Plavix 75 inibitori della pompa protonica

sono preoccupato per mio padre 83enne, portatore di stent coronarico per un'angioplastica fatta alcuni anni fa, a seguito di una visita cardiologica da un cardiologo dell'asl, nuovo per noi , questi gli cambia LA terapia, sostituisce la ticlopidina con il plavix 75 e gli prescrive delle statine per abbassare il colesterolo. non si preoccupa neanche di chiedere se mio padre usa dei protettori gastrici mio padre comincia a sentirsi male è inappentente ha nausea, allora pensiamo che sia causa della statina per cui prima la dimezziamo ma non ottenendo beneficio decidiamo di eliminarla del tutto, niente da fare mio padre continua a lamentqare debolezza nausea a volte diarrea, facendo delle approfondite ricerche scopro che il principio attivo del plavix a volte viene usato per abbassare la pressione, difatti mio padre assume gia un beta bloccante per questo ma da quando assume il plavix noto che a volte la pressione scende anche a 50 la minima, non solo, alcuni studi fatti hanno dimostrato che assumere protettori gastrici riduce l'effetto antiaggregante del clopidogrel col rischio di trombi, a questo punto vorrei tornare alla ticoplidina ma non so se si può fare da un giorno all'altro sostituire una con l'l'altra sostanza. il protettore gastrico che assume è il lansoprazolo, cosa mi consigliate?ho telefonato a un cardiologo privato ma mi ha dato appuntamento fra dieci giorni, pensate che possa tornare alla vecchia terapia tranquillamente? si può sospendere il plavix di colpo dopo un mese e sostituirlo con altra molecola? voglio ricordare che la ticlopidina mio padre erano anni che la prendeva e non ha mai avuto effetti negativi, ma il cardiologo disse che era un farmaco obsoleto di vecchia generazione ed andava sostituito con uno mcon meno effetti collaterali, ma a questo punto credo che la cosa vada rivista, in attesa di visita vorrei tornare alla ticlopidina perchè non sopporto vedere mio padre che non ha mai appetito e che si sente debole , lo vedo anche un po depressso in quanto teme di avere problemi di salute che possano andare al di là dell'effetto collaterale del plavix, spero sinceramente in un vostro contributo, grazie e buon lavoro
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Con questo mezzo non è possibile prescrivere terapie. Le consiglio pertanto di rivolgersi sollecitamente al cardiologo di fiducia per l'eventuale rivalutazione della terapia "dal vivo".
Comunque, in linea generale (e non nel caso specifico!) la sostituzione di clopidogrel con ticlopidina non è ufficialmente controindicata e, qualora prescritta dal medico, può essere tranquillamente eseguita.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
le sono molto grato dottore per avermi risposto e rimanendo sempre in linea generale le volevo chiedere se assumendo il plavix in concomitanza con lansox è vero che ci possa essere il rischio di perdita di efficacia per quanto riguarda l'antiaggregazione piastrinica e inoltre se la stessa cosa vale anche per la ticoplidina, e inoltre se lei avesse un paziente con problemi di ulcera duodenale sarebbe piu propenso a prescrivere la ticlopidina o il clopidogrel visto che il paziente avrebbe bisogno di un gastro protettore. grazie infinite e buon lavoro
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Qualora si ravvisi la necessità di prescrivere clopidogrel (e per i portatori di stent coronarici questo principio attivo rappresenta senza dubbio la prima scelta), può essere preferibile associare come trattamento "gastroprotettore" un antagonista dei recettori H2 (ranitidina o simili) piuttosto che un inibitore della pompa protonica (lansoprazolo o simili).
Resta inteso però che per ogni singolo paziente le varie opzioni terapeutiche devono essere valutate dal medico che lo ha in cura.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
mi scusi ancora dottore ma volevo un suo parere riguardo a un portatore di stent metallico e che come terapia antiaggregante assuma solo una pasticca di ticlopidina da 250 mg, ritiene che tale farmaco e tale dose possano essere sufficienti oppure potrebbe esserci rischio di inefficacia terapeutica, la mia domanda è sempre e solo in linea generale so molto bene che i pazienti sono diversi l'uno dall'altro ma ci sono anche dei limiti di carattere generale appunto per cui volevo che lei mi aiutasse a capire questo passaggio, grazie infinite
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Le ripeto che in linea generale la terapia di prima scelta per i portatori di stent coronarici è attualmente rappresentata dal clopidogrel, fatti salvi alcuni casi particolari.
E' compito del medico, nella valutazione di ogni caso specifico, considerare l'opportunità di utilizzare altri farmaci (come la ticlopidina da Lei citata) per ridurre eventuali effetti collaterali oppure associarne più d'uno per aumentare l'efficacia nella prevenzione di eventi trombotici.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
questo l'ho capito dottore e la ringrazio ma quello che vorrei capire visto che mio padre non può usare il plavix in quanto gli procura diversi effetti collaterali e quindi dovra ritornare alla ticoplidina è se una dose da 250 mg in un portatore di stent può ritenersi sufficiente o se in base alle esperienze tale dose è insufficiente a priori, chiedo questo in quanto mio padre ha usato la ticoplidina in una unica dose giornaliera e non ha mai fatto controlli per verificare la sua efficacia terapeutica, inoltre le volevo domandare se in una persona cui gli si forma un trombo allo stent prima di eventuale infarto avrà una pressione alta? in pratica se uno ha un'occlusione dovuta da aggregazione piastrinica gli si alza la pressione o questa può rimanere bassa? per bassa intendo 110/70. so bene che dovrò fare queste domande allo specialista e sarà lui a decidere cosa è meglio ma come le dicevo nel precedente messaggio dovrò aspettare martedi 13 novembre per poter portare mio padre da lui e nell'attesa vorrei tranquillizzarmi in qualche modo
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
1) nei casi in cui sia accertata (dal medico!) l'impossibilità di proseguire la terapia con clopidogrel, l'utilizzo della ticlopidina può essere una delle alternative terapeutiche, anche se non con la medesima efficacia;
2) spesso in occasione di occlusione acuta di uno stent coronarico si può assistere ad un calo dei valori pressori abituali. Comunque il controllo della pressione arteriosa non può essere adottato come affidabile mezzo predittivo di un eventuale evento acuto.
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dopo
Utente
Utente
ero certo che in caso di occlusione delle coronarie la pressione aumentasse, quindi come ci si può accorgere che una coronaria o uno stent si stanno chiudendo? ci saranno dei sintomi e se si quali sono dottore al di la degli esami specifici? grazie infinite
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
I sintomi dell'occlusione coronarica o della trombosi intrastent sono quelli dell'infarto miocardico acuto.
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