Cavitazione

Salve ho 43 anni, sono alto 1,74 x circa 72 Kg. Ho un'alimentazione equilibrata e povera di grassi e pratico regolare attività sportiva (corsa, tennis, nuoto). Non sono assolutamente grasso però mi porto dietro i classici fastidiosissimi ed antiestetici cuscinetti sui fianchi (o maniglie dell'amore), triste eredità di un passato quasi-obeso. Vorrei prativare la cavitazione ma so che vi è differenza tra quella medica e quella estetica. in particolare vorrei la conferma che quella estetica in realtà non è efficace in quanto non fa altro che eliminare l'acqua dalle cellule adipose mentre è preferibile quella medica che con l'utilizzo di una soluzione fisiologica favorise realmente la "distruzione" delle cellule di grasso. Vorrei la conferma a queste informazioni che ho acquisito e soprattutto se il trattamento presenta rischi come quelli legati per esempio alla liposuzione. Grazie.
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Dr. Riccardo Giordano Chirurgo d'urgenza, Medico estetico 30
Gentile utente,
la cavitazione medica classica prevede l'infiltrazione della zona con soluzione fisiologica, che favorisce l'azione degli ultrasuoni sull'adipocita. Attualmente non è consentito l'utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza nei centri estetici, dove è possibile utilizzare solo ultrasuoni a frequenza superiore ad un MHz, che difficilmente riescono a generare l'effetto cavitazione. Importante è escludere le controindicazioni al trattamento quali gravidanza, insufficienza epatica e renale, dislipidemie ( ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia), protesi metalliche prossime alle zone da trattare, problemi di udito (acufeni). Non è possibile inoltre trattare zone che sovrastano parenchimi nobili come l'addome femminile sulla proiezione delle ovaie. Gli eventuali effetti collaterali sono di solito limitati e di carattere locale come lieve edema, modesta dolorabilità ed eritema della zona trattata.
Saluti

Dr. Riccardo Giordano
www.ilmedicoestetico.com
rivithal1@tiscali.it

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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

la differenza fondamentale consiste nel fatto che nella Cavitazione Medica vengono preventivamente iniettati nelle aree da trattare dei liquidi (soluzione fisiologica e/o farmaci) per favorire lo scioglimento delle cellule di grasso e una maggior potenza di erogazione (Watt/cm2).
Nella Cavitazione Estetica invece tutto il procedimento si basa esclusivamente sull’uso degli ultrasuoni, con erogatori depotenziati per motivi legislativi.

In ogni caso, la metodica cavitazionale utilizza ultrasuoni a bassa frequenza (Khz), che creano una rottura graduale delle cellule adipose e di conseguenza una riduzione del volume del tessuto adiposo. In questo modo il grasso contenuto nell’adipocita, si riversa nell’interstizio e, tramite il circolo linfatico, viene escreto (come un qualsiasi grasso alimentare) tramite reni e fegato.

E' possibile trattare diverse aree interessate dalle adiposità localizzate con appositi manipoli dedicati e, aspetto non trascurabile, con l'esperienza del Medico-operatore.

Le uniche controindicazioni sono: epatopatie, coagulopatie, diabete, iperlipemie, gravidanza, presenza di pacemaker o protesi metalliche.

Le ricordo, infine, che in alternativa alla metodica cavitazionale e come approccio medico (non chirurgico) è possibile intervenire sulle adiposità mediante l' Intralipoterapia con Fosfatidilcolina-Sodio desossicolato.

Con l'auspicio di aver chiarito i Suoi dubbi, resto a Sua disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordialmente.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio i gentilissimi e disponibilissimi Dottori, sempre - devo dire - estremamente professionali. Adesso ho le idee un pò più chiare ma faccio appello alla Vostra cortesia per avere qualche informazione in più (soprattutto su efficacia, costi e controindicazioni) sulla Intralipoterapia, che confesso mi è sconosciuta.
Grazie.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

l' Intralipoterapia è una modalità di infiltrazione, diversa dalla mesoterapia, utilizzata per il trattamento non chirurgico delle adiposità localizzate.

La sostanza utilizzata è la Fosfatidilcolina (PC), un importante componente della lecitina e rappresenta il fosfolipide più comune negli animali e nei vegetali; è il più importante per la composizione delle membrane cellulari.

Per le formulazioni ad uso farmacologico, viene ottenuta principalmente dai semi di soia, nonostante la contengano anche le uova (tuorlo).

Prodotti a base di fosfatidilcolina sono regolarmente commercializzati in alcuni Paesi della Comunità Europea, come la Germania.
In Italia è disponibile come preparazione magistrale dietro prescrizione medica che riproduce la formula di Netterman (secondo quanto stabilito dall'art. 3 del D.L. 17 febbraio 1998 n. 23, convertito in Legge 8 aprile 1998 n.94).
La suddetta formula prevede l'uso della Fosfatidilcolina in combinazione con il Sodio desossicolato (PC-SD).

Il preparato, così ottenuto, viene utilizzato in Medicina Estetica già da alcuni anni, come "off-label", per il trattamento delle adiposità localizzate in varie aree del corpo con risultati soddisfacenti.

Il trattamento è controindicato a pazienti affetti da malattie epatiche, renali, ormonali, autoimmuni, infettive acute e croniche, diabetici, gravidanza ed allattamento.

I costi sono variabili e condizionati da fattori diversi (quantità della sostanza impiegata, area da trattare, area geografica in cui è ubicato lo Studio medico, esperienza e competenza del professionista, ecc.).

Spero di essere stato abbastanza esaustivo sull'argomento.

Cordiali saluti.