Accettare il proprio figlio

Salve, è la prima volta che scrivo su questo sito e spero mi possiate dare un consiglio. Esco da una separazione dove appena la mia ex partorì nostra figlia mi disse che voleva il divorzio, tentai la riconciliazione ma niente d fare..dopo 8 mesi da separato in casa conobbi un'altra donna e dopo 2mesi di rapporti per errore lei risultò incinta e proseguì la gravidanza da sola essendo americana e vivendo negli states. Io pregai che questo figlio non nascesse anche perchè non accettavo ancora la mia separazione soprattutto da mia figlia formare un'altra famiglia per me era inconcepibile. Conobbi il bambino dopo nato solo per una settimana che comunque ha il mio cognome l'ho rivisto a parte tutte le volte in webcam a marzo di nuovo di persona sempre per una settimana e rispetto ai mesi precedenti ho avuto dei piccoli miglioramenti perchè in quest'anno dalla sua nascita solo la sua vista in cam mi faceva trasformare in una bestia (da premettere che sono un padre adorabile con mia figlia) sono andato anche a fare una seduta dallo psicologo e mi diceva che era del tutto normale che non accettassi il bambino perchè comunque essendo arrabbiato con la mia compagna riflettevo tutto sul bambino e che con il tempo l'avrei accettato vivendoci insieme. Adesso mi trovo che il bimbo ha 1anno e mezzo l'ho visto di persona solo 3settimane e fra poco andrò di nuovo in america per alcuni mesi e devo dire che solo sentirlo piangere mi fa cambiare di umore tanto da volerlo trattarlo male non riesco proprio ad accettarlo però dentro di me fa male perchè io so di essere comunque una brava persona ed un buon padre ma lui mi sento bloccato.. che pensate?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
la relazione con i figli, non è data data esclusivamente dall'aspetto biologico, ma psicologico, affettivo-relazionale, dalle parti irrisolte e dolenti, che emergono con la relazione e tanto altro.
Credo che valutata la complessità dei fatti, sarebbe il caso, di consultare ancora quello psicologo ed intraprendere un percorso su di sè, al fine di fare ordine emozionale ed affettivo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
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La ringrazio della risposta... a settembre diritorno dagli States sicuramente lo richiamerò. Penso che sia dovuto anche dal fatto che in tutto questo è solo mia sorella che conosce il fattoe da quando mia sorella venne a conoscenza del bambino ho iniziato a reagire meglio nei suoi confronti chissà dopo questi 2mesi che trascorrerò con lui e quando lo verrà a sapere tutta la mia famiglia se cambieranno in meglio i miei atteggiamenti nei suoi confronti anche perchè ciò che mi da fastidio enormemente di lui è che essendo un bambino viziato ed anche( troppo anche a detta del pediatra perchè la mia compagna ospita in casa propria i suoi genitori) ed è un bambino super piagnucolone e debole di carattere mi infastidisce il fatto che mia figlia essendo una bambina anche se ha 3anni enormemente molto più forte di carattere. Io non sono un maschilista però già il fatto che lui stia crescendo in una maniera che a me non piace mi innervoscisce e forse questo è anche un bene perchè dentro di me ci sia la voglia e il desiderio di accettarlo come figlio in tutto e per tutto
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11 2
Gentile utente,
credo proprio che sia il caso che lei faccia i conti con se stesso. Perchè aspettare fino all'autunno per andare dalo psicologo? Perchè non cominciare a lavorare subito su queste sue emozioni così complicate?

Lei ci ha scritto di sentirsi molto ambivalente nei confronti di questo piccolo, che da un lavoto riconosce come figlio proprio, mentre dall'altro vede come la manifestazione concreta di una sorta di errore di percorso.

E' già molto difficile per una coppia di conviventi gestire la cura e l'educazione di un bambino, figuriamoci per due che distano migliaia di chilometri, e che non sembrano aver eun progetto in comune!

Per quanto poco lei potrà essere presente nella vita di suo figlio, lui ha bisogno di sentire che potrà essere trattato da lei come tale, e il rapporto genitori-figli non è lineare, non è sempre facile. Credo che lei l'abbia già sperimentato con la sua primogenita!

Credo lei abbia proprio bisogno di rivolgersi a uno psicologo, innanzitutto per se stesso. E' interessante anche il fatto che nssuno della sua famiglia sappia dell'esistenza di questo bimbo: come potrà lei andare avanti a costruire un rapporto con lui, se non riesce ad affrontare il fatto che questo bambino esiste e sta crescendo?

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Utente
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Gent.ssa Cacioppo la ringrazio della sua risposta, infatti io attenderò settembre per ritornare dallo psicologo perchè recandomi negli states non avrò la possibilità di seguire un percorso, anche perchè ho fiducia del Dott. di cui mi ha consigliato un caro amico e che mi hanno riferito anche altre persone sia uno dei migliori per quanto concerne la città di Napoli. Il mio futuro con il bambino sarà sempre più presente anche perchè entro il 2013 mi trasferirò definitivamente negli States visto che anche la mia ex vuole vivere lì e avrò la possibilità di stare anche vicino alla mia bambina. Se la mia famiglia non ancora a conoscnza del fatto è perchè la stessa soprattutto mia madre ha avuto dei problemi familiari molto gravi causa mio padre e non ho voluto in questo periodo dargli altre preoccupazioni visto che conoscendo mia madre una persona che ha un suo modo di pensare all'antica, ma sicuramente di ritorno a settembre sarà una delle cose che affronterò con la mia famiglia. Per quanto riguarda il mio comportamenti nei confronti del piccolo io riconosco che ho queste difficoltà perchè il figlio avuto con la mia attuale compagna non era desiderato perchè non era il momento giusto perchè solo adesso dopo 2anni dalla separazione dalla mia ex ho elaborato il lutto della separazione più che altro da mia figlia che non dalla mia ex perchè se non avessi avuto una figlia con lei di certo l'avrei pagato io il biglietto per gli states e mandata a quel paese. Da un lato mi preoccupa di come si nutre mio figlio e mi da fastidio quando fa delle cose che non mi piacciono dal lato dell'educazione di come si sta formando caratterialmente visto che crescendo con la maggior parte del tempo con i nonni e non avendo ancora per il momento un rapporto con altri bambiini e talmente viziato che da fastido perfino alla madre stessa e che per qualsiasi minima cosa piange e lo fa cosi fastidiosamente da rendere diciamo cosi (isterica) la madre stessa figuriamoci io che non l'ho accettato al 100%. Infatti rispetto a prima quando lo vedo in webcam mi fa piacere anche se a volte mi da dentro di me la sensazione dell'indifferenza ma inizio a cambiare umore e mi sale una rabbia dentro quando lo sento piangere. Io credo che trascorrendo il tempo insieme a lui e imparare a conoscerlo mi farà migliorare il rapporto che ho con lui anche perchè lui a marzo era scostante nei miei confronti anche perchè per lui anche io sono uno sconosciuto quindi penso sia la stessa cosa per me.
Grazie per il suo consulto