Rmn con contrasto fase iniziale gravidanza

Buonasera dottori,
io e mia moglie abbiamo un grandissimo problema: mia moglie pochi giorni fa ha subito una rmn con contrasto gadolino per studiare la sua ipofisi e scongiurare la presenza di un microadenoma (aveva la prolattina seriata alta e stavamo cercando di avere un bambino da circa 8 mesi). Bene pochissimi giorni dopo aver effettuato la rmn scopre incredibilmente di essere incinta...siamo disperati e non sappiamo che fare. Alcuni medici dicono che il problema è esclusivamente il gadolino, altri dicono è la rmn il vero pericolo ed altri ancora non sanno cosa consigliarci sul da farsi.
Vi prego dateci un vostro illustre parere se portare avanti o meno la gravidanza; quali rischi si corrono?
Grazie.
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Dr. Eytan Raz Neuroradiologo, Radiologo, Radiologo interventista 698 15 1
Il gadolinio e' l' unico punto interrrogativo, non la RM in se.

Molti studi hanno dimostrato la teratogenicita' del gadolinio su animali. In studi sull' uomo, non ci sono ovvie dimostrazioni di teratogenicita'. Cioe' non si sa cosa il gadolinio puo' causare.

Reputo che dobbiate discutere di questo argomento con il vostro ginecologo per decidere come affrontare la situazione.

Dr. Eytan Raz

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Purtroppo il ginecologo ci ha detto che la decisione può essere solo nostra ma a noi piacerebbe capire se esistono dei test il più attendibili possibile per prendere una decisione almeno con dei dati alla mano...ad oggi per noi e' troppo complicato assumere decisioni se continuare o meno la gravidanza. Non c'e' nulla di concreto ma solo di ipotizzabile!Lei cosa ne pensa? Vi prego dateci una mano a capire meglio.
Grazie infinite.
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Dr. Eytan Raz Neuroradiologo, Radiologo, Radiologo interventista 698 15 1
I casi in cui si e' amministrato il gadolinio inavvertitamente all' inizio della gravidanza, come e' successo a lei

(Barkhof F, Heijboer RJ, Algra PR. Inadvertent i.v. administration of gadopentetate dimeglumine during early pregnancy. AJR Am J Roentgenol 1992;158:1171. e Shoenut JP, Semelka RC, Silverman R, Yaffe CS, Micfl ikier AB. MRI in the diagnosis of Crohn’s disease in two pregnant women. J Clin Gastroenterol 1993;17:244-7.)

non sono risultati in effetti avversi per il feto.
Tuttavia sono singoli casi. Veri e propri studi scientifici non sono mai stati fatti.

Il consiglio, se la gravidanza verra' continuata, e' di fare controlli, soprattutto ecografici, con una cadenza maggiore del normale.
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