Un nodulo circoscritto nel polmone

Buongiorno! Posto che sono a conoscenza del fatto che, per il tramite del web, non possa ottenere una diagnosi della situazione, vorrei un parere sul quadro clinico che vi sto per esporre. Ultimamente mio padre ha accusato sintomi anomali: lentezza nel mangiare, difficoltà ad esprimersi, abulia rispetto a qualsiasi attività, stanchezza. Si tratta di un ex fumatore (sono trascorsi 3 anni da quando ha smesso di fumare) di 63 anni, che in passato è riuscito a superare una forte broncopolmonite. Dopo le nostre insistenti richieste ha deciso di sottoporsi ad una prima TAC al torace (dal momento che aveva il c.d. gozzo ingrossato, che noi abbiamo ricondotto alla tiroide), dalla quale si erano rilevate ampie bolle di enfisema polmonare, un nodulo circoscritto nel polmone e vari linfonodi che si estendevano fino alla tiroide. E' stato poi sottoposto alla spirometria, che ha confermato l'enfisema, causa della carenza di ossigeno. Dagli esami tumorali, sono risultati valori altissimi, ragione per cui è stato sottoposto ad un'altra Tac total body con biopsia. I risultati della biopsia li conosceremo a breve, ma i medici, dal risultato della TAC, hanno esposto un quadro clinico disastroso: si tratta di un cancro ai polmoni con metastasi che interessa la gola(in particolare i vasi linfatici) , massa che, pesando sulla trachea ne causa il quasi soffocamento. Inoltre la metastasi interessa anche l'encefalo con due lesioni importanti . L'oncologo sostiene dunque che non è nè operabile, nè curabile. Ricoverato d'urgenza tre giorni fa, hanno iniziato una cura a base di cortisone per bloccare il grado di progressione della metastasi e per prepararlo alla radioterapia. Purtroppo l'inizio della radioterapia è stato ritardato da una grave complicanza respiratoria; tuttavia, sottoposto ad un ulteriore TAC, non è risultato alcun embolo. Fermo restando che i medici non hanno dato molte speranze, stiamo cercando ulteriori pareri per sapere se, in casi di questo genere, potrebbe esistere la speranza che con la radioterapia e la chemio si possa ridurre la massa tumorale sino a renderlo operabile, oppure se questi trattamenti siano solo palliativi. Precisiamo comunque che il paziente, con questo primo trattamento a base di cortisone, ha riacquistato quasi la sua normalità di comportamenti e che ha, pertanto, risposto positivamente a questo primo trattamento. Nel caso in cui esistano speranze, vi preghiamo di consigliarci qualche centro più specializzato riguardo al quadro clinico appena esposto. Vi ringraziamo e attendiamo con ansia la vostra risposta.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Lascio il consulto ai colleghi in quanto credo di conoscere il caso in questione e se è quello che penso io il quadro TC potrebbe fare ipotizzare anche una partenza dalla tiroide (tipo un indifferenziato).

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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dopo
Utente
Utente
Salve! Sul web ho reperito più articoli in cui si parla dell'efficacia di alcune nuove pillole antitumorali, efficaci anche per combattere il tumore al polmone: Gefinitib, Erlotinib, Crizotinib. Requisito essenziale è che si tratta di un soggetto non fumatore: mio padre ha smesso ormai da tre anni, sono davvero efficaci? In termini di benefici-effetti collaterali sono più efficaci della chemio?