Ependimoma

Gentile dr. mio padre ha scoperto di avere una lesione nel 2003. L'ultima rmn conferma che sempre uguale. Ma più passano gli anni più dorme appena si ferma. Forse a seguito dei seri problemi alla colonna. Anche la memoria peggiora sempre più veloce.
RMN 2003: E' stata evidenziata formazione espansiva in sede sopratentoriale ed intraventricolare, posizionata a livello del forame di Monro di dx ed estendentesi alle sedi limitrofe.
La lesione è caratterizzata da aspetto solido, disomogeneo, contiene al suo interno, sul versante di dx, una calcificazione.
La somministrazione del mezzo di contrasto determina debolissima impregnazione nei pressi del nodulo calcifico.
La formazione espansiva, data la sua posizione, provoca un' alterazione della dinamica liquorale consistente in moderata idrope dei due ventricoli laterali, soprattutto del ventricolo laterale di destra.
Non sono peraltro riconoscibili segni evidenti di trasudazione ependimale.
Nonostante vi sia arricchimento contrastografico è probabile che la lesione corrisponda ad un subependimoma, devono essere presi tuttavia in considerazione altri oncotipi ed in modo particolare l'ependimoma e il neurocitoma.
La neoformazione è caratterizzata da margini netti, ben clivabili, relativamente alle strutture vicine.
Sono presenti segni di sofferenza vascolare ischemica sottocorticale, prevalenti a livello dei nuclei grigi profondi e nel contesto della sostanza bianca sovratentoriale.
Coesistono segni inziali di ipotrofia cerebrale.
Sono visibili, discretamente ectasici ed allungati, caratterizzati da normale segnale di pervietà, i principali vasi arteriosi della base.
Sono presenti evidenti segni di flogosi all' interno del seno mascellare di destra.

RMN 2004: idem
RMN 2005: idem + le alterazioni di segnale, ad aspetto focale, dellamsostanza bianca periventricolare presentano un lieve incremento volumetrico e numerico rispetto al 2004. Come reperto accessorio iperintensità del seno mascellare di dx da fatto flogistico reattivo.
RMN 2006: invariata.
RMN 2010: invariata. (ma senza contrasto a causa della creatinina a 1,50).

Grazie vs servizio

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Dr. Domenico Foti Neurochirurgo 5 1 1
Gentile Sig.a,
le chiedo alcuni dettagli del quadro clinico.
Quanti anni ha suo padre?
Mi può descrivere meglio la frase "dorme appena si ferma"?
Suo padre soffre di disturbi della deambulazione?
Di incontinenza urinaria?
Dalla sua descrizione, viste le dimensioni stabili, il decorso di questa neoplasia cerebrale sembra essere decisamente benigno. Tuttavia starei in guardia da sintomi e segni di un idrocefalo che può associarsi in questi casi.
In ultimo le chiedo se il radiologo fa menzione sulle dimensioni della neoplasia.
Consiglio controllo presso neurochirurgo di fiducia
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite,
riguardo all' età ne compie 81 il mese prossimo.
L' affermazione "dorme appena si ferma", ne è un esempio che appena si siede in macchina con me o su una sedia se non è intrattenuto quindi obbligato da un fatto esterno si addormenta facilmente, dimostrando di non avere energia per affrontare nessuna situazione.
Riguardo ai disturbi della deambulazione riesce a camminare o semplicemente a stare in posizione eretta per pochi passi dopo di che si deve sedere. Si in bicicletta, ma ci sono anche tutta una serie di problematiche alla colonna, (ne riporto RMN).
Riguardo all' incontinenza la situazione peggiora sempre di più. Da qualche anno usa i Tena cambiandoli 2-3 volte al dì, ora bisognerà passare ad un livello superiore.
Riguardo alle dimensioni stabili della neoplasia nessuna delle RMN ne riporta le dimensioni, solo nella TC celebrale di cui non ho scritto precedentemente (che è quella che ha scoperto la formazione nel 10/2003) descriveva : ".......che determina dilatazione del ventricolo stesso per ostacolato deflusso del liquor." La descrizione suggeriva trattarsi di ependimoblastoma, che poi le RMN successive hanno smentito.
A seguito della RMN successiva alla TC una neurochirurgia qui in zona aveva fissato data asportazione. Su consiglio medico nel frattempo è stato visitato all' ist. Besta dove hanno consigliato RMN a distanza di 3 mesi, e al secondo controllo hanno consigliato di andare avanti senza intervento controllando con RMN annualmente e se tutto fermo anche meno ravvicinate.

RMN colonna ultima del 2010 senza contrasto:
Deviazione sinistro-convessa al passaggio dorso-lombare e destro convessa lombare con regolare allineamento dei corpi vertebrali.
Quadro di avanzata spondiloartrosi con osteofitosi somatica e marcata ipertrofia dei processi articolari.
Il canale rachideo in corrispondenza del tratto lombare è stenotico.
Sono stenotici bilateralmente anche i forami di coniugazione.
Le radici della cauda sono affastellate fra di loro in relazione al canale stretto descritto.
A livello del passaggio L5-S1 ipertrofia dei legamenti gialli.
Disidratati i dischi intersomatici del passaggio dorso-lombare e ridotti in altezza. Essi sono protrusi ad ampio raggio in sovrapposizione alle alterazioni artrosiche con impegno dei forami.
Il cono midollare ha segnale normale.

Circa 2 anni orsono un neurologo ha ipotizzato che sia i problemi di "memoria" sempre più accentuati sia l' incontinenza potevano essere la causa di una sopportazione importante ai suoi dolori di schiena. (sopporti e fatichi a gestire il male e lasci andare altrove).
Grazie davvero.
figlia.
[#3]
Dr. Domenico Foti Neurochirurgo 5 1 1
Il quadro clinico di suo padre è complesso ed avanzato.
Quanto ai disturbi della marcia, che lei descrive come gravi disturbi, la concomitanza di una stenosi lombare (restringimento del canale lombare) inquina il quadro neurologico potenzialmente derivante dal problema encefalico.
Non sono affatto d'accordo col collega neurologo che attribuisce i disturbi della memoria e l'incontinenza, per di più progressivi, al mal di schiena.
L'incontinenza urinaria può avere diverse cause, sia centrali che periferiche. E vanno trovate.
Il rallentamento ideo-motorio che lei descrive conferma l'idea che mi sono fatto.
Nei grossi limiti che questa valutazione impone, il tutto mi orienta verso un possibile idrocefalo; normoteso (o idrocefalo dell'anziano, a pressione "normale") o cronico ostruttivo (la neoplasia che altera il flusso liquorale). Può darsi comunque che la stenosi lombare svolga un ruolo rilevante. In ultimo, dopo aver escluso quanto detto, l'iter diagnostico impone di prendere in considerazione una demenza senile.
Le consiglio un inquadramento neurochirurgico approfondito.
Cordiali saluti