Rinite allergica

Gentilissimi dottori,
sono ragazzo di 20 anni, molti anni fa ho fatto visite allergologiche con pricktest e erano state riscontrate allergie soprattutto quanto riguarda graminacee e parietarie e dovevo prendere lo xyzal regolarmente ogni sera per i mesi: aprile,maggio,giugno,luglio,agosto ed i restanti non dovevo prendere alcun medicinale,tali visite sono state ripetute anche quest'anno e hanno riportato gli stessi valori. Tutto andava bene quando improvvisamente da 4 anni non riesco più a smettere di prendere tale antistaminico, sono il primo insieme a tanti altri medici che pensano non sia affatto corretto, addirittura 1 anno fa ho avuto una brutta tendinite svolgendo attività ginniche il che è strano perchè facendo nuoto da più di 11 anni noto che non ho avuto mai problemi ad alcun muscolo, erano normali esercizi a corpo libero era solo un giorno di prova in una scuola di arti marziali wing chun. Sembra sia diventato quasi dipendente da quest'antistaminico, pur rendendomi conto che da settembre a marzo non dovrei assumerlo ogni volta che non lo prendo ricomincia la solita rinite e congiuntivite.
Ma quando smetto dormo molto poco: forse 2/3 ore e mi stento molto più nervoso ma diminuiscono di molto le lievi (ormai dopo molte fisioterapie sono lievi)contratture,dunque mi fa intuire che dipendono dall'antistaminico.
Adesso devo sospendere per provare un vaccino così non prendendo più antistaminici non avrò alcun problema, ma tale soluzione è valida? Esiste una soluzione diversa e migliore?
Sono distrutto, mi sento troppo stanco, è vero che ho superato un esame annuale ma ciò non penso giustifichi la mia stanchezza, deconcentrazione,a volte (ad esempio ieri)mi sentivo senza forze.
Come posso fare ? Perchè è da 4 anni che non riesco a smettere ? Da cosa veramente scaturisce la deconcentrazione che noto soprattutto quando studio?
Attendo riscontri, grazie e saluti.
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Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo 313 17 31
I sintomi che lei riferisce effettivamente potrebbero essere attribuiti all'uso di un antistaminico, anche se a questo punto è ipotizzabile una spiccata sensibilità soggettiva. Cmq altri rimedi terapeutici e gestionali (del disturbo) ci sono e come; deve parlarne con il suo allergologo e provare con lui a trovare una strada cogrua e valutare insieme un percorso a lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo presente le sue esigenze, la sua compliance ed il suo benessere. Cordiali saluti.

Dr. VALERIO LANGELLA

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