Klinefelter e terapia preventiva per micro-tese

Buonasera
sono un ragazzo di 34 anni e da circa un anno ho scoperto di essere affetto da Sindrome di Klinefelter. Consultando un endocrinologo-andrologo mi ha consigliato di iniziare ad assumere un integrazione di testosterone che di fatto è al disotto del range minimo che compare come riferimento nelle analisi. Ho consultato successivamente un andrologo esperto in medicina della riproduzione il quale mi ha consigliato il prelievo direttamente da testicolo di spermatozoi (micro-tese) da poter eventualmente congelare e solo successivamente iniziare eventualmente terapia sostitutiva con testosterone (al momento me l'ha sconsigliata vista la presenza di barba sul volto, una se pur rada peluria sulle braccia, gambe e pube, la libido nella norma, ecocardiografia, rx torace e DEXA nella norma) . Al fine di poter effettuare però questa micro-tese mi ha prescritto terapia per tre mesi: con erectosan bustine (una bustina al giorno), Nolvadex D 20 mg (due compresse al giorno), Rovigon confetti (tre confetti al giorno), Gonasi HP 5000 (una fiala a settimana). La mia domanda è: avendo letto qualche pubblicazione sulla sindrome Klinefelter e avendo appreso che purtroppo c'è una maggiore probabilità di insorgenza del carcinoma mammario, piuttosto che di quello prostatico e di altre patologie a carico dell'apparato osseo e cardiovascolare oltre che di carattere endocrinologico, la terapia ormonale che mi è stata prescritta (come preparazione alla micro-tese) può incrementare la probabilità di insorgenza di malattie cardiovascolari, osteo-articolari e oncologiche in genere? Le dico la verità non vorrei averla messa in difficoltà perché magari la competenza non è proprio endocrinologica, d'altro canto però non ho ancora capito dopo un anno se farmi seguire da un endocrinologo, da un andrologo, da un genetista, da un oncologo o da un urologo. Ho consultato diversi specialisti e al di là di quelle che sono le notizie certe riportate in bibliografia, poi mi sembra che ogni specialista ha una sua idea della sindrome e questo mi mette in seria difficoltà sul da farsi e sulla strada giusta da intraprendere. Mi scuso se mi sono dilungato un pò troppo e Ringrazio sin d'ora per l'aiuto che potrete fornirmi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

in presenza di una azoospermia su base genetica, come quella che si ha quando si ha in una sindrome di Klinefelter, io personalmente non propongo terapie ormonali, soprattutto l'uso di gonadotropine che generalmente sono ben presenti.

Risenta ora il suo andrologo e con lui stabilisca la data del prelievo chirurgico se è questa la strada che avete deciso di intraprendere.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo particolare problema riproduttivo, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/195-l-azoospermia-quando-non-ci-sono-spermatozoi.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio Dot. Beretta per avermi risposto. Ho letto l'articolo che mi ha consigliato, ineffetti lo spermiogramma l'ho ripetuto 3 volte e al di la del volume che è stato variabile e nella norma solo dopo 5 giorni di astinenza, quello che si riscontra sempre è viscosità aumentata + 3, cellule epiteliali dei dotti 10 milioni/ml, cristalli di spermina diversi, leucociti numerosi, corpuscoli amilacei numerosi, azoospermia. Non ho mai fatto però la ricerca di spermatozoi sulle urine. Non so davvero che fare se tentare la strada della micro-tese ma che ritengo il mio andrologo non vorrà neanche tentare se non faccio la terapia preventiva o lasciar perdere e quando sarà il momento di avere un figlio orientarmi all'eterologa piuttosto che all'adozione. Quello che mi preoccupa della strada della micro-tese non è tanto l'intervento quando proprio la terapia preventiva ormonale e le eventuali implicazioni oncologiche che forse di fatto non è possibile escludere al 100%.
La ringrazio per la sua disponibilità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

il percorso che lei deve fare è già complesso, difficile e a risultati non certi e la terapia ormonale indicata non è obbligatoria e molto volte non utile.

Ne riparli con il suo andrologo.

Ancora cordiali saluti.
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