Dolore rene sx da 3 gg

Buonasera sono un uomo di 39 anni e a Settembre del 2011 in seguito ad una ecografia dell'addome superiore mi veniva diagnosticato "policistosi epatica" e Reni in sede nella norma per morfologia, dimensioni, intensità di segnale ed effetto paraenchimografico, con riconoscibilità di alcune piccole formazioni cistiche parenchimali semplici bilateralmente, la maggiore al polo inferiore rene sn, parzialmente esofitica con diametro max 12mm.
Esami per l'esecuzione del RM con mezzo di contrasto:
Creatina 0,86mg/dL
GFR 105ml/min/1,73mc
Protidogramma OK
Biureto 7,30g/dL

Ad agosto a seguito di 2 episodi di febbre improvvisa (38.5°) che sono durate 3 ore per poi scomparire da sole senza alcun farmaco e ad urine molto concentrate il medico mi ha fatto fare esame del sangue, delle urine compreso urinocoltura dalle quali non si è riscontrato alcun valore sballato. Unica cosa che nell'esame microscopico si annotava:
2/5 Emazie per campo (sempre presenti in tutte gli esami delle urine)
Rari leucociti
Rari cilindri ialini
Rare cellule delle vie basse (sempre presenti in tutte gli esami delle urine)
Per i leucociti e i cilindri ialini il medico mi ha prescritto di fare una verifica delle urine presso un ospedale in quanto aveva già avuto numerosi episodi con il laboratorio dove ero stato per la presenza di cilindri e leucoiti poi risultati inesistenti (altri valori che indicavano delle patologie erano discordanti).
Difatti il successivo esame indicava solo rari cristalli di ossalato di calcio e non si osservano emazie integre.
Mercoledi mattina ho iniziato a soffrire di un dolore continuo al fianco sn tanto da non permettermi di respiare profondamente poichè mi causa una vera e propria stilettata.
Recatomi dal medico alla manovra di "Giordano" saltavo letteralmente per cui mi diagnosticava il rene sofferente dovuto alla presenza di renella diagnosticata nell'ecografie precedente di qualche mese alla RM.
Quindi mi prescriveva LEVOFLOXACINA (1 al gg x 5 gg), 2 bustine di OKI e bere almeno 2/3 lt di acqua al giorno.
Sono al 3° gg e il dolore sembra non passare se non attenuarsi parzialmente sotto effetto dell'OKI; inoltre ho notato le urine risultano quasi trasparenti forse per l'acqua ingerita ma anche quelle del primo mattino si avvicinano notevolmente al quelle durante il giorno.
E' normale avere ancora dolore? La tipologia di minzione può essere dovuto a qualche altra patologia a carico del rene? Devo preoccuparmi seriamente?
Premetto che in famiglia non ci sono casi di questo tipo e che sono un po preoccupato visto anche le cose che ho letto su internet cercando tra i sintomi.
Tra due giorni devo fare controllo con RM ma senza contrasto per controllo della policistosi; dovrebbero trovare qualcosa eventualmente se il rene ha qualche patologia?

Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio Utente,
il quadro clinico da lei presentato è effettivamente compatibile con un quadro di colica renoureterale in un quadro di renella documentata in precedenza e con l'evidenza di cristalli di ossalato di calcio all'esame urine.La terapia impostata dal Vs Curante è corretta ed adeguata.Relativamente alle domande:
1) sì è normale avere ancora dolore a distanza di giorni;le chiedo però se tale dolore è cambiato nei giorni diventando più basso?
2) la tipologia di minzione è dovuta all'alto volume di liquidi ingeriti con urine diluite
3) la RMN senza contrasto potrà essere utile in termini di evidenza di dilatazioni a livello del rene sx o di alterazioni del segnale a livello della cisti polare sx come per fenomeni emorragici intracistici;effettivamente,nonostante le dimensioni di suddetta cisti documentata all'eco siano ridotte (12mm) la causa del dolore potrebbe essere correlata ad un danno a livello cistico (emorragia,rottura,infezione);sinceramente non credo a tale ipotesi e continuo a pensare ad un problema di calcolosi renale.A completamento della RMN (chiesta come follow up della malattia cistica epatica e senza mezzo di contrasto) eseguirei con calma una buona ecografia dell'apparato urinario ed una RX diretta addome in bianco al fine di documentare eventuali piccole formazioni calcolotiche di piccole dimensioni di natura calcica.
4) in considerazione della presenza di cisti renali ed epatiche multiple,rientrando verosimilmente in un quadro di rene e fegato multicistico (e non policistico) esgeuirei un costante follow up nefrologico con controlli ogni 6 mesi della funzione renale,esame urine,funzione epatica,ed annualmente ripeterei un'ecografia addominale completa.
resto a disposizione per chiarimenti

Dr. Remo Luciani

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
innanzitutto la ringrazio per avermi risposto.
A distanza di 10gg dall'inizio del dolore, questo è andato diminuendo (credo dovuto più all'antibiotico che all'OKI in quanto il dolore durante i primi gg non cambiava) e ad oggi ho solo un lieve fastidio e a volte qualche dolore tipo crampo ma son tornato ad una respirazione normale e pur tastando la zona non ho più la sensazione di dolore/sensibilità.
La minzione ed il colore delle urine sono rientrate nella normalità.
Nei prossimi gg ritirerò l'esito della RMN e la aggiornerò ulteriormente.
Gli esami annuali che mi consiglia sono dovuti al quadro patologico che ho che potrebbe diventare pericoloso?

Cordiali saluti
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio utente,
I controlli di follow up proposti servono a controllare nel tempo e a dare un termine di riferimento per valutare un' eventuale evolutivita' a livello epatorenale.stia tranquillo sono controlli rotinari che ogni persona nelle sue condizioni dovrebbe fare.
A disposizione per chiarimenti la saluto
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Utente
Utente
Buongiorno a tutti, mi trovo di nuovo a scrivere a 4 mesi dall'ultima gentile risposta che ho ricevuto in quanto ci sono state evoluzioni. Innanzitutto la RSM fatta a fine settembre ha rilevato nessun quadro evolutivo rispetto alla precedente eseguita l'anno scorso. Durante la fine di Novembre ho iniziato ad accusare di nuovo fastidio ai reni e i primi di Dicembre mi son dovuto recare al pronto soccorso per un dolore lancinante al fianco sx che si protraeva sino ai testicoli; diagnosticata colica renale qui venivo trattato con 3 flebo di antidolorifici in quanto il dolore persisteva (Toradol+Rinadil / Perfalgan / Contramal+Plasil). Mi eseguivano quindi eco ai testicoli e al rene e venivo mandato in altro ospedale ad un consulto urologico in quanto dalle esame delle urine risultava: Creatina 1.34, Azotemia 55, CPK 254, Potassio 3.4, Leucociti 11.5 (x10). Qui mi eseguivano TAC dalla quale risultava: "presenza di calcolo di 4mm del tratto lombare dell'uretere di condizionante dilatazione delle vie escretrici a monte" e venivo quindi dimesso con la cura di 6gg Ciproxin e 20gg Tamsulosina. Al termine di tale cura ho effettuato eco di controllo il cui risultato è stato nulla di invariato. Settimana scorsa di notte mi sono svegliato con un dolore iniziale alla vescica (crampo) e dopo essermi alzato si è irradiato ai testicoli; recatomi dal dottore che ha diagnosticato "orchialgia" mi ha trattato con 3gg di Ciproxin e Cistalgan. Improvvisamente il dolore il gg stesso è sparito per poi ripresentarsi improvvisamente due notti. La mattina ho avuto come delle coliche che di presentavano con bruciore intenso che partiva dall'inguine (un grande calore) e poi dolore alla vescica che durava qualche secondo con dolore all'uretra e bisogno impellente di urinare; durante tutte le urine del giorno si presentava macroematuria con colore rossastro. Qualche giorno dopo mi recavo al pronto soccorso con dolore alla vescica come crampo. Qui venivo trattato con solito antidolorifico e cura di 6 gg con Augmentin (3cp al dì) e al Bisogno Buscopan e supposte Indoxen. Ora sono oramai al 4gg di terapia (non prendo unicamente supposte) ma la situazione è migliorata leggermente ma non sembra portare alla regressione completa; ho sempre piccoli crampi alla vescica, impellente bisogno di urinare senza bruciore ma dolore alla fine. Non so più da che parte girarmi, non riesco a rimanere tranquillo, sto curando alimentazione e bevendo 2/3lt di acqua al giorno. Cosa posso fare? In ospedale mi hanno prescritto Urinocoltura+Antibiogramma che dovrò eseguire alla fine del trattamento e visita da un Urologo per decidere se togliere il calcolo. Può essere lui la causa di questa cistite dolorosa e continua?
Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro una buona giornata.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
egregio signore,
i sintomi da Voi riferiti sono compatibili con una formazione litiasica che sta irritando la parete vescicale;ripeterei così come consigliato un esame urine ed urinocoltura,continuerei a prendere la tamsulosina per favorire l'espulsione dello stesso e mi affiderei ad un bravo urologo.
cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno a lei innanzitutto e la ringrazio per la risposta veramente celere.
Mi son dimenticato di aggiungere che qualche gg prima dell'ultima mia visita al pronto soccorso avevo eseguito un controllo ecografico per valutare se la posizione del calcolo si fosse modificata rispetto allo stato durante la colica renale ed è risultato che il calcolo non si era mosso minimamente e quindi non credo sia arrivato sino alla parete vescicale anche se dal referto non riesco a capire il posizionamento. Al di la degli esami e dalla visita da un urologo come anche lei mi consiglia cosa posso fare per avere un po di pace per questa cistite che oltre ad essere fastidiosa è anche dolorosa?
Grazie ancora.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ieri sera ho ritirato il referto del controllo ecografico il cui esito è: "Reni in sede, di dimensioni normali e con regolare spessore della corticale. Non idro-nefrosi. A Dx presenza di renella. A Sx urolita caliciale medio-inferiore di 9.3mm. Vescica in sede, a pareti regolari, indenne da patologie endo-luminali. Prostata con dimensioni normali."
Innanzitutto mi chiedo se in 1 mese di tempo il calcolo possa essersi ingrandito più del doppio rispetto alla Tac oppure possono essersi sbagliati sul fatto che sia un calcolo ma in realtà qualcosa d'altro?
Rimango fiducioso in qualche chiarimento e porgo cordiali saluti.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio Utente,
da lontano e senza la possibilità di avere di fronte il paziente da visitare e senza la visione delle immagini radiografiche ed ecografiche mi è impossibile dare un giudizio.Le ribadisco la necessità di affidarsi ad un buon centro urologico.
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, finalmente martedì sera ho espulso il calcolo e ho provato immediatamente sollievo e i sintomi sono andati a svanire.
Lo stesso giorno alla mattina ho eseguito la visita da un urologo che mi ha prescritto una TAC di controllo in quanto quella al pronto soccorso e l'Eco di controllo avevano dato due segnalazione differenti; oramai avevo già prenotato l'esame che lunedì mi appresto a fare.
Volevo porre due domande:
1) Avendo già fatto ai primi di Dicembre una TAC è dannoso eseguirne un'altra a così poca distanza?
2) Siccome è stata prescritta con Mezzo di Contrasto ho eseguito l'esame del sangue e delle urine dai quali è tutto a posto ad eccezzione della presenza di emoglobina (0.03mg/dL), Urobilinogeno (0,2 EU/dL) e Proteine (5mg/dL range 0-15). Inoltre la creatina rispetto ad un anno fa è leggermente aumentata (da 0.85 a 0.95).
E' una situazione da dover tenere controllata? Non so per quale motivo ma ho una strana sensazione che qualcosa possa non funzionare come deve. Aggiungo che tutti i valori sopra menzionati sono stati eseguiti la mattina successiva all'espulsione del calcolo e che ero sotto cura Augmentin (3 al dì), Cistalgan (1 al dì) e supposte Indoxen (1 o 2 al gg negli ultimi 3gg).

Ringrazio anticipatamente e buon week end.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
esegua con fiducia esame tac idratandosi adeguatamente prima e dopo;la funzione renale è stabile e nondesta preoccupazioni.
cordiali saluti
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, ho eseguito la TAC di controllo anche se il dottore in Radiologia ha ritenuto di non eseguirla con mezzo di contrasto dato che pochi giorni prima ho espulso un calcolo di 5mm a seguito del quale la sintomatologia dolorosa acuta è completamente sparita.
Le descrivo di seguito l'esito:
"Al controllo attuale non più riconoscibile la dilatazione delle cavità calicopieliche a sx e la formazione litiasica descritta in corrispondenza dell'uretere lombare omolaterale.
Non formazioni litiasiche in sede renale bilateralmente. Vescica ben distesa.
Alcuni piccoli fleboliti in corrispondenza dello scavo pelvico a sx.
Utile dato la mancata infusione di MDC conferma ecografica."
Allora da quello che capisco:
1) Il calcolo visto dalla prima TAC (4mm) deve essere quello che ho espulso.
2) Il calcolo che la TAC di controllo ha visto di circa 1cm non esiste. Dove è finito o cosa ha visto?
3) Mi può spiegare gentilmente cosa sono i fleboliti e se me ne devo preoccupare?
4) Secondo lei vale la pena oltra al mio medico curante di affidarmi anche ad una visita urologica?

Mi sembra di essere preso in giro quando scrivono che servirebbe un'ecografia di conferma visto che non c'è stata infusione di MDC. Ma sono stati proprio loro a decidere di non volerla fare.

La ringrazio anticipatamente e le auguro buona serata.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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