Anorgasmia situazionale

Salve, mi chiamo Alberto e sono un giovane di anni 34.
Io nella mia vita non ho mai avuto u a vita sessuale intensa e mi sono abituato a soddisfare la mia libido tramite la mastibazione.
Ogni qual volta conoscevo una ragazza, e ci andavo a letto , la soddisfavo, ma non sono mai riuscito a eicauclare se non con la masrturbazione ed effettuata da me!
La cosa mi provoca un grande tristezza.

Da solo raggiungo con la masturbazione l'orgasmo mentre con la partner occasionale,e preciso occasionale, non ci riesco se non masturbandomi ( e da solo) . ma non ottengo orgasmo con penetrazione dentro la vagina nonostante mantenga erezione senza perderla..durante il rapporto. in realtà mi sembra di non provare piacere ( anche se mantengo l'erezione) ed in più anche con la masturbazione effettuata da lei.. non si riesce,, e qui credo che il problema sia dovuto al fatto che come mi masturbo io non lo sa fare nessuno .. ed esigo una velocità di movimento che non mi danno...
Anche se cmabio l mano non riesco a godere come prima, anche se riesco in qualche modo ad ottenere l'orgasmo.
Preciso che e' uan questione di velocita' e movimento intorno alla zone alta del mio pene.
Premetto che non ho mai avuto una intensa attività sessuale con una partner e che forse mi sono abituato alla masturbazione solitaria.

La mia attivita' sessuale è stata sempre masturbarmi anche con la donna a fianco.
Durante il rappposrto sento anhe un dolore ai testicoli e mi devo fermare, un dolore sordo che mi blocca e come se fossi venuto ma in realta non e' cosi!

Non so che dire, ma vorrei essere aiutato da voi, per capire se il mio e' solo un problema di natura organica o psicologica.

Grazie mille



[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

per capire se il suo è solo un problema di natura organica o psicologica bisogna, senza perdere altro tempo prezioso, sentire in prima battuta un bravo andrologo e con lui valutare il corretto percorso diagnostico e poi terapeutico da seguire.

nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su questa disfunzione sessuale le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/228-quando-il-rapporto-tarda-a-finire-impotenza-eiaculatoria-che-fare.html .

Un cordiale saluto.


.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho effettuato circa 10 anni fa una vistia andologica, mi e' stato detto che tutte era ok! Sono un tipo ansioso e da qualche anno sono in analisi!
Il suo ariticolo lo conosco.
non so che dirle, so solo che questa storia non mi fa vivere bene.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
In questi ultimi anni queste problematiche sessuali sono state affrontato in modo positivo anche da scuole psicologiche ad indirizzo cognitivo ma qui mi fermo.

Senta anche il suo medico di fiducia e provi a postare anche il suo quesito in area "Psicologia".

Ancora cordiali saluti.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente , proverò a risponderle io.
La valutazione andrologica è la prima tappa, poi le cause "altre", correlate all'anorgasmia maschile, sono tante e sfaccettate, che necessitano una diagnosi adeguata e specialistica.
Le cause psichiche che stanno alla base dell’anorgasmia maschile, sono legate ad un’iper controllo cosciente sulla passionalità,istintività, primitività del piacere e delle fantasie ad esso correlate
Un Super Io troppo rigido,spesso funge da guardiano al fluire dell’eccitazione,a favore di un’auto osservazione cosciente di tutto quello che succede nel corpo e nella mente di ne soffre.
Un ‘altra causa correlata alla disfunzione è indubbiamente una conflittualità all’interno del legame,che dalla relazione si trasferisce al talamo,rendendo il coito estremamente difficoltoso.
Un immaginario erotico ipoevoluto inoltre ,spesso è associato ad un quadro di iper controllo; chi soffre di anorgasmia inoltre né coltiva l'immaginario e,tantomeno riesce ad "adoperarlo" durante l’intimità.
Questa rigidità e rigore del flusso ideico a contenuto erotico,non aiuta la sessualità.
Consideri, che nel suo caso, il passaggio dall'autoerotismo al "piacere condiviso" è ancora più compleso e difficoltoso.
Legga il mio blog ed il mio sito, troverà tantissimo materiale in merito.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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