Complicanze protesi intraspine

Egregi dottori innanzitutto mi colplimento per il servizio che offrite e passo ad esporre il mio problema.Esattamente 1 anno fa,a causa dei una lieve spondilolistesi l5-s1 ed un'ernia l4-l5 che mi procuravano forti dolori e spesso colpi della strega,mi somo sottoposto ad un duplice impianto di protesi intraspine. dopo l'intervento ho notato immediatamente benefici in quanto i dolori erano passati ma,la ferita trasudava abbondantemente siero e, questo e' perdurato per 40 giorni circa.finalmente si e' rimarginata anche se persisteva un gonfiore piuttosto rilevante.A distanza di 10 mesi dall'intervento purtroppo la situazione e' degenerata,il gonfiore e' aumentato in modo esponenziale tanto che si e' dovuto incidere per far uscire il siero che si era formato ed a distanza di 2 mesi il foro e' ancora aperto e continua ha fuoriuscire. il chirurgo che mi ha operato mi miferisce che suo malgrado le protesi dovranno essere rimosse a causa di una probabile intolleranza al materiale.Adesso mi domando, possibile che l'unica alternativa siano a suo dire viti nella colonna vertebrale, non esistono soluzioni diverse (vedi i vari xstop o simili?) o in alternativa farmaci in grado di fermare l'infiammazione che provoca il siero? E' assurdo sottoporsi a 2 interventi ,1 di impianto ed 1 di espianto per ritrovarsi nella situazione iniziale.Mi scuso se mi sono dilungato ma sono veramente demoralizzato dalla situazione considerando che sono uno sportivo e da 2 mesi circa ho dovuto sospendere qualsiasi attivita' fisica per non peggiorare la situazione. Certo di un vostro interessamento. Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
in assenza della possibilità di visitarLa non posso esprimere un parere oggettivo, per cui posso solo intuire le problematiche qui esposte.
E l'intuito mi dice che ciò che si è osservato a carico della ferita possa non trattarsi di una intolleranza al dispositivo interspinoso, ma a una possibile fistola liquorale, ovvero a una accidentale lesione dell'involucro (membrana durale) che avvolge il sacco contenente le radici lombari, all'interno del quale è contenuto il cosiddeto liquor cerebro-spinale,liquor che appunto circola dagli spazi cerebrali fino alla regione lombo-sacrale.

Se le cose stanno così, prima di pensare a una stabilizzazione con barre e viti, sarà necessario riparare la fistola (sempre che di questo si tratti).
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto cordialmente
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della tempestiva risposta e a tal proposito mi chiedo,se dovesse trattarsi di una lesione del sacco durale sarebbe necessario intervenire di nuovo o ci sono farmaci che possono risolvere il problema? Effettivamente una intolleranza (nella mia ignoranza) la ritengo poco plausibile in quanto a distanza di 1 anno dall'intervento presumo che si sarebbe manifestato in maniera ben piu' grave.In effetti ho un rigonfiamento come,per interdersi un grosso brufolo che spurga siero simile a pus per colore ma,vischioso al tatto. Mi rendo conto che sia complicato effettuare una diagnosi a distanza ma,se dovesse trattarsi di una lesione del sacco durale quali complicanze potrebbero insorgere qualora non si richiudesse la fistola. La ringrazio di nuovo per la sua cordialita'. saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Se quel che spurga dalla ferita è vischioso,ha colorito giallastro (è inodore?) non è liquor.
L'ipotesi poteva essere vagheggiata visto la persistenza di una tumefazione sottocutanea a distanza di 1 anno dall'intervento.
Ha fatto esaminare tale materiale? E' stato fatto un esame batteriologico e colturale?
La cosa migliore comunque sarebbe,in prima battuta,rimuovere li dispositivo e attendere un paio di mesi prima di prendere ogni altra decisione.
Resto disponibile per ogni necessità
Cordialmente
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