La balanopostite è associata ad una sensazione

Egr. Dottore,

ho 26 anni e da 5 mi ritrovo con una balanopostite cronica di cui non riesco a venirne a capo.

La balanopostite è associata ad una sensazione di pensantezza perineale e formicolii vari a livello dello scroto, oltre che una secchezza del glande e uno stato di “intorpidimento” complessivo del pene.
Ho effettuato così visita andrologica ed urologica escludendo problemi se non quello evidenziato da un tampone uretrale e prepuziale positivo. Nonostante antibiogramma e successiva terapia antibiotica al controllo successivo si evidenziavano colonie batteriche patogene differenti (E.coli, enterobatteri, Klebsiella, Pseudomonas).

Dopo quasi due anni su consiglio medico ho così interrotto questo inutile intossicamento visto i risultati (evidenziavo solo un miglioramento nei primi giorni di assunzione dell’antibiotico, ma subito dopo sembrava ci fosse un peggioramento con maggior infiammazione e pesantezza pereniale).
Per qualche tempo poi su consiglio medico ho eseguito cure anti-candida ma senza risultati.

A distanza di 3 anni e mezzo dall'ultima cura antibiotica, ho deciso di rivolgermi ad un venereologo, il quale mi ha confermato la natura batterica della flogosi. Ora sono in attesa dei risultati del nuovo tampone uretrale. Un mese fa, per un mal di gola ho assunto ciproxin 250x2 per tre giorni. Ho notato un miglioramento a livello del glande (infiammazione molto attenuata, erezione più facile) ma nel frattempo è ripresa una leggere secrezione trasparante e inodore dal meato e dopo 10 giorni l'infiammazione si è ripresentata più virulenta per poi stabilizzarsi sulla norma degli ultimi anni.

Cosa può far capire questa dinamica, che l'antibiotico era utile ma è stato assunto per troppo poco tempo o che in realtà non sarebbe cmq servito e la mia mucosa deve essere a vita popolata da batteri patogeni?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

se è pur vero che una balanopostite batterica può celare diverse insidie legate all'agente specifico ed all'infiammazione residua post-infettiva, un tempo di 2 anni mi appare un pò troppo lungo: riterrei necessario quindi riproporre il caso al suo venereologo al fine di valutare l'eventualità di altre situazioni o condizioni predisponenti l'automantenimento di una situazione infiammatoria ancora poco chiarita.

Ovviamente, l'infezione batterica, non reca immunità, pertanto la connessione temporale ipotizzata potrebbe essere relativa ad una relazione consecutiva di molteplici o sovrapposte (infezioni/infiammazioni specifiche).

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Utente
Utente
infatti, come le dicevo, ho riproposto il caso al venereologo il quale non ha fatto altro che confermarmi la natura batterica della balanopostite, senza far riferimento ad altre cause specifiche che possono mantenere attiva questa situazione. Mi ha chiesto se nel corso del tempo avessi fatto altri accertamenti (ad esempio esami del sangue, diabete ecc..) a cui ho risposto dicendo che i risultati sono sempre stati negativi.

Quando riceverò il risultato del tampone uretrale, probabilmente ci sarà un agente patogeno e il dottore mi consiglierà una cura antibiotica. Mi domando solo se la classica settimana di cura che di solito mi è stata prescritta nel passato sia insufficiente o se è cmq inutile insistere con essi.

Pur non avendo aavuto alcuna indicazione al riguardo (andrologo, urologo o venereologo) inizio a pensare che forse una circoncisione potrebbe aiutarmi definitivamente, anche se non ci sono problemi di fimosi o parafimosi.
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Dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo 540 7
Egr. utente da Milano, con buona probabilità l'infiammazione cronica della mucosa, ha favorito nel tempo, eventuali sovrinfezioni microbiche rilevate di volta in volta con i vari tamponi. Generalmente un'infezione batterica regredisce dopo 7-10 giorni di antibiotico. Un problema che va avanti da 5 anni, difficilmente è ascrivibile ad un'infezione batterica. Anzi, spesso una mucosa infiammata per diversi motivi, predispone ad eventuali infezioni. Quando in passato assumeva l'antibiotico, riusciva a risolvere l'infezione, ma non il processo infiammatorio che la causava. In questi casi, l'infezione è solo la conseguenza, mentre la causa (infiammazione) andrebbe ricercata altrove. Provo infatti ad elencarLe alla fine di questo messaggio, una serie di possibili cause di infiammazione del glande, che possono talora predisporre ai problemi da Lei accuratamente descritti. In ogni caso, è importante consultarsi con il Suo dermatologo venereologo, per arrivare prima ad una diagnosi certa e poi programmare una terapia specifica. Gli antimicrobici (es: antibiotici, antimicotici, etc), spesso risolvono temporaneamente il problema. Appena terminata la cura, può essere utile effettuare subito una visita di controllo presso il dermatologo venereologo che La segue per valutare la possibilità di eventuali patologie infiammatorie associate. Solo così si può programmare una terapia mirata alle "cause" del Suo problema. Cambiando spesso medico, bisogna invece ricominciare ogni volta da capo. Talora persino un insuccesso terapeutico, può dare la possibilità allo Specialista che La segue di trovare una strada migliore. Cordiali saluti e in bocca al lupo.

BALANITE: fenomeno infiammatorio delle mucose genitali maschili, localizzato a livello del glande (balanite), del prepuzio (postite) o in entrambe le sedi (balanopostite). Le cause più frequenti possono essere di tipo irritativo (es: balanite da sfregamento, balanite psoriasica, balanite seborroica, etc), allergico (es: balanite eczematosa da contatto, etc), degenerativo (es: balanite plasmacellulare di Zoon, balanite xerotica obliterans di Stuhmer, balanite pseudoepiteliomatosa cheratosica e micacea di Civatte, balanite gangrenosa di Fournier, eritroplasia di Queyrat, leucoplachia, carcinoma spinocellulare del glande, etc), endocrinologico (es: balanite diabetica), infettivo (es: balanite da candida, balanite da dermatofiti, etc) e autoimmune (es: balanite circinata di Bataille e Berdar).

Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Corso Nazionale, 139 84018 SCAFATI (Salerno)
Sito web: www.ildermatologorisponde.it
Email: info@ildermatologorisponde.it
Telefono: 338/642.29.85 - Fax: 089/8422310

Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Solo per aggiungere alla valida e completata da alcuni esempi, clinici delle Balano-postiti del Collega Sorbo, che la classificazione delle BALANOPPOSTITI è ancora più ampia e dettagliata;

mi preme però correggere, per la fruibilità di tutti, il sicuro errore di digitazione del Collega che relega la Balanopostite PSORIASICA, nelle B.P. IRRITATIVE:

essa non è - come notoriamente risaputo - una patologia irritativa ma una B.P. INFIAMMATORIA IMMUNOLOGICA con meccanismo peculiare di aumentato turn-over (maturazione) cheratinocitaria associato ad infiammazione immunologica di tipo IV (da qui si spiega, il successo delle terapie biologiche per affinità con il meccanismo Linfocitario-mediato e - quindi - non irritativo).

Questo solo per far comprendere al nostro Utente, ed a chi ci legge, che le patologie dell'ambito Venereologico sono ben più ampie di quello che notoriamente si pensi e pertanto, il necessario e paziente inquadramento per talune di esse si rende indispensabile.

cari saluti





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dopo
Utente
Utente
Egr. Dottri,

vi ringrazio per l'elenco esaustivo delle cause possibili di balanopostiti. Il Venereologo non ha però fatto riferimento a tutto ciò. Potrei cmq sapere quali sono, se esistono, le terapie relative a balanopostiti di tipo immunologico e quelle irritative (tipo seborroica, che invece mi è stata diagnosticata in passato a livello del cuoio capelluto).

Volevo poi aggiungere una cosa. Poco prima che accusassi questi disturbi 5 anni fa ho subito un piccolo intervento chirurgico per l'asportazione di un neo ad altezza della vescica. Successivamente ho preso degli antibiotici, poi poche settimane dopo è comparso il disturbo: potrebbe esserci un collegamento?

Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Certo, anche se da qui è paventabile in via non vincolante:

- dalla balanopostite candidosica recidivante iatrogena (che approfitta dell'immunodepressione indotta dall'antibiotico)

- all'eritema fisso da farmaci in corrispondenza della zona balano-postitica

- alla balanopostite virale da HSV I-II (indotta semrpe dall'immunodepressione farmacologica)

- a forme come l'eritema polimorfo (di natura allergica) ad altre molto più rare come la Steven-johnson

- ad altre ancora come la pseudomembranosa et cetera.

cari saluti


[#7]
dopo
Utente
Utente
Dott. Laino,

balanopostite da eritema da farmaci mi sento di escluderlo, perchè non prendo farmaci su base continuativa;
quella candidosida è stata considerata, perchè per alcuni mesi ho effettuato cicli di mycostatin (15 giorni al mese per 5-6 mesi) più cicli brevi di diflucan;
però mi incuriosice quella da Herpes che Lei citava: ho avuto un episodio di croste sul glande, dolorose, a pochi mesi dalla comparsa del problema. Analisi del sangue hanno evidenziato nel passato episodi di herpes (che io non ho mai avuto sul labbro e quindi credo si riferisca all'episodio del glande).
Può essere considerata una causa eziologica, e si, ci sono dei rimedi?

Grazie mille.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Genitle utente,

il nostro elenco non ha certo la presuzione di essere un algoritmo diagnostico spicciolo per voi utenti: vuole soltanto essere una indicazione di massima su quante e quali patologie possono insorgere in luogo di eventi particolari:

lei quindi non dovrebbe "escludere" o "accreditare" nulla: questo è il solo compito del Venereologo, cui spetto invece l'obbligo di presunzione diagnostica.

pertanto, non travisi quello che le è stato scritto al fine di orientarla verso la visita e non con finalità "autodiagnostiche"

Ancora saluti

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Dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo 540 7
Caro utente da Milano, ho voluto elencare le numerose cause di balanite per spiegare che non sempre la causa è di tipo infettivo. Questo per valorizzare la visita specialistica che effettuerà quanto prima presso il Suo dermatologo venereologo di zona. La lista completa delle cause di balanite è molto più ampia e dettagliata. Uno dei compiti di noi medici è anche quello di dover riassumere in termini "comprensibili" dal paziente, quanto appreso e prodotto con la letteratura scientifica, qualche volta a scapito della grammatica o della perfezione accademica. In ogni caso per un elenco completo e dettagliato delle tantissime cause di balanopostiti, invito a leggere il mio Atlante di Dermatologia Genitale* scritto in modo spero comprensibile e corredato da centinaia di immagini cliniche a colori. Cordiali saluti e in bocca al lupo.

* Bibliografia: Atlante di Dermatologia Genitale Maschile. A. Del Sorbo, MT. La Forza, P. Donofrio. Dermo Edizioni, 2001.


Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Corso Nazionale, 139 84018 SCAFATI (Salerno)
Sito web: www.ildermatologorisponde.it
Email: info@ildermatologorisponde.it
Telefono: 338/642.29.85 - Fax: 089/8422310
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Del sorbo,

nei vari tamponi uretrali (non balano-prepuziali) effettuati nel corso del tempo, per tre volte è stata riscontrata una candida: potrebbe essere una uretrite da candida particolarmente resistente? Le chiedo questo perchè la reazione agli antibiotici è stata sempre la stessa: nessun miglioramento durante l'assunzione, mentre nei giorni successivi notavo un netto miglioramento per poi ritornare il tutto come prima. Cmq ho effettutato cicli di mycostatin per lungo tempo e non ho ottenuto grandi benefici...
[#11]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottori,

vorrei disturbarVi solo con un'ultima domanda che avevo intenzione di porre già in precedenza.
Nel corso delle diverse terapie antibiotiche da me sostenute, non ho MAI riscontrato un beneficio effettivo, al contrario di come si è potuto erroneamente comprendere nelle mie domande qui sopra esposte.
Ciò che puntualmente invece ho riscontrato è stato un miglioramento concreto solo dopo 4-5 giorni dal termine della terapia (indipendentemente dalla durata di 7 o 10 giorni della terapia stessa). Dopo qualche altro giorno ancora, poi, la situazione tornava ai livelli antecedenti l'antibiotico.
Questa dinamica che ho sempre verificato, può essere indicativa di qualcosa?

grazie mille


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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Il beneficio ce lo ha comunque descritto anche se solo temporaneo: per il resto nulla di serio è ipotizzabile senza la visione diretta di quello che ci descrive; non perda la fiducia e riprogrammi ove vorrà la sua visita Venerelogica

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

a distanza di un altro anno e mezzo la balanopostite rimane. Il dermatologo pur ribadendo la natura batterica della flogosi ritiene che terapie antibiotiche e applicazioni locali possano essere più dannose che utili. Allo stesso tempo l'andrologo che mi sta seguendo ritiene in via di risoluzione la prostatite, prescrivendomi due cicli di una settimana ciascuno di supposte antifiammatorie di mantenimento.
A questo punto la domanda che porrò ad entrambi gli specialisti dopo le vacanze sarà la seguente: è opportuno prendere in considerazione una circoncisione a questo punto? Il mio glande presenta sempre una infiammazione diffusa, un pò più consistente alla base e sul meato, così come il mio prepuzio, il quale è perennemente infiammato nella parte posteriore,frenulo incluso che si accentua ad esempio dopo una eiaculazione.
Preciso che il mio glande non riesce a scoprirsi da solo in fase d'erezione (devo aiutarlo) e che una volta retratto a occhio sembrerebbe essere alquando stretto (nel senso che è difficile riposizionarlo come prima se l'erezione non è andata via.
Anche se non sono un medico io mi sto convincendo di questa opportunità. Magari dopo 7 anni di terapie varie credo che la circoncisione possa avere un senso (eliminate ogni causa immunitaria o quanto altro Voi avete anticipato nelle passate risposte).

Grazie e cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

noi DermoVenereologi curiamo queste patologie senza il ricorso alla chirurgia demolitiva: purtroppo il suo caso non può essere implementato con dati significativi perchè manca il dato iniziale: qual'è realmente la sua patologia; dalla sede telematica non è possibile saperlo: confidi dei dettami del suo dermatologo e non pensi ad autoterapie infondate.
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