Disfunzioni erettili

Buongiorno a tutti,
Mi chiamo Andrea, e sono un ragazzo di vent'anni.
Fino a circa un anno fa, non avevo mai accusato problemi di erezione; tuttavia da un anno a questa parte, e in particolar modo negli ultimi 5 o 6 mesi, il problema si è manifestato sensibilmente. Ultimamente infatti, non sono in grado di mantenere un'erezione per poco più di un minuto, e spesso le erezioni mattutine non avvengono come prima succedeva. Anche quando pratico autoerotismo, il pene non giunge mai al massimo di durezza, e se viene interrotto l'atto per pochi secondi, ritorna rapidamente flaccido. in più ho notato anche un calo del desiderio e dell'appagamento dato dal raggiungimento dell'orgasmo. Data la mia giovane età gradirei risolvere questo problema, tuttavia mi imbarazza un po' parlarne in famiglia, e ho visto che i costi delle visite specialistiche non sono così abbordabili per uno studente. A ciò aggiungo che sono ahimè un fumatore (non piu di 10 sigarette al dì) e che mia madre soffriva del fattore V di leiden ( trasmesso anche a mia sorella), se non sbaglio eterozigote, ed infine sei mesi fa, ho subito una lussazione dell'anca in un incidente sportivo che mi ha tenuto a letto per 2 mesi.
Ringrazio in anticipo chi avrà la cortesia di rispondere,
Andrea
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
a parte l' ovvio consiglio di non fumare, nessuna delle patologie da lei elencate ha a che fare con il deficit erettile, che vista la sua giovane età il più delle cvolte è psicogeno, rari i fattori prostatici infiammatori ed ormonali, rarissimi quelli circolatori. Consulti collega e sappia dire, tranquillo si risolve.
[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio Dottore,
Innanzitutto grazie dell'incoraggiante e rapida risposta.
In secondo luogo le vorrei chiedere se mi consiglia di effettuare una visita andrologica o una visita da uno psichiatra/sessuologo?E inoltre mi chiedevo quale potesse essere il problema scatenante, intendo se depressione o cosa, del possibile fattore psicogeno del problema.
Grazie ancora e scusi per il tempo rubatole.
Andrea
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Personalmente le consiglierei di farsi vedere da collega andrologo, poi chiarita la diagnosi andare lle radici del problema. Se psicologico da psicologo, se prostaico opportuna terapia, se ormonale un adeguato rimpiazzo ormonale sistema.
Per quanto riguarda il problema scatenante psicologico non so, e qua le parlo da "orecchiante" in materia, non certoi da specialista, il più delle volte è un problema connesso alla personalità ansiosa. Ma attenzione, parere via web da non psicologo.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio Dott. Cavallini,
la ringrazio per la considerazione e per per il conforto.
E' un piacere sapere che esistono medici come lei che si preoccupano di svolgere al meglio la propria professione, anche per mezzo di questi consulti gratuiti online.
Cordiali saluti,
Andrea.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
La ringrazio delle belle parole. Faccia sapere se vuole.
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