Viagra frazionamento del famaco e conservazione. aiuto!

Buongiorno ho 30 anni e sono di Milano. Vi scrivo per porvi due domande in merito al viagra.

Ieri pomeriggio ho diviso una pastiglia da 50 mg in 4 parti. E poi ho assunto un quarto della stessa, quindi piu o meno 12.5 mg circa. Il restante l'ho immediatamente e accuratamente chiuso all'interno della carta stagnola da cucina. Dopo un’ ora queste pastiglie ancora avvolte nella carta stagnola le ho chiuse all'interno di un contenitore di multicentrum vuoto che ho comunque pulito con acqua bollente e sapone e poi ovviamente asciugato. (questa pastiglia fa parte di una scatolina di viagra acquistata questa estate e con scadenza 09-2016)

Vorrei sapere se queste 3 parti della pastiglia possono essere ancora utilizzate. Se in questa maniera subiscono qualche alterazione nella composizione se ci possono essere effetti indesiderti o collaterali in questa maniera... o non so... perdono di efficacia o possono deteriorarsi... magari diminiusce solo la capacità d'effetto..

Probabilmente le mie preoccupazioni sono immotivate però essendo questo un farmaco cosi delicato visto alcuni effetti collterali pesanti citati sul bugiardino preferisco essere più attento che superficiale.

P.s. Inoltre quei 12.5mg comunque non hanno sortito alcun effetto...

Poi ho ancora 3 scatoline di viagra acquistate nell' agosto del 2009 con scandenza 01-2014.

Queste in questi anni sono rimaste chiuse nella confezione originale in un casseto al buio.
Pero sul bugiardino raccomandano di tenerle conservate a temperature superiore ai 30°.
Mi chiedo, durante l'estate, in particolare luglio e agosto questa temperatura spesso viene ampiamente superata... quindi se questi farmaci restano a temperatura ambiente è pericoloso?
Non credo.. pero spero di no e spero che siano tranquillamente utilizzabili visto l'elevato costo del suddetto farmaco.


Ripeto magari sono preoccupazioni immotivate e insensate ma vi ringrazio anticipatamente per le delucidazioni che mi darete.


Saluti.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Si, le Sue preoccupazioni sono forse un pò eccessive. La data di scadenza di un farmaco è una certificazione di presenza di principio attivo in quantità nominale (entro tale data) da parte del fabbricante, naturalmente a patto che la confezione sia integra, la temperatura non eccessiva ecc ecc.
Le Sue manipolazioni sulla compressa (taglio, conservazione peraltro maniacalmente effettuata!) non possono comportare conseguenze dannose per la salute.
L'unico effetto vero di una conservazione inadeguata di un farmaco, è la riduzione della percentuale di principio attivo presente: questo non ha di fatto conseguenze su effetti collaterali o sulla salute, tuttavia la pratica del taglio delle pastiglie e della conservazione delle stesse con metodi personali è fatta sotto la propria personale responsabilità e non può essere raccomandata dal medico. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio Dr. Conti la ringrazio vivamente della sua risposta e delle sue delucidazioni in merito alle mie perplessità!

Mi permetto di porle un'ultima domanda visto la sua gentilezza.
A questo punto entro quanto tempo posso utilizzare la pastiglia che ho manipolato e conservato nel contenitore del multicentrum?
Fa sempre fede la data di scadenza della relativa confezione?
O é da consumare entro un tempo breve dal giorno dell'avvenuta manipolazione?

Se fosse la seconda ipotesi, quantificando a grandi linee cosa sarebbe... una settimana.. due...boh. non so.. un mese?


La ringrazio anticipatamente per la risposta che saprà fornirmi.

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro signore, quantificare il non quantificabile non è possibile, ma a rigor di logica direi che alcune settimane siano poco influenti sul decadimento del farmaco. Ancora cordiali saluti

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