Ansia e ossessione pressione arteriosa

Salve sono un ragazzo di 22 anni, altezza 187 peso 100, premetto che nel 2006 il mio peso era di 75 chili, dopo una dieta che mi fece perdere 30 chili, nel giro di 6 anni gli ho recuperati, quindi c'è stato questo aumento considerevole del peso in poco tempo. Detto questo vi racconto la storia, quest'anno a Gennaio decisi così per curiosità di misurare la mia pressione arteriosa, da mio padre medico, quel periodo non essendo iscritto all'università e non avendo impegni avevo stravolto il ritmo sonnoveglia, andavo a letto alle 4 di notte, mi svegliavo alle 15. Quel giorno in cui misurai la pressione andai a letto alle 5 e mi svegliai alle 8, insomma la misurò! Risultato: 150/90, fu sorpreso e disse che questa mia alterazione del sonno veglia mi aveva procurato tutto ciò, e che dovevo rimettermi il sesto. E così adesso studio, tecniche di radiologia, sono al secondo anno, il mio peso è sempre quello di Gennaio ma sto tentando di regolarizzare il sonno-veglia usando melatonina. La mia pressione adesso è 135-70, il valore della minima è quasi sempre 70 , raramente 80, quello della massima oscilla tra 135 e 140. Se me la misuro la mattina da solo, col fonendo e il manometro, con calma, la prima misurazione risulta sempre alta perchè appena indosso il famoso bracciale avverto un aumento della gittata sistolica e della frequenza, così aspetto di calmarmi, e rimisuro dopo 2 minuti, e la pressione torna 135-70, stamattina 132-70.
Il mio problema è che è diventata una vera ossessione, ci penso di continuo, nella mia mente trionfano ridondanti e ossessivi i valori di pressione e l'immagine dei numeri del manometro, non passa giorno che non mi controlli l'ampiezza e la forza del polso radiale e carotideo, che risulta minima appena sveglio, e ampia nelle ore serali. Ho avuto diversi attacchi di panico, e appena mi metto sotto le coperte inizio a percepire il battito del cuore, ovunque, torace, addome, addirittura mi sento pulsare i polpastrelli delle dita quando li spingo uno contro l'altro, tutto ciò mi ossessiona, dopo qualche minuto queste sensazioni spariscono e mi addormento. La mattina al risveglio sto benissimo, tranquillo, sereno, e non ci penso tanto, ma all'imbrunire è un disastro. Ecco volevo sapere se regolarizzando il sonno, dormendo di notte, e vegliando di giorno, come sto facendo ora, e perdendo una 20ina di chili, posso portare la pressione sistolica a 125-130, cosa che mi tranquillizzerebbe non poco. Ah, in ultimo mi ero scordato di dire che mio padre ha 55 anni e aveva la pressione a 150/110, iperteso, adesso si cura ed'è rientrata in valori normali, mio padre ha una stazza uguale alla mia. Secondo voi questo 187cmx102kg può determinare incrementi nella sistolica? Perchè la minima è 70 e la massima è altina?
Mi sottopongo ogni anno alla visita del lavoro, in quanto tirocinante in ambito radiologico, e all'atto di auscultazione non mi sono mai stati rilevati problemi o soffi. Grazie delle eventuali risposte, vorrei solo stare sereno...
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Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Certo la tua stazza è compatibile con una pressione ai limiti alti e sicuramente un dimagrimento "ragionato" farebbe calare i livelli pressori. Ormai il controllo della pressione è diventato x te un'ossessione e di questo converrebbe parlarne con uno psicologo...Un caro saluto, Ugo

Dott. Ugo Miraglia

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dopo
Utente
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Grazie dottore lei mi ha tranquillizzato molto, pensi che io fino a prima di misurarmi la pressione non ero affatto ipocondriaco e ansioso, la misurazione con risultato alto di quel gennaio ha innescato in me questa PAURA, terrore, perchè se si legge ciò che sta scritto su internet riguardo a statistiche c'è solo da tremare. Menomale quella misurazione alta fu dovuta a stress e iposonnia, e che in condizioni normali sono nei limiti. Pensi che io volevo fare il medico, non avevo paura di niente, anzi, mi incuriosiva qualsiasi cosa riguardasse il nostro corpo...ma da quando ho misurato la pressione, non posso più sentire la parola cardiovascolare, stroke, arterie, e soprattutto aorta ascendente e addominale, e non sa che brutto nel mio corso di laurea sentire parlare di complicanze cardiovascolare, angioplastiche, ictus ischemici, mi turo sempre le orecchie non voglio più sentire parlare di arterie o di vasi, mi viene subito il terrore, e questo è un gran peccato! Perchè volevo fare il medico...quella misurazione di gennaio di quest'anno mi ha letteralmente rovinato, perchè mi ha fatto capire che anche io sono soggetto ai vari problemi, e forse questa consapevolezza che prima non c'era in me mi ha portato a sviluppare questa ossessione, che spero che passi al più presto. Non voglio che il mio primo pensiero alla mattina sia l'onda sfigmica e la sua ampiezza. La saluto cordialmente e la ringrazio di nuovo!
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