne.

La sua sofferenza attuale sarebbe molto minore se lei, non preoccupandosi di non essere sufficientemente attraente/degna d'amore, desse decisamente meno peso all'accaduto.

Con questo non intendo dire che lei "sbaglia", ma che ha probabilmente dei punti deboli che la spingono a soffrire così tanto e a porsi molti dubbi sulla fedeltà del suo compagno.

Posso chiederle come mai il suo matrimonio è finito?
Per caso suo marito l'ha tradita e/o lasciata per un'altra donna?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Il mio matrimonio è finito non per tradimento ma per incapacità di creare una famiglia.
Mia figlia è nata con dei problemi non gravissimi ma comunque da seguire e questo il padre non lo ha accettato e dava la colpa a me di tutto anche delle difficoltà che aveva lui sul lavoro, Voleva partire lasciare l'italia convinto che altrove non ci fossero problemi.
Senza ne arte ne parte dove potevamo andare?
Non ero dalla sua in questo.
Quindi i suoi guai ,che poi sono quelli di tutti, ero io a volerli perchè non partivo.
Poi si è aggiunto un problema mio, una menopausa precocissima e lavoglia di sesso si è azzerata, tanto più che dopo sfuriate di parolacce e urla non riuscivo proprio a stare con lui. Così alla fine io ho preso la decisione , non si poteva andare avanti così, per mia figlia per la sua tranquillità ho voluto la separazione,Grande fu la mia sorpresa mio marito a questa mia alzata di testa si trasformò in agnello bastonato. Ma ormai era finita. Sensi di colpa ne ho tanti, non sono aiutata neanche da mia madre che continua a dirmi " te l'avevo detto che non era per te, ora ti ha lasciato questa bella eredità", mia figlia ha bisogno ancora di me ed ha 23 anni. Il padre è sparito e forse ha bisogno anche lui di aiuto.I parenti da parte di lui non li sento quasi mai e non ne sanno molto neanche loro. forse è per i 20 anni passati con il mio ex marito che ora sono così insicura?Sono praticamente cresciuta con lui.
però in fondo penso che lei abbia ragione devo credere di più in me sono una donna in gamba so cavarmela sempre da sola, non chiedo quasi mai aiuto non per orgoglio ma perche so che ce la faccio sola, ma ora penso non sarà questa mia autonomia a rendermi poco attraente per un uomo?
Grazie tantissimo per l'opportunità di parlarne lei è molto gentile e anche molto sensibile.
Grazie ancora buonasera.

I
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mia madre che continua a dirmi " te l'avevo detto che non era per te, ora ti ha lasciato questa bella eredità"

Anche se in un modo molto sgradevole penso che quello che dice sua madre possa essere vero.
Ovviamente però lei non ne ha colpa e ragionare con il senno di poi è molto più facile rispetto a rendersi conto di determinate situazioni mentre le si sta attraversando.
Evidentemente lei non poteva rendersi conto di stare con un uomo che poi l'avrebbe lasciata da sola a crescere una figlia che ha problemi di salute, altrimenti sarebbe stata la prima a prendere le distanze da lui.

"sono una donna in gamba so cavarmela sempre da sola, non chiedo quasi mai aiuto non per orgoglio ma perche so che ce la faccio sola, ma ora penso non sarà questa mia autonomia a rendermi poco attraente per un uomo?"

Più che la capacità di autonomia, che gli uomini che non hanno bisogno di sentirsi superiori alla propria compagna apprezzano, penso sia l'incapacità di chiedere e accettare un aiuto quando ne ha bisogno a poter creare degli attriti con chi le è vicino.
Questa incapacità può essere infatti vissuta come svalutazione di quello che gli altri possono darle, e di conseguenza può dare l'impressione di svalutare in toto le altre persone perchè non vuole aver bisogno di loro.

Ogni rapporto umano significativo però è basato e animato da continui scambi, e se una delle due parti è disposta solo a dare e non a ricevere la dinamica non può avere lunga vita perchè l'altro si sente respinto a causa del rifiuto di ciò che ha da dare.
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