Disfuzione erettile

Gentile Dottore,
ho 33 anni. Ho sempre avuto una vita sessuale molto sofferta, per problemi di natura "ansiogena", che mi hanno portato per molti anni a "rifiutare" i rapporti con le donne, per paura del fallimento. Essenzialmente, ho sempre avuto difficoltà, non a raggiungere l'erezione, ma a mantenerla ai fini della penetrazione: in breve, il pene rimane eretto a metà, non mantenendo una consistenza tale per la penetrazione.
Qualche anno fa, decisi di affrontare il mio problema e feci diverse visite da un andrologo. Dopo, alcuni esami (esami del sangue per il testosterone e esame doppler, dopo una puntura per ottenere l'erezione), l'andrologo convenne che si trattattasse solo di un problema di natura psicologica e mi consigliò il Cialis. In effetti, con il farmaco (dose 10 mg) riuscivo ad avere rapporti soddisfacenti.
Da circa tre anni e mezzo, tuttavia, cioè da quando ho iniziato ad assumere l'ANTRA per una esofagite (non so se è una coincidenza o meno), la situazione è peggiorata.
Ho avuto un forte calo del desiderio sessuale ed una sostanziale incapacità di mantenere l'erezione, ragione per cui ho sempre dovuto fare ricorso al Cialis. Questa difficoltà, si manifesta addirittura anche quando mi masturbo.
Tutto questo è ovviamente frustrante. In questi giorni, mi è addirittura capitato di non riuscire ad avere una erezione soddisfacente neanche con il farmaco. Mi sono convinto, allora, di non avere un problema psicologico, ma organico, cosa che la visita andrologica di anni fa sembrò escludere. Le rivolgo alcune domande:

a) Ho letto che tra le cause organiche ci può essere anche la sclerosi multipla: è possibile che sia questa la mia causa? La disfunzione si manifesta in questa malattia come si manifesta in me, cioè non con una difficoltà a raggiungere l'erezione, ma a mantenerla?
b) E' possibile che la causa dei miei problemi sia l'ANTRA? Ho letto che esistono casi in cui tale medicinale ha provocato disfunzione erettile?

Le rivolgo queste domande, in attesa di una nuova visita dal mio andrologo. Grazie.



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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

la miglior cosa è riconfrontarsi con lo specialista che valuterà se e quali esami ripetere per confrontarsi con i suoi problemi, tuttavia non penserei a rare patologie che comunque le darebbero una sintomatologia che ad oggi lei non ci riferisce. Il calo della libido potrebbe far pensare ad un calo orminale che comunque andrebbe verificato attraverso dei dosaggi ormonali e se poi lo desiderasse ci può tenere informati.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio pe la cortese risposta. Cosa pensa, invece, in ordine all'uso dell'Antra?
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
non capisco la sua domanda
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dopo
Utente
Utente
La domanda che le avevo rivolto nel primo post era la seguente:
atteso che i miei disturbi sono temporalmente coincisi con l'inizio dell'assunzione di ANTRA 20 mg, farmaco che prendo ogni giorno da 3 anni e mezzo, ritiene che possa esservi una correlazione? Ho letto che esistono casi in letteratura di disfunzione erettile legati all'uso di omeprazolo. Volevo conoscere la sua opinione. Grazie comunque.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
nella mia esperienza clinica non ho mai riscontrato tale possibilità e quindi non sono in grado di aiutarla, tuttavia se tale evenienza è riportata in letteratura si confronti con il suo gastroenterologo per modificare la terapia.

Un cordiale saluto
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