Ipertensione (ansia?)

Buonasera, sono un uomo di quasi 39 anni,in cura con eutirox e norvasc per un gozzo tiroideo e per una lieve ipertensione, questa integrata da lasix a bisogno. Proverò a riassumere quanto piu sinteticamente possibile la mia storia clinica,che ho riportato in altri post,cercando principalmente di evidenaziare il mio problema, ovvero l'ipertensione.
Ho effettuato negli ultimi 10 mesi mesi i piu svariati controlli:ecg,holter ecg 24 ore, ecocardio,test ergometrico,rx torace,catecolamine urinarie, ecografie addominali e tiroidee, analisi ematiche complete che han preso in considerazione ogni cosa.
Ad ogni modo, però, nonostante i risultatri siano stati sempre negativi, i picchi pressori si fanno sentire a periodi, con la massima tendezialmente predisposta a salire, anche a 90-95 o 100 come oggi; alcune volte sono stato al pronto soccorso.Sono in cura presso un centro dell'ipertensione, ma sembra farsi largo tra i medici anche una componenente emotiva che possa giustificare questa mia situazione.
Sintomi che si son presentati nel tempo sono; sudorazione,mani e piedi ffreddi,pesantezza dolori e contrazioni cervicali e alla nuca fino alla parte posteriore del cranio, disturbi all'attaccatura del naso e alle tempie, senso di calore al viso in genere fino a sezioni del corpo ben individuate come naso o nuca o orecchie,apparenti tremori, tensione muscolare,a volte difficoltà di equilibrio, disturbi alla vista,tachicardia(finito al pronto soccorso) ed extrasistole piccoli impulsi muscolari negli ultimi giorni.
A volte alcuni sintomi sono stati tralasciati, in virtù del fatto che ho delle pretrusioni cervicali e lombari, una sinusite ed una congiuntivite cronica, oltre a piccole drusen paramaculari e una white oculare inferiore sx oltre a delle congestioni dovute all'ipertensione.
Inoltre ho qualche chilo di troppo (circa 10), in virtù di una vita alquanto sedentaria; anche se in passato sono stato molto sportivo.
Però vorrei un vostro parere in merito alla eventuale componente psicologica che potrebbe gravare sull'ipertensione.
L'ipotesi formulata dai medici è avvalorata dal fatto che da 3 anni circa ho una situazione emotiva non perfetta, ed il medico mi ha suggerito di prendere del lexotan a bisogno.
Ma il lexotan sembra che blocchi le emozioni, e forse mi impedisce di combattere il vero male; io vorrei riprendermi la mia vita, ne ho un gran bisogno.
Ho anche intrapreso un percorso psicoterapeutico da diverso tempo, ma evidentemente ancora i risultati tardano ad arrivare.
Vi ringrazio per quel che vorrete dirmi e suggerirmi; in particolare se la componente emotiva può davvero provocare picchi pressorin inaspettati, anche ion giornate apparentemente normali.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Che l'emotività possa condizionare la regolazione della nostra pressione arteriosa è testimoniato per esempio da quella che viene comunemente soprannominata "ipertensione da camice bianco", cioè l'evenienza di valori pressori alterati soltanto alle misurazioni effettuate dal medico. Quindi sicuramente i valori dipendono da un insieme di fattori tra i quali anche lo stato emotivo. Ciò premesso è però necessario sottolineare come oggi l'ipertensione sia riconosciuta tra i principali fattori di rischio cardiovascolare e debba essere trattata in maniera scrupolosa ed eventualmente aggressiva. Bene quindi il tentativo di controllarla anche con approcci complementari (psicoterapia, etc). Ma obbligo assoluto di farsi seguire da un centro specializzato per il suo trattamento convenzionale farmacologico e non (calo ponderale, aumento dell'attività fisica aerobica, riduzione dell'introito di sale e di alcool, sospensione del fumo, etc). Cordialmente.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la pronta e cortese risposta.
Ad ogni modo, non appartengo, e lo affermo con un po di ironia, alla schiera di utenti che pretendono copnsulti e diagnosi on line.
Penso anche io che l'approccio serio ad una patologia sia determinato da un consulto clinico adeguato.
E' solo per avere un parere in più in questa sede da medici che (noto con piacere) si dimostrano cordiali quanto, ne son convinto, competenti.
Sono in cura presso un centro per l'ipertensione molto ben curato; tutti gli esami sopra elencati sono stati prescritti da loro.
Ad esempio ultimamente (complice la stagione?), sto soffrendo maledettamente il caldo,sviluppando una intolleranza marcata, con sudorazioni copiose soprattutto alla testa, anche se non sono proprio esposto al caldo e al sole, ma cerco di evitare di farne un dramma, altrimenti non se ne esce.
O come quando arriva il dolore sopra gli occhi, alle tempie, o al collo, e inizi subito a fantsticare sulla pressione, dimenticando di avere seri problemi alla cervicale
Oppure Pensi che possa essere la tiroide, o altro; ma sono obbligato a dar credito al medico.
Una dipendenza psicologica è, a parere dei medici, evidenziata dal fatto che tutti gli esami hanno fornito esiti confortanti.
A quanto pare non ne sarebbero rimasti altri da fare, a meno che non vogliate suggerire altro; mi fido di quel che dice un medico, ad ognuno il suo lavoro.
La ringrazio molto della risposta Dott. Granata; cordiali saluti.
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