Il mio solito prelievo tao e, al colloquio col medico casualmente abbiamo parlato delle calze

Buongiorno, a inizio febbraio mi hanno diagnosticato (con un eco-doppler) una TVP al polpaccio sinistro. Ho fatto 20 gg di Eparina (inizialmente una settimana di Clexane 2000, poi mi avevano dato che era un dosaggio sbagliato e mi hanno fatto proseguire per altri 10 gg con il Clexane 6000 2 volte al gg).
Il chirurgo vascolare poi mi ha fatto un secondo eco-doppler da cui è risultata un completa ricanalizzazione della vena, mi ha tolto il Clexane e mi ha dato il Prisma, consigliandomi di fare comunque una visita ematologica). Inoltre, in tutto questo periodo mi ha fatto mettere un mono collant a compressione graduata 12-15 mmhg (70 den).
Sono andata a marzo a fare la visita ematologica. Mi hanno detto che il Prisma è come acqua fresca e mi hanno fatto iniziare la TAO (che dovrà proseguire fino a fine agosto). I valori attuali di INR sono 2,30.
Ieri sono andata a fare il mio solito prelievo TAO e, al colloquio col medico casualmente abbiamo parlato delle calze: la dottoressa ha visto la confezione che avevo appena comprato e mi ha detto che non sono queste le calze giuste per un TVP, ma che mi avrebbero dovuto dare fin dall'inizio le calze K2 (con una compressione 23-32 mmhg). Dicemdomi anche che le calze le dovrò portare per sempre perchè da una TVP non ci si riprende mai completamente perchè ormai la vena è rovinata.
Mi sono molto depressa...e sono confusa...mi potete dare una mano per capire quale sia la terapia effettivamente corretta?
Grazie mille
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Le indicazioni che Le sono state date più recentemente sembrerebbero corrette e condivisibili, anche se andrebbero sottoposte al parere di un Chirurgo Vascolare e ad una precisa rivalutazione ecografica. Nella sezione articoli (Chirurgia Vascolare) troverà un articolo sulla Sindrome Postflebitica che Le potrà essere utile.
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la risposta. In sostanza quello che mi consiglia è di fare un nuovo eco-doppler ed una nuova visita da un chirurgo vascolare, giusto?
Secondo lei è importante farla in tempi brevissimi o posso procedere con una prenotazione "normale" con SSN...aspettando i soliti lunghi tempi di attesa?
Per il momento (intendo fino alla prossima visita) continuo con le calze a 70 den che mi sono state prescritte dal chirurgo vascolare o è meglio di mia iniziativa (e dunque senza prescrizione) aumentare la compressione ed utilizzare le calze K2 di cui mi ha parlato l'ematologa?

Giusto come altra segnalazione mi sento fisicamente bene e non ho dolori. Inoltro il vascolare mi ha detto che la mia TVP con tutta probabilità (anche se a settembre dovrò fare degli esami diagnostici) è stata causata dalla pillola (che ho preso per 10 anni) e che ovviamente non prendo più.

Grazie ancora
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Non vi è particolare urgenza per il controllo specialistico, sempre che al momento stia sotto trattamento anticoagulante efficace.
Quello che risulta poco chiara è l'evoluzione così rapida verso la riferita totale guarigione di una TVP, per altro con un trattamento relativamente blando.
La necessità di questo controllo sarebbe indicata in ogni caso, ma servirà anche per chiarire la forte discrepanza tra le valutazioni che ha ricevuto; se c'è stata la TVP, il trattamento in corso, come già detto, sembrerebbe corretto e condivisibile.
La prescrizione di una calza elastica dovrebbe essere fatta sempre dallo Specialista. Tenga presente che una compressione da 70 den non ha alcuna efficacia in presenza di una TVP o dei suoi postumi.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, grazie ancora per la risposta. Prenoterò sicuramente un'altra visita specialistica (da un medico diverso dal precedente...) per avere una terapia più corretta.
Le chiedo solo un'ultima cosa (almeno per ora...): devo intraprendere a inizio maggio un viaggio in areo verso gli Stati Uniti (13 ore tutte di fila) e il medico che mi segue per la TAO mi ha detto che (salvo valori sballati all'ultimo prelievo prima della partenza) non ci sono problemi, dato che sono sotto terapia anticoagulante. Mi ha detto di cercare di muovermi spesso e mi ha dato qualche esercizio e, soprattutto, mi ha raccomandato la calza elastica...ma immagino che lui pensasse a quella K2...non alla mia inutile 70 den. Mi può dare un consiglio in merito, dicendomi quale calza comprare per affrontare questo viaggio? Quale compressione minima deve avere? Mi affido a lei, dato che sicuramente non faccio in tempo a fare la visita specialistica prima della partenza...
Grazie ancora per la sua pazienza e il tempo che dedica a rispondere a tutte le domande.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Comprenderà la difficoltà e la delicatezza di fornire indicazioni a distanza, per altro in una condizione già valutata in maniera non univoca.
Le consiglierei quindi in prima istanza di anticipare, se possibile, la visita prima della partenza.
Con questi limiti, i consigli che Le sono stati dati sembrerebbero corretti e condivisibili; mi permetto di aggiungere solo quello di mantenere una adeguata idratazione durante il viaggio.
In linea di principio, la elastocompressione indicata sarebbe la K2, che potrebbe tuttavia risultata mal tollerata per periodi di immobilità relativamente prolungati: va quindi osservata la precauzione di compiere per quanto possibile brevi passeggiate nel corridoio del velivolo.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,mi inserisco solo per un consiglio pratico per il suo viaggio.Premesso che la compressione giusta è la K2,la difficoltà a tollerarla per un lungo periodo di immobilità potrebbe essere superata dall'indossare due calze K1.L'azione compressiva è la stessa,la prima si indossa più facilmente e la seconda scorre meglio sia nell'indossarla che nel rimuoverla.In questo modo se la passegiata non le giova e l'eccessiva compressione le procura disagio,ha la possibilità di rimuovere temporaneamente la seconda calza.
Saluti

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

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Utente
Utente
Gentili dottori, volevo solo ringraziarvi entrambi per i vostri preziosi consigli. Ora parto più tranquillamente!
Saluti