Fobia del buio

Buongiorno,

scrivo per un problema che affligge mia madre ovvero la paura del buio. Dice che ne ha paura da sempre ma in certi periodi la paura si acutizza impedendole addirittura di dormire e riposarsi. Mia madre ha 70 anni e non so come aiutarla, cosa potrei fare per alleviare il suo disturbo?
Grazie
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

ci può dire qualcosa in più sulla situazione di sua mamma e sulla storia della sua paura del buio?

In particolare sarebbe utile sapere se ha da sempre paura del buio, o se questa è sopravvenuta ad un certo punto, in anni recenti.

Vorrei inoltre chiederle se è una persona ansiosa, se ha altri problemi/difficoltà degne di nota e se negli ultimi tempi è successo qualcosa di negativo e/o di rilevante nella sua esistenza che possa aver alterato il suo equilibrio (un cambiamento, un lutto, ...).

Sua mamma vive da sola?
Nel dirle che ha paura del buio avanza delle richieste, come ad esempio che le rimanga vicino a dormire (nel caso in cui non abitiate assieme)?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Allora mi ha detto che questa paura la accompagna fin da quando era bambina. Mia

madre è da sempre una persona ansiosa e tendente alla depressione.

nell'ultimo periodo dovrebbe essere sollevata visto che finalmente sono riuscita ad

avere un contratto di lavoro decente ( ero precaria fino ad un mese fa a 32 anni...) e

ho comprata casa con il mio fidanzato che lei adora. Vive con me e mio padre ma

l'avere una compagnia non sembra sollevarla dalla sua paura.

Io mi sveglio a causa dei rumori che lei produce alzandosi più volte da letto irrequieta ma anche se le propongo di stare un pò vicino a lei lei mi dice che non è niente e passerà e di tornare a dormire, cosa che non riesco a fare perchè sapere del suo malessere non mi permette di dormire sonni tranquilli in quanto vorrei aiutarla. Il medico le ha consigliato di assumere qualche goccia di Bromazepam prima di coricarsi cosa che a volte funziona ed altre no.

Grazie
[#3]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

perchè non chiede direttamente a sua madre come ha fatto in 70 anni a gestire una paura che la *accompagna da sempre*?

Le domande che la collega le suggerisce possono essere un'ottima traccia, il cui obiettivo finale, secondo me, è proprio quello di rispondere alla domanda di cui sopra.

Alcune persone che chiedono consulti poi trovano utile rispondere anche alla domanda in che modo il problema dell'altro si riflette su di noi, e quindi, in che modo diventa un problema da risolvere in prima persona.

Sua madre assume anche dei farmaci? Molte persone over 65 iniziano ad avere difficoltà di addormentamento e spesso, sotto controllo medico, si aiutano con una terapia farmacologica di supporto per favorire il sonno.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"nell'ultimo periodo dovrebbe essere sollevata visto che finalmente sono riuscita ad
avere un contratto di lavoro decente ( ero precaria fino ad un mese fa a 32 anni...) e
ho comprata casa con il mio fidanzato che lei adora"

lei ci dice "dovrebbe" essere sollevata, ma non è detto che lo sia.

E' possibile che la prospettiva che lei se ne vada di caa e costruisca una vita autonoma la renda felice dal punto di vista conscio, ma che questo in realtà possa aver riattivato/peggiorato una paura di lungo corso, che tipicamente sorge nel'infanzia e di solito porta il bambino a chiedere la presenza del genitore quando va a letto e ha paura di addormentarsi.

Se in fondo sua mamma ha paura della condizione di "nido vuoto" che si creerà quando lei se ne sarà andata è dunque possibile che reagisca come i bambini che in una certa fase temono l'allontanamento del genitore e il fatto di dover affrontare la notte da soli.

Ovviamente la soluzione non è certo che lei rinunci ad andarsene, ma piuttosto che l'ansia e la tendenza alla depressione delle quali sua madre soffre da sempre siano valutate da uno specialista e opportunamente curate.

La soluzione potrebbe risiedere sia in un ciclo di colloqui psicologici sia nell'assunzione di un farmaco antidepressivo, opportunamente prescritto dallo specialista in psichiatria o eventualmente geriatria.
Le consiglio quindi di valutare con sua madre queste possibilità.
[#5]
dopo
Utente
Utente
A suo avviso potrei rassicurarla? In che modo?

Grazie
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non credo che sia semplicemente una questione di "rassicurazioni" da darle: ovviamente sua madre sa che nel buio non c'è nulla di diverso da quello che può vedere riaccendendo la luce e questo tipo di rassicurazione può servire solo se si tratta di tranquillizzare un bambino.

E' necessario capire come mai ultimamente la situazione sia peggiorata.
Penso che i cambiamenti molto importanti che riguardano lei, e che ricadranno anche su sua mamma, possano costituire una spiegazione.

Ha provato a chiederle se è davvero solo contenta che lei se ne stia andando per la sua strada, o se c'è anche qualcosa che la preoccupa?

E' una persona che cerca di non chiedere aiuto anche quando ne ha bisogno e di non pesare sugli altri?
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le rassicurazioni agli ansiosi di solito hanno l'effetto di aumentare l'ansia, non diminuirla.

Se sua madre si porta dietro questo problema da sempre, anche lei (che ci scrive) deve averlo sopportato "da sempre". Perciò sarebbe interessante sapere come mai proprio adesso il problema di sua madre è diventato un problema condiviso, non più rimandabile.

L'ansia può socializzarsi in famiglia, specie quando ci sono fattori o circostanze che lo facilitano.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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