Fuga venosa o no ?

Gentili dottori, ho gia' scritto in precedenza su questo argomento, ottenendo due opinioni assolutamente discordanti, una del dottor moretti, l'altra del dottor pozza. Piu' confuso che persuaso, quindi, vi chiedo un ulteriore parere, al fine di avere le idee piu' chiare. Spieghero' nei minimi dettagli la mia assurda vicenda, per darvi il massimo delle indicazioni e consentirvi una risposta piu' dettagliata possibile. Nel mese di giugno appena trascorso, forse a causa di uno stato d'ansia (o forse l'ansia e' subentrata per questo motivo, insomma, il classico caso di quando non si sa bene sse sia nato prima l'uovo o la gallina) ho avvertito un'improvvisa variazione negativa della libido che da sempre molto alta e' divenuta assai altalenante (giorni in cui, in alcuni momenti avvertivo il drsiderio e poi, giornate intere seguenti, senza alcuna libido). Preciso che fino ad allora avevo sempre avuto erezioni lunghe e assai soddisfacenti. Al calo della libido e' successivamente coinciso anche un calo dell'erezione durante il coito. Preoccupato di non riuscire piu' a soddisfare le mie partner, ho interrotto i rapporti sessuali, continuando, tuttavia, a masturbarmi 8solo nei momenti in cui era presente la libido), ottenendo erezioni buone e discretamente durevoli. Tutto questo fino al 13 di agosto, quando, decisomi a tutti i costi a riprendere i rapporti sessuali anche in assenza di libido, mi sono recato da un andrologo, il quale mi ha consigliato le punture di prostaglandine. Prima puntura (eseguita dalll'andrrologo) di caverject da 10 mg, con erezione di circa l'80% per una mezz'oretta. Seconda puntura il 18 agosto (sempre eseguita dall'andrologo) di caverject da 20 mg. E' stato come non averla fatta !!!! Erezione zero!!! Assurdo no ? Sul momento, l'andrologo ha eseguito un ecocolordoppler dinamico, sospettando una fuga venosa !!! Immaginate il mio stato d'animo !!! Anche perche' tutto era partito da un calo della libido (con ovvio calo dell'erezione) ma quando la libido era presente, erano presenti pure le erezioni, di discreto livello. Deciso, comunque, a riprendere i rapporti sessuali, alcuni giorni dopo l'esame doppler, ho assunto, 3 ore prima del rapporto, 2 compresse di cilais da 5 mg. Risultato: un'ora e un quarto di rapporto con erezione ottima e soddisfacente. Ma come, mi chiedo: con il cialis si va alla grande e con il caverject da 20, addirittura zero erezione ? Ma, insomma, sta fuga venosa, alla luce dei miei ripetuti atti di autoerotismo e ai risultati ottenuti con il cialis, c'e' oppure no ? Potrebbe, l'ecocolordoppler essere risultato falsato da qualche fattore a me ignoto ? Giuro che comincio a non capirci piu' nulla !!!! Vi prego, allora, esprimete un parere concreto sulla base del racconto che vi ho fatto. Un parere che faccia un minimo di chiarezza sulla mia situazione, per capire cosa devo fare !!! Attendo con ansia.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro signore, leggendo un pò del Suo "impressionante" volume di precedenti, si capisce che la fuga venosa non c'è. Perchè? Perchè la fuga venosa non risponde per definizione alla terapia con farmaci orali tipo Cialis e simili, specialmente se a dosaggi bassi. Le è stato fatto notare come un ecocolordoppler sia poco attendibile per definire una fuga venosa . Si capisce peraltro che Lei è una persona estermamente ansiosa e presenta atteggiamenti maniacali nei confronti dei Suoi sintomi. E' ovvio che in un simile contesto i disturbi dell'erezione che La riguardano vanno inquadrati soprattutto in termini psichici. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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