Riduzione campo visivo e infiammazione nervo ottico

Salve,
sono una ragazza di 25 anni. Premetto che non ho mai avuto problemi alla vista, se non una leggera ipermetropia (+1, 25) solo all' occhio sinistro. Alla fine di gennaio durante la giornata ho iniziato ad avvertire un leggero annebbiamento all'occhio sinistro e la sensazione era assimilabile ad una ditata sulla lente. Mi reco dall'oculista il quale non riscontra alcuna anomalia (fondo oculare, acuità visiva e pressione oculare nella norma) se non una tortuosità dei vasi e mi consiglia di effettuare un campo visivo. Quest'ultimo evidenzia una riduzione del campo visivo solo all'occhio sinistro, non centrale ma limitata ad una metà del quadrante inferiore sinistro, come se si fosse estesa la c.d. macchia cieca (perdonate il mio linguaggio, spero di essermi spiegata). In effetti, dopo circa una settimana la sensazione di annebbiamento è sparita e mi sono accorta di tale riduzione che corrisponde alla zona individuata dal l'esame del campo visivo. L'oculista sospetta una neurite ottica retrobulbare (un pò anomala a suo dire) e mi prescrive flantadin 30 mg per una settimana a scalare. Nel frattempo mi prescrive i PEV i quali risultano ai limiti della norma (ho effettuato anche un OCT che risulta nella norma). Nonostante il cortisone la riduzione del campo visivo rimane inalterata e dopo tre settimane dall'esordio del problema mi sottopongo ad una nuova visita e l'oculista riscontra "retina piana. disco ottico iperemico non rilevato sul piano retinico, vasi tortuosi. Papillite". Mi dice che si tratta di un'infiammazione del nervo ottico e di sottopormi a visita neurologica e RM encefalo e rachide cervicale con e senza mezzo di contrasto, le quali risultano entrambe negative. Esclusa la sclerosi multipla gli oculisti consultati iniziano a sospettare un problema di tipo vascolare che avrebbe determinato un'ischemia parziale di alcune cellule del nervo ottico (da qui la riduzione del campo visivo).Sono infatti una fumatrice, non pratico sport e assumo (ora non più) la pillola anticoncenzionale da quasi 3 anni. Effettuo elettrocardiogramma, ecodoppler vasi sovraortici e delle oftalmiche e tutto risulta nella norma. Analisi del sangue complete nella norma (salvo lievi alterazione della coagulazione, d-dimeri,pt e ptt dovute, a detta dei medici, alla pillola). AngioRM e holter pressiorio nella norma (quest'ultimo rileva un lieve innalzamento dei valori della pressione diastolica durante la giornata, ma non nella notte). La fluorangiografia effettuata il mese scorso risulta negativa per patologie del nervo ottico e della retina (l'oculista mi ha detto che l'infiammazione si è riassorbita spontaneamente), ma il problema persiste immutato, non peggiora, nè migliora. Ho effettuato analisi genetiche sulla trombofilia e aspetto i risultati. Nel frattempo assumo la cardioaspirina. I medici hanno attribuito tutto alla pillola e non sono riusciti ad individuare la causa del problema. Mi farebbe piacere un vostro parere. Grazie per la disponibilità.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
mia giovane amica
il suo caso offre moti spunti di riflessione
se i colleghi pensano la causa sia la pillola anticoncezionale
evidentemente sono sicuri di un fenomeno trombotico o ischemico di natura vascolare.
Oggi il campo visivo come è?
ha eseguito RMN con mezzo di contrasto controllando bene le VIE OTTICHE
Ha eseguito esame OCT della tesa del nervo ottico e della macula??

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Utente
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Buongiorno dr. Marino
la ringrazio per la tempestiva risposta. Ho eseguito esame OCT ed è negativo. La risonanza magnetica e l'angiorisonanza non rilevano nulla a carico delle vie ottiche, né compressioni, né lesioni o altro. L'ultimo campo visivo effettuato un mese fa era praticamente identico al primo e il disturbo al campo visivo rimane inalterato. I medici non mi hanno prescritto alcuna terapia e secondo loro non ci sono molte speranze di guarigione. Mi hanno solo detto di eseguire un campo visivo di controllo ogni 6 mesi. A me quello che interessa è soprattutto individuare la causa del problema, anche perché i medici per esclusione hanno ipotizzato che possa essere la pillola, ma ho il timore che se non si individui la causa il problema possa peggiorare o interessare l'altro occhio, al momento perfettamente sano. Lei cosa ne pensa? Grazie mille.

Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.

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