Impotenza+eiaculazione precoce, un disastro...

Gentili dottori,

scrivo perchè per la prima volta ho provato l'impotenza e mi ha lasciato davvero a terra.

Qualche dettaglio su di me:
ho 36 anni, non ho una relazione stabile nè la cerco. Non ho molti rapporti in media, gli ultimi 5 mesi fa.
Soffro di eiaculazione precoce (3-4 spinte), che contrasto con preservativi ritardanti e fino ad ora hanno funzionato bene.

Ieri sera ho fatto per la prima volta l'amore con una ragazza che conosco da poco. Mi piace e devo dire che mi eccita, infatti in sua compagnia ho notato erezioni pronte e soddisfacenti. Ieri sera però, al dunque, dopo qualche preliminare, messo il preservativo il pene è diventato moscio, così da non poter continuare. Abbiamo aspettato e riprovato, altro preservativo e stessa scena.
A quel punto ci siamo fermati più a lungo, finchè ho pensato di provare senza il preservativo, credendo che il pene fosse anestetizzato a sufficienza. Erezione solida stavolta, ma come sempre 4 spinte e ho eiaculato.

Premesso che so che l'eiaculazione precoce andrebbe affrontata in modo strutturato e non solo "fermata" con i ritardanti, vorrei capire perchè c'è stata impotenza.
Escluderei calo del desiderio viste le erezioni che riesco ad avere, mi vengono in mente:
- stress + stanchezza causa lavoro (12 ore al giorno, questo venerdì 14 e 4 sabato mattina, con ansia per chiusura di un progetto)
- fumo
- un po' troppo alcol ultimamente

Che ne pensate, fermo restando che è un consulto online e gli elementi di valutazione pochi?

grazie
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,


la sue attese sulle performance sessuali in queste ultimie circostanze può "remare contro" la rigidità del pene, che quindi in ultima analisi condiziona l'insuccesso.
Da un lato, lei pone l'accento su un suo dato-forse- caratteristico che la iper-brevità del rapporto, dall'altro ha vissuto l'insuccesso per il deficit dell'erezione.

è quindi opportuno valutare con un andrologo i minimi approfondimenti da effettuare, in modo da evitare di entrare e percorrere questo circolo vizioso di attese-disattese-insuccessi.

di certo, la vita lavorativa può avere un peso rilevante.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi