Test estramet

Buongiorno, mia moglie, di 64 anni ed in discrete condizioni di salute generale, effettua con regolarità la mammografia+ecografia+visita senologica una volta all'anno, come consigliato in generale, ed anche per la presenza in casa di una zia materna morta anni fa per questa malattia. Sono a conoscenza che ella però presenta determinati fattori di rischio: menarca precoce (all'età di 12 anni), menopausa tardiva, consumo di alcool in discreta quantità (non superalcoolici ma sempre 2 bicchieri di vino rosso a pranzo ed altrettanti a cena), consumo di grassi (ama poco i vegetali e molto la carne, sughi, intingoli, formaggi ed insaccati), uso di molti antibiotici per tonsilliti e sinusiti recidivanti; altri fattori di rischio potrebbero essere l'assunzione prolungata di pillola anticoncezionale di vecchio tipo (negli anni '80 erano più concentrate di adesso) e l'esposizione a radiazioni ionizzanti (varie TAC a seguito di una diagnosi sbagliata negli anni passati). Fattori protettivi, forse, potrebbero essere l'aver avuto 2 figli prima dei 25 anni, ma con allattamento al seno molto ridotto per mancanza di latte; l'uso per circa due anni di compresse a base di RALOXIFENE (un analogo del tamoxifene, noto antitumorale) dal 2002 al 2004 per osteoporosi, poi interrotto per notevole ispessimento delle pareti dell'utero. In ultimo, anche i seni densi e fibrosi alle mammografie nel corso degli anni, credo costituiscano o abbiano costituito un minimo fattore di rischio. In questo contesto, volevamo fare, anche a pagamento, il noto test per la determinazione del BRCA1 e 2, ma inutile dire che l'Azienda Ospedaliera si rifiutò. Abbiamo pertanto effettuato un test demonimato ESTRAMET, presso un noto laboratorio del Nord Italia che credo non possa essere qui nominato e che si basa sul fatto che (cito testualmente) "gli ormoni estrogeni sono un fattore di rischio per il tumore al seno, in quanto stimolano la replicazione delle cellule della ghiandola mammaria. In particolare, fra questi, l'Estrone 16 ha un'azione di continua stimolazione della ghiandola mammaria e rappresenta quindi un importante fattore favorente l'insorgenza del tumore. Al contrario l'Estrone 2 inibisce l'azione dell'Estrone 16, risultando un fattore protettivo. Il dosaggio urinario (ratio) del rapporto Estrone2 /Estrone 16 (Estramet) rappresenta un indice di rischio del tumore mammario; un rapporto superiore a 2 è associato ad un basso rischio di tumore mammario, al contrario, bassi valori sono indice di rischio aumentato.
RISULTATO: 0,5 indice di rischio ELEVATO."
Di fronte a questo referto che confermava le nostre paure, non credo si possa fare più di una mammografia all'anno; ci è stato consigliato un integratore alimentari a base di estratto di crucifere (broccoli, broccoletti ecc. che scarseggiano nella sua alimentazione scriteriata) e che viene preparato solo da una farmacia di Milano. Ma il valore dopo un anno di assunzione rimane identico. Gradiremmo qualsiasi consiglio "preventivo".
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Dr. Francesco Pellegrini Chirurgo toracico, Senologo 117 4
Una mammografia all'anno non ritengo sia sufficiente.
Come da lei dichiarato la moglie possiede "seni densi e fibrosi alle mammografie" quindi deduco che le mammografie siano in gran parte bianche, poco contrastate, non attendibili.
Ritengo sia indispensabile associare all'esame mammografico da screening sempre un'ecografia che possiede maggiori potenzialità diagnostiche nelle mammelle dense.
Cordialità

Dr. Francesco Pellegrini
chirurgo senologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie per la risposta. Ho risposto anche ad altri medici che si erano gentilmente interessati al 'caso' di mia moglie, e quindi trascrivo anche a Lei il testo dell'ultima mammografia, che però era integrata effettivamente dall'ecografia (come Lei stesso suggeriva):

16/04/2012 "Esame effettuato con nuovo mammografo digitale.
REFERTO: seni con struttura mista adiposa e parenchimali negativi. Invariate le calcificazioni sparse segnalate in precedenti controlli. Esame clinico negativo. Ecografia negativa.
CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE: calcificazioni mammarie benigne". (Prof..........)


Secondo Lei può bastare quindi una volta all'anno questa mammografia+ecografia+visita? So che esiste anche la Risonanza della mammelle; per quanto riguarda il "maggior rischio" espresso dall'esame ESTRAMET eseguito da mia moglie, ne ho discusso in altra sessione con gli altri medici, ma se Lei avesse ulteriori suggerimenti da darci, li gradirei molto: del resto questo sito di confronto e discussione credo sia nato apposta per questo, per cercare di dare qualche consiglio in più al paziente o ai suoi familiari. Per adesso La ringrazio e La saluto cordialmente.
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Dr. Francesco Pellegrini Chirurgo toracico, Senologo 117 4
Vede caro utente della prov. di Siena quello che lei riportava come "seni densi e fibrosi alle mammografie" è diventato "seni con struttura mista adiposa e parenchimali negativi" che non è proprio la stessa cosa. Invariate le microcalcificazioni benigne. Non ho motivi di preoccupazione.

Comunque mammografia, ecografia e visita una volta all'anno sono più che adeguate.

Per quel che riguarda la RM mammelle non trovo alcuna indicazione per il caso da lei segnalato.

Cordialmente

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dopo
Utente
Utente
Si dottore, infatti anche gli altri medici hanno risposto in maniera analoga alla Sua,e quindi la cosa mi fa piacere. Rimane il fatto, indipendentemente dai "seni densi", che mia moglie presenta comunque alcuni fattori di rischio leggermente superiori alla media (dieta grassa, ridottissima attività fisica, radiazioni ionizzanti nel passato, alcool, terapia ormonale prolungata, uso di antibiotici prolungato...) e che quel risultato Estramet non era lusinghiero per cui i timori erano questi....
Comunque, diciamo che sono sostanzialmente più tranquillo.
Cordiali saluti e ringraziamenti.

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