All'età di 13 anni circa

Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 21 anni che ha fatto sempre sport fino ai 16/17 anni.
All'età di 13 anni circa,durante una partita con amici,ho avuto il primo attacco di tachicardia.
Spaventato andai dal medico che mi disse si trattava di ciò e che non c'era nessun tipo di problema. Mi disse di far comunque degli accertamenti da un cardiologo , e da questi non è stata evidenziata nessuna irregolarità.
Nell'arco degli anni mi è successo altra volte di soffrire di questo disturbo anche se non tantissime volte ma il medico mi aveva già suggerito di non preoccuparmi se questo si fosse ripresentato.
Da alcuni anni non mi è più successo; Ieri invece giocando con amici il problema mi si è ripresentato( Da premettere che sono fuori allenamento,anche se non mi muovevo molto durante la partitella,e che ero parecchio stanco).
Spesso però, ad essere sinceri, sento che il mio battito è molto veloce e molto forte come se i battiti fossero delle palpitazioni, e a volte ho un battito che a me sembra strano cioè come se il cuore prima batte in un modo e poi all'improvviso fa qualche battito strano ( se non erro si dice che il cuore salta un battito),ma non molti,un paio al massimo.
Volevo chiedere:
-Si potrebbe trattare di aritmia?
-Potrebbe essere che gli attacchi che ho avuto che credevo fossero di tachicardia sono invece un'aritmia cardiaca?
-Mi può spiegare con precisione come si manifestano le Tachicardie e le Aritmie?

Grazie infinite.
Cordiali saluti.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
La tachicardia è un'accelerazione del battito cardiaco che può essere motivata o immotivata. Quando non è spiegabile (ad esempio non è secondaria a un'emozione forte o una attività fisica) la tachicardia è un'aritmia e di tachicardia ne esistono di vario tipo e non tutte della stessa importanza. Quando una tachicardia intesa come aritmia si manifesta in un cuore sano è molto probabilmente benigna. E' comunque importante diagnosticarla e per questo la cosa migliore sarebbe eseguire un ECG durante la tachicardia, ma spesso questo non è facile perchè la durata della stessa può rappresentare un limite. Può eseguire un Holter ECG che però può risultare negativo se la tachicardia non si manifesta durante la registrazione. In ultima analisi l'esame che "taglia la testa al toro" è uno studio elettrofisiologico intracavitario, che però richiede un ricovero in ambiente specialistico.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica