La calza elastica grado 3

In seguito ad un trauma da incidente stradale la mia gamba sin. ha cominciato a gonfiarsi durante il giorno e a recuperare quasi completamente la sua forma naturale al mattino dopo il riposo con il letto leggermente sollevato lato piedi. Mi è stato diagnosticato un LINFEDEMA e prescritta la calza elastica grado 3 da indossare di giorno. La calza elastica assolve il suo compito contenendo il gonfiore in posizione eretta, ma al secondo terzo giorno che la indosso, mi compare una febbre che raggiunge 38-38,5 gradi e che scompare dopo 24 ore di riposo(senza calza).
I medici a cui mi sono rivolto non sanno dare una spiegazione a cio', spero lo possa fare qualcuno di voi grazie alla maggior esperienza e casistica a cui attingere. Grazie
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Dr. Salvatore Ferrari Ruffino Chirurgo vascolare 30 3
gentile Utente 55989,
purtroppo il linfedema post trauma della starda è un evenienza di riscontro non così infrequente....in effetti l'elastocompressione nel suo caso sarebbe la terapia corretta...è molto strana comunque questa febbre improvvisa!...non accusa altri sintomi...solo febbre?..non c'è arrossamento della gamba?...indurimento della stessa?...che attività svolge durante il giorno...compie un lavoro faticoso?
sarebbe utile avere qualche altra nota anamnestica , perchè per come espone il caso, riesce molto difficile , senza ovviamente anke vederla, cercale di formulare un ipotesi diagnostica...
...e poi, con tutte le calze avviene questo? ha provato a portarla non a diretto contatto con la pelle?....oppure ad utilizzare una compressione leggermente minore?...magari associando a questa una terapia linfodrenante manuale!
cmq se avesse qualche altra notizia da fornirmi forse sarebbe più semplice formulare un ipotesi sul suo caso
per il momento cordialmente La saluto

www.istitutoflebologico.it

SALVATORE FERRARI RUFFINO MD,PhD

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie innanzitutto per aver preso in esame il mio caso; posso precisare che il trauma non ha interessato la funzionalita' del ginocchio, ma ha provocato un grosso ematoma sul lato laterale interno all'altezza dello stesso. Tale ematoma non si è minimamente riassorbito per cui dopo 2 mesi mi è stato asportato chirurgicamente, ora si sente sotto la pelle, del tessuto fibroso che sotto la calza elastica mi da' quache fastidio,ho riportato inoltre escoriazioni sul piede e sul collo dello stesso guarite in poco tempo. rispondendo alle sue domande preciso che la gamba non si arrossa nè s'indurisce, non svolgo lavori pesanti, alterno le posizioni seduto in piedi, a volte guido per pochi Km ed ho gia' provato con la caza di grado 2, ma la febbre si ripresenta. Ultimamente indosso la calza per 2 giorni alternandoli con uno senza, per evitare l'innalzamento della temperatura, ma comincio a percepire un certo malessere al termine del 2°giorno tanto da avere un sonno disturbato la notte successiva. I linfonodi inguinali sono stati trovati normali. Grazie e saluti cordiali, Aldo.
[#3]
Dr. Salvatore Ferrari Ruffino Chirurgo vascolare 30 3
Caro aldo,
non posso nasconderle che il suo caso è quanto meno atipico e purtroppo, come le spiegavo, il trauma ha causato un problema di drenaggio linfatico e cmq di minore efficacia di tutto il microcircolo del suo arto.
per quel che riguarda l'iperpiressia mi era venuto in mente potesse essere dovuta a qualche forma linangitica dovuta a qualche abitudine particolare, unita forse anche ad una eccessiva compressione della calza, ma mi pare di capire che siamo fuori strada...purtrppo il limite del consulto a distanza è abbastanza evidente e cercare formulare una ipotesi di diagnosi è ancor più difficile...che non sia a questo punto una sorta di reazione allergica alla calza?...bisognerebbe comunque eseguire gli accertamenti del caso.... e forse è un'ipotesi che ha già vagliato...l'unica cosa che mi sento di indicarle è che a genova esiste un ottimo centro specializzato sulle patologie dei linfatici ...potrebbe rivolgersi lì ... se non altro per avere un consulto da specialisti che di queste cose ne masticano tutti i giorni!
cordialmente la saluto.
www.istitutoflebologico.it
[#4]
Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 132 7 1
la linfangite (una infiammazione dei vasi linfatici), a volte detta anche erisipela, può essere una complicazione febbrile del linfedema, spesso accompagnata da brivido improvviso con rialzo termico, dermatite. Anche un ematoma infetto può causare la febbre. Potrebbe trattarsi di uno di questi due casi, sempre ovviamente nei limiti di un consulto internet. Una ecografia è indispensabile, unita a qualche esame ematico per valutare gli indici di infiammazione. In ogni caso va impostata una terapia antibiotica specifica, non prescrivibile attraverso internet. Il suo medico di fisucia saprà esserle di aiuto. E si può sempre consultare un angiologo per una visita con ecodoppler.

dr. M. Forzanini - Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare -
Brescia
Sito Web: www.forzanini.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringrazio vivamente per il suo intervento, preciso che ho fatto 3 eco-doppler all'arto con esito sempre negativo, che dopo l'intervento chirurgico di svuotamento dell'ematoma fino alla completa chiusura della ferita ho fatto dosi massicce di antibiotici (due fiale al g. per un mese) e non ho avuto mai febbre.
Constato che per lei complicazioni febbrili del linfedema non sono una novita', ma anzi che hanno un nome ben preciso, lo faro' presente a chi mi sta curando aprendo cosi' un nuovo campo d'azione. Grazie e saluti cordiali.
Aldo.
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