Malattia di peyronie in fase di infiammazione.

Buongiorno, innanzitutto rigrazio per lo splendido servizio che date.

Ho 22 anni e mi trovo all'estero, in portogallo, l'altro ieri ho notato un'anomalia alla base del pene, nella parte inferiore, praticamente all'interno della "sacca" dei testicoli", come fosse una placca. Questa notte ha iniziato ad essere leggermente dolorante e, spaventato un po' dalla cosa, ho deciso di prendere un taxi alle 4 di notte e recarmi al pronto soccorso. Il medico chirurgo lì presente non ha diagnosticato nulla di urgente, a suo parere, e mi ha consigliato di ritornare al mattino per farmi vedere da un urologo.

Ebbene l'urologo non ha esitato molto a dire che secondo lui si tratta della malattia di Peyronie e che, nella maggior parte dei casi va operata, ed é un'operazione delicata da far fare a mani esperte ecc... Ha detto però che il mio e un caso relativamente "fortunato" in quanto la posizione della placca centrale e alla base del pene non dovrebbe compromettere troppo le sue funzioni. Ho provato a provocarmi un'erezione "test" ieri sera e il pene era perfettamente dritto (a dire il vero più dritto del solito, sembra che il problema stia compensando la pronunciata "curva iniziale verso l'alto" che avevo sin dalla pubertà), solo con "l'anomalia della placca alla base" evidente al tatto. Detto ciò l'urologo mi ha consigliato di prenotare un esame (non ricordo il tipo, può essere tac? risonanza magnetica?) e di consultare non uno ma più andrologi (ed eccomi qua), una volta tornato in italia, quest'estate. E intanto stare ad osservare e tenere sotto controllo il decorso della malattia.

Posso aggiungere, non so se può centrare, che sono stato operato di emorroidi un mese fa. Ho fatto una cura di Daflon, il quale, potrebbe anche essere stato responsabile di alcuni episodi di vomito, diarrea, mal di testa, vertiggini ecc... Che ho subito nel frattempo della cura... (Ho finito la cura l'altro proprio ieri).

Posso aggiungere anche che il problema l'ho notato appunto l'altro ieri durante una intensa masturbazione (era da un paio di settimane che non facevo "l'operazione)

Detto ciò, guardando anche in giro per internet sembra non rimanga che stare a guardare... :( Oggi sono abbastanza dolorante. Possibile dolore della fase di infiammazione? Qualche consiglio sul da farsi? Leggevo di vitamina E o altre cose....
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
un Peyronie a 22 anni è raro, e porre indicazione chirurgica ipso facto, mi pare tanto tirata, anche perchè alla sua età la possibilità di risposta alla terapia medica ci sono e buone. Personalmente sentirei un italico collega dal vivo che di qua non possiamo prescrivere farmaci.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
concordo con il collega.

Uitle un controllo eocgrafico e poi un corretto inquadramento da parte dello specialista.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore della tempestiva risposta. Ma appunto, non mi é sembrata molto serio, lo specialista in questione. Avevo a mala pena esposto i sintomi a voce (con anche le difficoltà a comunicare dettagli tecnici in portoghese/inglese) e ha azzardato subito che secondo lui si trattava di Peyronie e ha iniziato a parlare di operazione difficile, accorciameno del pene, ecc... Tesi ribadita alla prima rapida occhiata. Può ben comprendere che sul momento mi sono sentito svenire. Poi dopo aver "tastato un po", e dopo avermi chiesto un paio di dettagli, ha di fatto detto che forse la cosa è meno grave del previsto e mi ha lasciato con una sorta di "aspetta, non fare nulla, vedi come va..."

Me ne sono andato pagando doppio (per vie delle due visite, alla notte e al mattino), senza neanche uno straccio di relazione sulla diagnosi fatta e senza avermi chiarito nulla..

Quindi ho deciso di rivolgermi a questo forum.

Ora sto pensando di trovare un volo last minute, rientrare, cercare curarmi/capire la situazione e farmi anche la pasqua in tranquillità a casa. Crede sia necessaria una consulenza telefonica immediata, ha un numero di telefono da consigliarmi?
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

vista la delicatezza del caso, non è affatto idoneo nemmeno effettuare valutazioni senza nemmeno averla visitata.

consulti uno specialista di persona.

cordialità
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dopo
Utente
Utente
Okay. A questo punto sto prenotando un volo per il 31 di marzo (il primo disponibile), e nel frattempo sto cercando di contattare il medico di famiglia. Tornare al pronto soccorso per la terza volta in una giornata, solo nella speranza di trovare un altro specialista che mi dia migliori delucidazioni, mi sembra pò assurdo. Comunque la cosa é sempre più dolorosa, "sopportabile" ma dolorosa.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
il dolore è indice di infiammazione presente che è un indice per orientare il medico sul tipo di terapia da concordare con il paziente.

cordialità
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dopo
Utente
Utente
Quindi un'altra corsa al pronto soccorso sarebbe consigliabile? Spiegando che adesso inizio ad avere seriamente dolori? Perchè se a poco a poco passa il dolore resisto, altrimenti non posso stare tre giorni così.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Non credo vi siano problemi che lei o qualche famigliare o amico prenotiate visita via telefono. All' Ospedale della sua città troverà ottime risposte, In alternativa l' Urologia del Cattinara di Trieste. Di qua non possiamo prescrivere farmaci, ma una borsa di ghiaccio in loco sì.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile paziente,

il dolore può essere gestito con antinfiammatori ma ripeto, solo un contatto medico può concretamente aiutarla.
cordialità
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dopo
Utente
Utente
Sviluppi... Sono stato al pronto soccorso di nuovo, mi sono stati prescritti appunto degli analgesici. Dopodomani ho il volo per l'italia, per mercoledì ho già prenotato l'ecografia e chiesto al medico di famiglia di combinarmi per favore una visita da uno specialista e poi, pasqua in famiglia, in tutta tranquillità (ho scoperto che stare male da soli all'estero, senza neanche conoscere la lingua, non é bello). Ora che gli analgesici iniziano a fare un poco effetto ed é tutto pianificato, mi sento molto sollevato. In genere non sono il tipo da farmi suggestionare, ma devo dire che la giornata di oggi mi ha messo abbastanza alla prova anche dal punto di vista psicologico. Ora spero solo si tratti di una cosa da poco da curare in pochi giorni di cautela e riposo, e vedremo che succede.

Vi ringrazio calorosamente per gli utili apprezzatissimi consigli. Aggiornerò il topic appena avrò novità/risvolti..
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dopo
Utente
Utente
CONTINUA - DOPO 2 SETTIMANE E MEZZO…

Durante il viaggio ho notato che il dolore scompariva completamente quando mi veniva un erezione e mi lasciava tranquillo per qualche ora, scoperta la "tecnica" ho iniziato a controllare il dolore in modo "naturale" e ho smesso di prendere analgesici.

Visita urologica, ecografia, smentita possibilità di la Peyronie, mi è stata diagnosticata una possibile prostatite+uretrite che, a detta dell'urologo, potrebbe essere causata dalla crisi emorroidale intensa (con diversi trombi sia interni che esterni) che ho avuto.

Cura di 2 settimane di antibiotico (bassado), 2 compresse al giorno, sono al 14esimo giorno e non vedo miglioramenti.

Nel frattempo però sono peggiorati i giramenti di testa, mal di pancia, dissenteria, minzione frequente, difficoltà respiratoria, al punto da farmi correre al pronto soccorso qualche giorno fa durante una terribile crisi. Dopo BEN 6 ORE di attesa in coda con la faccia bianca e senza riuscire a respirare (in Portogallo nonostante la crisi, per molto meno, non ho mai atteso più di 15-20min col codice giallo, o più di un'ora col codice verde, al pronto soccorso) mi hanno visitato, prelevato diversi campioni di sangue, elettrocardiogramma, radiografia ai polmoni, ecc… Sono risultato incredibilmente sano come un pesce, e mi hanno detto che escluso tutte le possibilità si dovrebbe trattare "semplicemente" di ansia. La sto curando da qualche giorno cercando di fare vita tranquilla, pensando positivo, suonando il piano e la batteria, portando a spasso il cane, ascoltado musica tranquilla e spensierata e facendo della meditazione yoga. Qualche miglioramento lo vedo, ma non è facile, e penso che comunque il bassado, gli analgesici, il daflon, le varie anestesie degli interventi ecc… abbiano contribuito a questi sintomi, mi pare strano possa essere SOLO ansia.

Tornando al problema principale di questo topic, con pene e scroto rilassati, si sente ancora questo rigonfiamento alla base sotto la pelle delle scroto, alla vista sembra un terzo testicolo o un "pomo d'Adamo", sopra questo rigonfiamento si sente al tatto una vena più rigida delle altre (come un cordoncino duro) che parte dal nervo dell'inguine sinistro e attraversa la superficie del ventre del pene, sotto al rigonfiamento andando a tastare col dito verso al centro della "sacca" dei testicoli si sente una "scanalatura".

In erezione non ci sono particolari problemi e non fa alcun dolore, anzi… Si nota però il gonfiore in quel punto, una specie di palla di un paio di centimetri di diametro abbastanza evidente alla vista, e la "scanalatura" più in basso si sente al tatto.

Devo vedere comunque il medico di famiglia domani chiederò chiarimenti e, eventualmente, se è necessaria un'altra visita specialistica. Ma non potrebbe trattarsi di una trombosi? Dato che ne ho avute ben 3 di trombosi nell'ano, ormai due mesi fa, di cui una asportata e 2 ancora lì presenti, e dato che da quel po' che ho so di anatomia ano e pene sono abbastanza connessi da un punto di vista vascolare.

Vorrei risolvere questa cosa il prima possibile, tornarmene in Portogallo finalmente da sano e finire per bene l'erasmus, che dovrebbe essere un'esperienza bellissima e unica nella vita, ma io ho buttato via già 2 mesi su 5 per questi problemi di salute.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Intanto le cose si stanno risolvendo, come vede bisogna proprio mettere mano alle cose per capire cosa sono. Quel cordoncino lo faccia vedere al mnedico di base, che comunque non mi impressiona più di tanto. La trombosi in quel posto nonm alcun significato di gravità.
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dopo
Utente
Utente
Sì, le cose si stanno risolvendo, almeno pare che non debba sottopormi a 2 anni di sofferenze e taglio, rimozione delle placche e riattaccamento del pene ecc... come mi era stato detto in Portogallo. :) Stavo già rasentando la crisi isterica per le emorroidi che da un mese mi rendevano la vita impossibile e altri motivi, poi quella notizia è stata il colpo di grazia. La sbadilata in muso finale.

Sono tornato dal medico di base, SENZA NEANCHE CONTROLLARE mi ha detto di tornare dall'urologo, il quale, SENZA NEANCHE CONTROLLARE, mi ha detto di tornarmene tranquillamente all'estero nonstante quel gonfiore al pene ignoto, che ormai da più di un mese, è fonte di una serie di fastidi, dolorini e preoccupazioni. Tanto devo fare gli esami per la prostatite (che a questo punto sospetto di non aver mai avuto) ad agosto e comunque tutte le malattie gravi sono già state escluse, e di ricontattarlo se proprio voglio fare questa visita. Ho provato ricontattarlo varie volte negli ultimi giorni... invano, non s'è più fatto trovare..

Ora prendo l'aereo? Mi fido? Ho letto un sacco di cose a riguardo, per lo più documentazione medica in inglese, a tatto il problema sembrerebbe una tromboflebite, ma su una vena che attraversa la pancia del pene, non sulla vena dorsale (strano?). E magari, se è quello il problema, e qualcuno mi prescrivesse una semplice pomata guarirebbe meglio e prima (?)... Magari mi ci risparmio pure l'interventino chirurgico (?). Magari è un'altra cosa (?), magari se so cos'è smetto di farmi pare mentali, tolgo sti pensieri fissi e mi vivo tranquillamente gli ultimi due mesi che mi mancano di erasmus e mi concentro per bene sull'università.

Ero arrivato al punto da non riuscire più a mettere il piede fuori di casa dall'ansia una settimana fa, ora sto recuperando la mia serenità grazie allo studio di un bel libro di psicologia. Ho tentato di diagnosticare il problema al pene leggendo chili di documentazione medica. Non so, faccio di testa mia, a sto punto mi prenoto pure un ecodoppler da privato, ho una clinica che li fà giusto sotto casa.

Cioè, è la prima volta in vita mia che ho a che fare col sistema sanitario anzi, con vari sistemi sanitari, e ne sono rimasto parecchio scontento. Ma, pure di quelli privati, pure pagando! Non avrei mai immaginato una cosa simile... Probabilmente nel mio caso non sto rischiando la vita, c'è gente messa peggio che ha la priorità, però comunque un pò la vita me la sto rovinando con sta storia.

Scusate lo sfogo... Comunque vi ringrazio ancora calorosamente per il supporto, questo forum è stato in un certo senso un'ancora di salvezza. Soprattutto appena avvenuto il fatto quand'ero solo lontano da casa perso nei miei pensieri e non riuscivo a contattare nessun'altro amico, parente o medico italiano per una rassicurazione.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Magari colleghi avevavno le loro ragioni, a me ignote, per non controllare: a volte meglio insistere sul posto che sfogarsi a distanza.
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dopo
Utente
Utente
RISOLTO (si spera, ma pare proprio di sì)

Dopo un mese e passa a girare inutilmente nello spiedo e farmi domande e chiodo fisso psicologico ecc... Ho deciso che non ne potevo più e ho fissato un appuntamento a Trieste (non so se si può dire ma lo dico). Me lo avete consigliato voi, e dopo di voi diverse altre persone/amici anche che studiano/operano nel settore.

Diagnosi... TROMBOFLEBITE, che pare essere ormai in via di guarigione, ho mostrato allo specialista anche delle autofotografie fatte quando la malattia era nel pieno del suo sviluppo, in cui si vedeva palesemente la vena gonfia e i segni di miglioramento sono notevoli... Ancora un paio di settimane e dovrebbe tornare tutto apposto. I dolori erano, magari non creati, ma senz'altro amplificati dalla, sempre più crescente, ansia, come a base ansiosa era, ovviamente, la crescente impotenza ma questo già lo immaginavo. Dunque mi è stata consigliata anche una chiacchierata dallo psicologo per vedere di dare anche una risistematina a conscio e sub-conscio.

Mi è stato pure sconsigliato di fare tampone e altri esami ad agosto, perchè vista tutta la storia, i sintomi e le varie analisi fatte, è palese che il problema non era quello. Fare solo la spermicultura e già che ci sono il controllo della fertilità, che è un esame che in ogni caso è bene fare e che potrà essermi utile per il futuro.

Vi ringrazio ancora e, non mettetela sul personale sia chiaro, ma spero di non aver più bisogno di questo forum e di voi andrologi per almeno una 30ina d'anni. :P

Cordiali saluti! :D
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Appunto.
Emorroidi

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