Rodiola e sclerosi

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Buongiorno,
sono malata di sclerosi multipla da 17 anni e sin da allora sono in terapia con interferone. Nell’ultimo anno ho iniziato a soffrire di stati ansiosi (ansia, senso di peso al petto, respirazione superficiale ecc).
Ultimamente sento parlare molto degli effetti benefici della rodiola e mi piacerebbe sapere se potrebbe essere adatta a me.
Oltre all’interferone assumo la pillola anticoncezionale e il magnesio supremo.
Secondo lei potrebbe essere il caso di provare ad assumerla? E se si in che forma?
Ringrazio per la risposta anticipatamente e saluto.
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Dr.ssa Lucia Battaglia Medico di base, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Sessuologo 60
Gentile Utente
la Rhodiola Rosea è una pianta siberiana conosciuta da moltissimi anni per le sue proprietà. Viene utilizzata principalmente, in estratto secco, per la sua azione adattogena. Aiuta a superare le situazioni di stress sia fisico che mentale. Infatti si usa per lo più negli sportivi per migliorarne la performance fisica (aumenta l'energia e la resistenza muscolare riducendo anche i tempi di recupero) e negli studenti per migliorare la performance cognitiva (aumenta l'attenzione e la concentrazione).
Altri campi d'applicazione, ma ancora non ben studiati, sono quelli legati alla sfera sessuale (pare migliori la resistenza durante i rapporti sessuali), alla sfera emotiva (migliora le condizioni di apatia ed astenia legate ad alterazioni del tono dell'umore o a sindrome depressiva), per il dimagrimento (pare avere effetti sul metabolismo dei grassi aumentando la lipolisi).
Vorrei, inoltre, sottolineare che trattandosi di un fitoterapico ha un dosaggio ponderale dei principi attivi per cui l'utilizzo in persone che seguono altre terapia va attentamente valutato affinchè non insorgano interferenze con la terapia in atto.
Per la sindrome ansiosa a cui accenna potrebbe essere utile qualche rimedio omeopatico e/o una psicoterapia... entrambe non presenterebbero il rischio di interferire con la terapia in uso.
Cordiali Saluti

Dr.ssa Lucia Battaglia MMG
Specialista in Psicoterapia Cognitiva
Perfezionata in Sessuologia Clinica-EMDR-Omeopata

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoressa, è stata molto chiara.
Ne approfitto per fare ancora una domanda: volendo provare ad indirizzarmi sull'omeopatia c'è un rimedio specifico che potrei iniziare a provare?
Ancora grazie infinite e buon fine settimana.
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Dr.ssa Lucia Battaglia Medico di base, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Sessuologo 60
Gentile Utente
i rimedi omeopatico perchè funzionino debbono essere strettamente individualizzati. Non si può consigliare un rimedio prescindendo da un'accurata anamnesi e dall'altrettanto accurato esame obiettivo perché in omeopatia non esiste la "cura del sintomo" ma esiste l'individuo con la sua peculiare modalità di presentare la malattia.
In questo spazio, quindi, non è possibile darle un consiglio... l'unica cosa che posso dirle è che, alla luce della terapia farmacologica a cui si sottopone, sarebbe opportuno iniziare l'approccio omeopatico con una buona dieta detossicante associata a rimedi omeopatici con la medesima funzione, tutto ciò senza sospendere la terapia in atto e facendosi seguire da un bravo medico omeopata.
Le invio i miei più cordiali saluti.