Lesione nervo toracico lungo

Salve,
scrivo per chiedere un consulto riguardante una lesione al nervo toracico lungo che ho subito.
Dunque, la lesione risale a più di 10 anni fa, ed stata provocata durante un gioco tra compagni.
Uno di questi mi ha afferrato il braccio sinistro e, ruotandolo velocemente mi ha provocato tale trauma che ha scatenato un forte dolore nella zona scapolare e mi ha costretto per circa 4-5 giorni immobile a letto.
La ferita sembrava essere guarita, senonchè, circa 2-3 anni fa la situazione è peggiorata a seguito dell'inizio di attività sportiva pesante che ha sovraccaricato la spalla (arrampicata).
I sintomi, che ancora oggi si manifestano sono, dolore e contratture muscolari nella zona sottoscapolare e infiammazione costante degli scaleni e dell'articolazione acromion-claveare.
Dopo svariate analisi (rx, rmn) che non hanno evidenziato nulla di rilevante, sono finalmente riuscito, tramite un'elettromiografia, a conoscere la causa del dolore.
Si tratta appunto del nervo toracico lungo.
Copio qui la diagnosi ottenuta:"Sofferenza neurogena cronica nei territori innervati dal n. toracico lungo di sinistra con buoni segni di reinnervazione".
Il medico quindi mi ha dato il via libera per iniziare una terapia riabilitativa suggerita dall'ortopedico volta a rafforzare la muscolatura, ma mi ha comunque proibito di sovraccaricaricare la spalla e di riprendere l'attività di arrampicata.
Il mio dubbio è quanto può aiutare una terapia riabilitativa su un incidente avvenuto oramai più di 10 anni fa?
Considerando che non sarebbe il primo tentativo e che da circa 2 anni sto visitando vari specialisti ma con scarsi risultati, questa strada mi scoraggia e temo di non ottenere risultati soddisfacenti.
Il neurologo ha però accennato velocemente ad un possibile intervento al nervo, ma non ha approfondito la situazione.
Volevo sapere che tipo di operazione è possibile fare in questi casi, in cosa effettivamente consiste, che rischi comporta e quanto sarebbe effettivamente vantaggioso farlo.
Grazie anticipatamente per tutte le Vostre risposte
Cordiali saluti.

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Dr. Christian Brogna Neurochirurgo 105 2 12
Sebbene la visita clinica rapprensenti una condizione obbligata per prospettare qualsivoglia intervento, le posso tuttavia confermare che è possibile eseguire un intervento chirurgico che sia in grado di migliorare la sua situazione. L'intervento chirurgico si propone sia di migliorare le condizioni del nervo toracico lungo (decompressione o "sostituzione" del nervo nel caso sia presente una lesione nervosa che non consenta la corretta trasmissione degli impulsi elettrici al muscolo dentato anteriore), sia di migliorare il bilanciamento tra le forze muscolari che sottendono specialmente alla stabilità della scapola ed al suo corretto movimento quando stende il braccio in avanti e in alto. La strategia chirurgica precisa da adottare nel suo caso in particolare può essere formulata solo dopo un'attenta valutazione clinica.


Dr. Christian Brogna, MD, PhD
Neurochirurgo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Il problema della lesione è proprio, come detto da Lei, la mancanza della stabilità della scapola, che si trova a lavorare in modo anomalo e, di conseguenza, la spalla risulta più "slegata" dell'altra (discinesia scapolo-toracica).
Ciò porta ad una sorta di compensazione muscolare che però va a sovraccaricare le altre articolazioni causando infiammazioni continue.
Le chiedo cortesemente un altro parere.
Secondo Lei dottore, un'adeguata riabilitazione, anche a lungo termine, può portare una progressiva guarigione o comunque miglioramenti rilevanti, o l'intervento chirurgico è l'unico modo per ottenere risultati tangibili?
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e il tempo concessomi.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Christian Brogna Neurochirurgo 105 2 12
Probabilmente la risposta è da ricercare nell'associazione della fisioterapia riabilitativa con un intervento chirurgico, se le sue caratteristiche clinico-funzionali lo consentono.