Posso ottenere un increnento del punteggio d'invalidità

Buon giorno,
dal 2009 sono in possesso di un invalidità pari al 46% datomi per ipoacusia all'orecchio sx, blocco av,oculorinite cronica e asma bronchiale; recentemente a seguito di lombalgia acuta cronica,in sede di indagini è emerso che ho il corpo vertebrale D8 che presenta uno spessore ridotto ed alcune irregolarità a carico del piatto somatico inferiore,debordo discale posteriore mediano a livello D3-D4 con impronta sulla superficie ventrale del sacco durale, L5-S1 con fenomeni degenerativi a carico del disco che si presenta disidratato e con una protrusione-ernia ad ampio raggio mediano,atteggiamento dorsale destro convesso ad ampio raggio e associata discreta ipercifosi. Volevo sapere se secondo il Vostro parere potrei ottenere un ulteriore punteggio a seguito di quanto detto.
Cordiali saluti
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

come già risposto in altri consulti, in relazione all'eventualità di un'istanza di aggravamento, Le farò presente i pro ed i contro.

Per ottenere un aggravamento, è necessario che vi sia un peggioramento clinico delle infermità precedentemente riconosciute, oppure l'insorgenza di nuove infermità; in entrambe le evenienze, le patologie devono essere clinicamente documentate in maniera apprezzabile dalla Commissione competente.

D'altro canto, in concreto, sia per alcune delle infermità già riconosciute (blocco AV,oculorinite cronica e asma bronchiale), sia per l'infermità sopravvenuta che Lei descrive, non risulta specificamente l'inserimento tabellare nell'allegato al D.M. 5 febbraio 1992, che disciplina l'argomento, e quindi esse potranno essere valutate dalla Commissione con il criterio dell'analogia ad infermità simili, per natura e gravità, che sono riportate nelle tabelle. Tale criterio lascia grande discrezionalità ai valutatori, derivandone che non si può a priori ipotizzare la percentuale complessiva che verrà riconosciuta.

In conclusione, Lei può giustamente presentare istanza di aggravamento per invalidità civile, però in pratica a mio parere i benefici che potrebbe ottenere da una nuova valutazione non sarebbero differenti da quelli di cui gode attualmente (possibilità di iscrizione alle categorie protette); viceversa, presentando un'istanza di aggravamento Lei correrebbe il rischio che la Commissione possa ridurre tale percentuale, ove il criterio valutativo, che come Le ho detto presenta una componente di discrezionalità, sia più rigoroso e ristretto rispetto al precedente riconoscimento.

Distinti Saluti.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della celere risposta,quindi bisogna richiedere un istanza d'aggravamento ance se non appropriatamente trattasi di altra patologia, ma lei fa riferimento ad un eventuale possibilità di retrocedere dal punteggio attuale,vorrei sapere se si deve deve portare la documentazione clinica delle patologie già viste o solo quella nuova riguardante la schiena?
Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

Le consiglio di portare alla visita tutta la documentazione riguardante le infermità da cui è affetto per esibirla alla Commissione, che potrebbe aver necessità di visionare anche le certificazioni delle infermità già a suo tempo valuate.

Ancora Distinti Saluti.

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,in seguito al completamento diagnostico è emerso inoltre osteopenia da terapia cronica con cortisonici per asma,e un angioma di 15 mm al fegato in s3,queste cose possono portarmi a raggiungere il diritto ad assentarmi dal lavoro per cure prolungate e/o esenzione tichet?
(che percentuale occorre per aver diritto a quanto citato?)
Grazie cordialità
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

per poter fruire dell'esenzione dal pagamento del ticket per invalidità civile è necessario ottenere il riconoscimento di una percentuale pari o superiore al 67%.
A mio parere le ulteriori infermità che descrive non consentirebbero di raggiungere tale percentuale.
Per quanto concerne le assenze dal lavoro per cura, le norme che disciplinano tale possibilità fanno riferimento ai contratti di lavoro, e per tale motivo debbono essere analizzate caso per caso; le suggerisco per tale aspetto di rivolgersi ad un Ente di Patronato.

Distinti Saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille!
cordiali saluti
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