Depressione ansia sociale aggravatasi nel tempo

Salve, ultimamente le cose vanno sempre peggio. Non sto più studiando in pratica in quanto non riesco più a concentrarmi e ricordare e non riesco a sopportarlo. Non dormo la notte, mi sento poco lucido nel giorno; se parlo con persone estranee, mi accorgo spesso di rispondere in modo confuso ed insensato o questa è la mia impressione. Ad un esame per cui mi ero molto impegnato ho iniziato a sudare freddo e sentirmi male tanto che l'esaminatore mi ha chiesto insistendo se volessi uscire fuori a prendere una boccata d'aria; capisco le buone intenzioni ma per me è stato umiliante, di fronte a tutti, fare una figura di questo tipo. Oltretutto non ricordavo niente di quanto avevo studiato ed è stato molto frustrante. A parte questo ora sono iniziate le vacanze, i miei genitori partono, mia sorella pure ed io resterò a casa da solo per un mese, non avendo alcun amico con cui uscire. Mi sento anche molto patetico a scrivere su internet queste cose ma non so che altro fare, andavo da una dottoressa ma era totalmente inutile ed ho smesso. Ultimamente ho iniziato a pensare che davvero non ho la minima speranza nella vita, che non volevo davvero che la mia vita finisse così. Ripenso a quando ero bambino, a come la mia vita sembrava ricca, piena di senso, di amici, di prospettive, e la confronto con quella di adesso e quasi mi viene da piangere. Mi sento debole, ridicolo, patetico, indegno di avere rapporti sociali, mi sento disprezzato ed evitato da tutti, ma so anche di non aver fatto nulla per meritarlo, io che nella vita mi sono impegnato tanto per compiacere le persone. Vorrei ricominciare tutto daccapo in un altro posto ma poi penso che non sarei capace di farlo, non sono abbastanza sveglio e finirei per fare gli stessi errori e ritornare in questa situazione. Ormai ho smesso anche di sperare in un cambiamento, ho capito qual è il mio posto nella vita, perchè tutto va nella direzione per cui io abbia un certo posto nella società e non mi è data alcuna chance di cambiamento.
Ho iniziato a vedere le persone sotto una nuova luce, riesco a vedere in tutti egoismo ed indifferenza; non che io sia migliore si capisce. Scusatemi, ora mi direte di rivolgermi ad uno specialista, suppongo.
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
<Ho iniziato a vedere le persone sotto una nuova luce, riesco a vedere in tutti egoismo ed indifferenza>

Iniziamo dal fondo: nella frustrazione in cui sta vivendo, ora emerge la sua rabbia, che si dirige verso gli altri, ma con un fondo di autosvalutazione <non che io sia migliore>

Ho dato una veloce occhiata ai suoi consulti passati, nei quali parla di una famiglia disfunzionale per la quale siete stati in terapia.

Certamente le esperienze di vita familiare lasciano un segno sulla personalità in evoluzione. Non so quali siano stati i problemi di allora, ma probabilmente hanno inciso anche sul suo modo di essere attuale.

Ha ragione, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, perchè è la strada giusta per rimettere in sesto la sua vita. Rispetto alle precedenti esperienze terapeutiche le posso dire che non necessariamente tutti i professionisti vanno bene per chiunque, bisogna riuscire a trovare la persona/specialista con la tecnica terapeutica che fa al caso nostro.

Che tipo di studi sta facendo?

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Utente
Utente
Studio giurisprudenza (ahimè mai facoltà fu scelta tanto male). Non che sia totalmente negato ma diciamo che non nutro molto interesse per le materie che studio, inoltre ritengo di avere poca memoria ed anche questo peggiora le cose. Insomma diciamo che su quel versante non sono soddisfatto (pure se con molto impegno fino a pochi mesi fa ero in pari con gli esami). MI scuso per il ritardo ho letto adesso la risposta.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
a distanza di così tanto tempo, la situazione permane come l'aveva descritta o si sono verificati dei cambiamenti degni di nota nella sua vita?
Come sono trascorsi questi mesi per Lei?
Si è rivolto di persona ad uno psicologo, oppure ha "tirato avanti" da solo?
Come sta ora?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Ecco a distanza di tempo sinceramente non posso dire che le cose siano migliorate. Ho progressivamente perso interesse per lo studio e soprattutto la poca volontà che mi era rimasta...sinceramente non vedo il senso di applicarmi molto. Però allo stesso tempo mi sento in colpa di questo, perchè sarebbe mio dovere farlo e questo contribuisce a farmi sentire "inutile". Perchè non riesco a fare neanche l'unica cosa che potrei fare, forse, con un po' di impegno. In pratica se prima con molte difficoltà riuscivo, a stento, ad essere in pari, ormai da praticamente 8 mesi non do esami nè li preparo. In realtà non mi sento peggio del solito, non mi definirei depresso, a volte nel senso rido, posso scherzare, avere anche momenti in cui mi sento contento di qualcosa, anche se non frequenti. E' che mi sento tagliato fuori dal mondo oramai e mi pare di lottare contro i mulini a vento. Mi vergogno di ciò che sono.
Ho anche pensato di smettere di studiare e lavorare, ma non ho alcuna qualifica, dovrei frequentare dei corsi sicuramente, e se l'idea di lavorare, anche duramente, non mi disturba, l'idea di stare molto tempo a contatto con delle persone un po' sì...non dico che non ne sarei capace, però ecco per me sarebbe la fatica maggiore.
Inoltre ho ripreso da pochissimo (circa 4 sedute) ad andare da uno psicologo privato. Prima avevo provato nel pubblico ma non mi trovavo troppo bene. Sinceramente non mi aspetto grandi cose, sono abbastanza disilluso sulla riuscita di una psicoterapia in una situazione come la mia. Perchè non so come potrebbe darmi abilità che non ho e colmare quelle carenze e deficit che ho maturato in anni di isolamento, con conseguente disistima e sfiducia in me stesso, che dal mio punto di vista è molto motivata. Se avessi da poco un problema psicologico vero, evidente, potrei anche capire, ma in fondo sono sempre stato così, se non proprio in tempi remoti, perchè dovrei cambiare, radicalmente?
Dimenticavo: da qualche giorno il mio psicoterapeuta mi ha prescritto un antidepressivo, sertralina si chiama. Per adesso mi sento vagamente più irrequieto ed in questo momento ho mal di testa. Mi scuso se non riesco a non essere prolisso.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
può chiarire meglio da quale specialista è seguito?
Se le è stato prescritto un farmaco si dovrebbe trattare di uno psichiatra. O sta parlando di due diversi specialisti?

Può spiegare un po' di più che tipo di percorso terapeutico ha iniziato, orientamento, obiettivi posti ?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Sono seguito da uno psichiatra psicoterapeuta, mi scuso per l'errore. Non so il tipo di percorso terapeutico intrapreso, nel senso, non me ne ha mai parlato. Nè dell'orientamento. Preciso che già andavo anni fa da questa persona per periodi anche lunghi, di molti mesi forse un anno inizialmente, e non mi ha mai parlato del suo orientamento. Per gli obiettivi, non se ne è mai parlato espressamente, anzi forse sono stato io ultimamente a precisare che volevo vedere dei risultati in tempi brevi o comunque definiti nel tempo (3, 4, 5 mesi..), perchè mi pareva in effetti di andare là senza uno scopo preciso e senza un termine in cui confrontare i risultati all'obiettivo preposto. Ho parlato delle mie difficoltà che ormai sono risapute e "stabili" quindi credo che l'obiettivo sia superare questa difficoltà, in teoria. Ho anche annunciato, la scorsa volta, l'intenzione di ritirarmi proprio perchè non vedevo il senso di questa cosa ma solo la non indifferente spesa economica, ma il terapeuta si è imposto dicendomi che avevo bisogno di molti altri mesi di terapia a cadenza settimanale. Inoltre mi ha prescritto un farmaco, la setralina, per cui sono costretto a tornare almeno una volta per un controllo. Penso che farò 1-2 sedute massimo poi valuterò concretamente la possibilità di lasciar perdere; se proprio sento che niente si sta smuovendo, penso sia meglio lasciare. Alla fine non è mio compito far girare l'economia, con tutto il rispetto.
Sinceramente non mi sento molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Non che ne dia colpa al terapeuta, probabilmente dipende da me in gran parte (certo il terapeuta avrebbe anche il dovere di informare il paziente se ci sono scarse prospettive di miglioramento), però se ci vado è proprio perchè non so a chi altri rivolgermi, perchè non ho nessuno (neanche un amico, zero proprio) non perchè mi aspetto che mi aiuti. Se doveva farlo, in tutti questi anni l'avrebbe già fatto penso. In pratica, non credo che dei semplici colloqui possano darmi nella vita cose (talenti, amicizie, socievolezza, intelligenza, simpatia, abilità in generale) che mi mancano concretamente o che non ritengo sufficienti alle mie esigenze e che mi rendono infelice ed insoddisfatto, profondamente. Mi sembra anche riduttivo parlare di "depressione" in un caso come il mio; cioè, sì, magari sono depresso, ma ditemi un solo motivo per cui nella mia situazione (intesa soprattutto nel senso di condizione psicofisica, innata, sia di condizioni ambientali presenti) non dovrei esserlo. Insomma, sono uno sfigato totale e me ne rendo conto. Sfido chiunque ad essere felice nei miei panni. Tra l'altro ho una zia psicologa, ci ho parlato varie volte, pure lei quando la metto di fronte alla mia situazione senza ipocrisia oltre che a qualche frase di circostanza un po' impacciata concretamente non sa che dirmi.
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Utente
Utente
Dimenticavo di dire che sono brutto, realmente, e la gente mi scansa anche per quello (non è la mia opinione, a scuola ero preso di mira per quello, per non parlare dei commenti acidi delle ragazze, con cui ovviamente non ho potuto mai averci a che fare). Anche questo ha contribuito molto a formare la mia personalità, non lo voglio negare. Certo avrei potuto compensare con altre doti, però non tutti ne hanno e non tutti sono capaci; io non l'ho fatto. Non che sia un mostro, assolutamente, però sono quel tipo di ragazzo bruttino con l'aria da nerd diciamo. Ho fatto un intervento maxillofacciale ma sono rimasto brutto. A questo punto penso che un chirurgo estetico sia più indicato nel mio caso, anche se non credo che potrà migliorarmi troppo e di certo non cambierà la mia personalità che ormai si è intristita ed incupita, ma almeno non verrò scansato di primo acchito dalle persone, ed è già tanto. Scusate per la lunghezza.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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