Aneurisma aorta ed anticoagulanti

Egr. Dottori
Sono attualmente in cura con infusioni di immunoglobuline umane normali per ipogammaglobulinemia primitiva; la dose è di 5g per kilo una volta al mese. Prima di iniziare la terapia ho fatto diversi controlli: ecg, ecocardiocolordoppler, ecg sotto sforzo, dovrò eseguire a breve anche un eco transesofageo vista la pregressa pericardite, tac toracica senza m.d.c per due volte , varie lastre al torace, esami del sangue. Oltre all'ipogammaglobulinemia è emerso solo un aumento, ormai cronico dei globuli bianchi e bassi livelli di ferritina. Nell'ultimo anno ho avuto anche una broncopolmonite ormai passata.
Da circa un mese sentivo dolore toracico alla deglutizione ed al passaggio di acqua , cibo e saliva; mi sono sottoposta a gastroscopia e mi è stata riscontrata: ernia iatale di diametro inferiore ad 1 millimetro (che sapevo di avere), esofagite non erosiva e gastrite antrale. L'endoscopista mi ha chiesto se mi avessero controllato l'aorta e nel caso contrario di avvertire il reparto per prenotare questo esame. In reparto mi hanno detto che difficilmente un aneurisma aortico sarebbe sfuggito ai controlli effettuati negli ultimi mesi e che comunque a breve farò l'eco transesofageo ed inoltre che i sintomi che avverto sono compatibili con l'esofagite da reflusso. E' corretto quello che mi hanno detto o devo eseguire a breve questo controllo?
Un'ultima domanda, avendo avuto anche una sospetta trombosi (screening trombofilico e coagulazione negativi) a seguito di distorsione il medico di base ha consigliato l'asunzione di un anticoagulante durante la terapia con immunoglobuline per il rischio di ipervischiosità del sangue; anche in questo caso in reparto mi hanno detto che non è prassi visto che gli eventi avversi come trombosi o infarti alla dose che prendo sono rarissimi. Vista l'insistenza del medico di base e la pregresa trombosi, però, vorrei un altro parere se pur con i limiti di una valutrazione a distanza.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Direi che condivido pienamente quanto le è stato consigliato dai colleghi ospedalieri. La patologia gastrica giustifica i suoi sintomi, faccia comunque per completezza l'ECO programmato e per la terapia anticoagulante occorre stabilire il bilancio pro e contro indipendentemente dalla terapia con immunoglobuline e questo può esser fatto solo dal suo medico di fiducia (mi riferisco allo specialista che l'ha seguita per il problema della trombosi).
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica