Dolore alle vene

Buon giorno, viscrivo per avere un consiglio.
Soffro di vene varicose, ho un incontinenza delle valvole alla safena (spero non sbagliare il nome). Dopo il secondo parto ho avuto una tromboflebite: dolore alle vene e dopo un giorno sono diventate completamente dure. mi riferisco agli arti inferiori. Sono stata curata, e per questi ultimi due anni tutto bene. Porto sempre le calze graduate 140 den compress. 8mmg. Soffrendo di emicrania durante il ciclo e non trovando sollievo con nessun comune analgesico, il medico curante mi ha prescritto Rilamig. Sabato sera verso le nove ho preso una compressa. La notte seguente verso l'una mi sono alzata dal letto e come ho poggiato i piedi a terra co sentito un forte dolore alle vene dei polpacci e sulla caviglia sx dove le vene sono più pronunciate (nel mio caso). anche stando coricata non si alleviava il dolore, ma saliva anche alla safena. Così ho pensato potesse essere un inizio di flebite e sono andata in ospedale, ma senza esito positivo! Comunque il medico curante non esclude un collegamento con il farmaco assunto. In attesa di un doppler sto facendo clexane 4000 1 al di. Voi cosa ne pensate? Sto mettendo anche le calze sigvaris 701 e così riesco a stare in piedi senza accusare forte pressione del sangue nelle vene. Grazie come sempre per la vostra attenzione
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
ritengo che l'atteggiamento prudenziale del Suo Medico sia condivisibile e che i provvedimenti messi in atto siano giusti.
Mi permetto di suggerire di prendere in considerazione il trattamento della Sua affezione venosa, che, per quanto deducibile a distanza, potrebbe prevedere provvedimenti di tipo chirurgico.
Per quanto non vengano descritte complicazioni di tipo flebitico connesse con l'uso del farmaco in oggetto, una correlazione ascrivibile al suo effetto vasoattvo non è escludibile in via di principio.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Grazie mille per avermi risposto. Stamane ho fatto il doppler con questo esito:
insufficienza ostiale femorale bilaterale, a sx modeste ectasie lungo il decorso della safena interna- collaterali-; assenza di fenomeni in atto, pervio il circolo venoso profondo di coscia e gamba.
Di tutto questo mi è stato solo spiegato che al momento non ci sono flebiti in corso, ma rischio di averla alla gamba sx se non porto calze elastiche da 140 (cosa che faccio sempre, tranne il giorno prima di sentirmi male x il troppo caldo!). Mi è stato inoltre detto di sospendere il clexane e di pensare ad un intervento laser e non tradizionale visto che sono magra.Cosa ne pensate? Perchè se non c'è nulla in atto quando mi metto in piedi sento questa forte pressione alle vene? un'ultima cosa: ho sentito dire tra voci di popolo che lavorando in piedi per molte ore, sono una commessa in gioielleria, con il tempo dopo l'operazione tendono a fuoriuscire di nuovo, mentre stamane il dott. mi ha detto che se l'intervento è ben fatto non di riformano. Vi chiedo di rispondermi con tutta onestà, come sono sicura che farete. infinite grazie ancora.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Non vedo il motivo per il quale sarebbe più indicato un intervento con laser. Ma ognuno ha le sue idee al riguardo.
Per quanto riguarda il problema delle recidive ritengo che ai pazienti sia sempre dovuta una corrett informazione. Al riguardo può leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/1143-varici-e-capillari-a-volte-tornano-il-problema-delle-recidive.html
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dopo
Utente
Utente
Ho letto il suo articolo e adesso sono più informata riguardo all'intervento. Ma Lei con un doppler come il mio, sempre ragionando per assurdo, visto che parliamo di dati non rilevati in sua presenza, data la mia situazione e predisposizione familiare cosa mi consiglierebbe?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Per quanto desumibile a distanza, mi sono fatta l'idea che sia necessario un trattamento chirurgico.
La scelta della metodica più indicata va fatta sulla base di considerazioni legate ai sintomi, alle manifestazioni cliniche locali, ai dati dopplersonografici e alla sua conformazione fisica: tutte valutazioni non possibili a distanza.
Personalmente non credo che le metodiche laser riducano l'incidenza di nuove manifestazioni a distanza di tempo; anzi...
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Utente
Utente
Gazie infinite per tutte le delucidazioni. Penserò al da farsi...
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