Ecocardiografia

Buongiorno Dottore, mia madre (84 anni) e' stata ricoverata in ospedale. Da un esame ecocardiografico, (che riporto per intero) diagnosi di invio: PM, FA, esiti di sostituzione aorta toracica nel 1994, edemi declivi. Dimensioni del ventricolo sinistro nella norma. Ipocinesi diffusa con variabilità regionale e funzione globale ridotta (40%)E/E' non indicativi di elevata pressione di riempimento. Ventricolo destro ingrandito con normale cinesi. Insufficienza tricuspidale di grado severo che non consente la stima diretta della pressione polmonare, perche atrio e ventricolo dx si comportano,in termini pressori come una camera unica. Rettilineizzazione del setto inter ventricolare come da carico pressorio. Vena cava inf. dilatata(41 mm solo parzialmente collassabile con gli atti respiratori. Ingrandimento biatriale, più accentuato a dx (area AD 34 cmq).Normali le dimensioni del bulbo artico, della giunzione sino-tubulare e dell'aorta ascendente prossimale (immagine di doppio contorno non alimentato). Calcificazione della porzione post. dell'anulus mitraglio con insuffcienza valvolare di grado moderato. Insufficienza aortica di grado moderato da alterazioni degenerative delle cuspidi valvolari.Non gradienti patologici. Lieve bulging della fossa ovale senza segni Doppler di shunt interatriale. La situazione di mia mamma è critica? Pensa che ci voglia un intervento e che possa farlo oppure no, o basta la terapia? Mi dica la verità, per favore.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Guardi, da quanto lei riporta effettivamente il problema della disfunzione delle 3 valvole non è un problema irrisorio. Soprattutto la disfunzione tricuspidalica comporta uno scompenso destro aggravato dalla fibrillazione atriale e dall'impianto del PM. Occorre sicuramente seguire una buona terapia farmacologica e per l'eventuale intervento occorre una consulenza cardiochirurgica, al fine di valore complessivamente i pro e i contro (data anche l'età).
Cordiali saluti

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dottore, avevo già capito che non è una situazione facile. Le chiedo, se non potessero operarla a cosa andrebbe incontro? Per il cuore è in terapia da anni. E un'operazione sarebbe molto rischiosa? E perchè? Grazie.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Guardi che non faccio l'indovino... Se l'operazione non viene eseguita la prognosi non è buona e per questo le avevo detto che la situazione è delicata, ma anche l'intervento comporta dei rischi, i quali però vanno valutati dal cardiochirurgo che eventualmente dovrà intervenire e al quale vi consiglio di rivolgervi. Altro non posso fare per voi.
Cordialmente