Condrocalcinosi e condropatia cfm ginocchio

gentili dottori,
ho 29 anni ho gia asubit diversi interventi al ginocchio dx inizialmente ho rotto i legamenti crociati anteriori , primo intervento di ricosstruzione con tendine rotuleo, dopo pochi anni la risonanzamagnetica di controllo richiesta a causa dell' istabilita' e dei dolori non fornisce nessuna presenza di ricostruzione..mi spiegano che praticamente il neo legamento e' stato assorbito......
2°intervento di ricostruzione con il tendine gracileo........ennesimo problema, istabilita' e dolori.nuova risonanza magnetica ..dimostra esiti di ricostruzione ....
3 intervento provano con uan termoritensione con radiofrequenza del neolca e mi sottopongono ad un esame istologico diagnosticandomi una condrocalcinosi e condropatia cfm in esiti revisione chirurgica di lesione lca..........
gli anni sono passati ....gli interventi non hanno portato a nessuna soluzione e ad oggi nonostante l' eta' mi ritrovo ad avere la stessa istabilita( praticamente il ginocchio continua a cedere ) e i dolori continuano a tormentarmi.......
a questo punto secondo voi verso che cure potrei orientarmi?
grazie mille
[#1]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Carissima,
a mio parere è necessario valutare direttamente il ginocchio e gli esami strumentali eseguiti sino ad oggi per avere una visione chiara di quale grado di instabilità sia presente e su quali piani dell'articolarità sia evidenziabile. E'necessario inoltre conoscere la sua attività quotidiana ed i suoi desideri e le sue aspettative in relazioni all'effettuazione di attività sportiva (per esempio).
Il tutto con lo scopo di poter programmare un approccio corretto alla sua patologia che permetta di ottenere il massimo risultato utile in relazione alla sua qualità di vita.
Tratterei sicuramente l'instabilità residua che verosimilmente le causa anche la patologia cartilaginea. Le modalità sono da decidere in base a quanto Le ho esposto sopra. Eseguirei anche alcuni esami ematochimici relativi al metabolismo fosfo-calcico.
Non esiti a contattarmi per chiarimenti
cordialità

Dr Simone Cigni

[#2]
dopo
Attivo dal 2005 al 2005
Ex utente
perfetto io sono predisposta ad un suo parere dettagliato , vorrei sapere come posso contattarla per un appuntamneto.
in anteprima puo' gentilmente farmi capire se realmente si tratta di una patologia rara e se effettivamente ci sono cure che possano aiutarmi non a migliorare bensi a guarire definitivamente.e cosa rischi o andando avanti.?
la ringrazio anticipatamente per la repentina risposta.
Deborah Franceschi
[#3]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Cara Deborah,
direi che si tratta di una complicanza spiacevole, non frequente ma possibile. La cura definitiva è da stabilire in base all'esame clinico ed alle Sue esigenze come Le avevo accennato. E' necessario definire con precisione da cosa derivi l'instabilità e la sensazione di cedimento (e soprattutto il dolore) ed agire di conseguenza. Il tutto per evitare l'aggravamento della patologia cartilaginea in atto e per evitare che l'eventuale presenza di instabilità condizioni negli anni a venire l'insorgenza di patologia degenerativa precoce.
Mi può contattare in studio allo 0383212725 dove troverà la segretaria che le darà ogni informazione possibile.
A presto
cordialmente,
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