Quando una persona è dipendente dall'alcool?

Buongiorno,

sono fidanzata da un anno e mezzo con un coetaneo. ho scoperto con incredulità da un amico comune che il mio ragazzo si ubriaca quando esce con gli amici. Io non esco con i suoi amici e prediligo le uscite in coppia e non ho alcun problema che lui esca con i suoi amici di sempre una a volte due volte a settimana. non sono gelosa nè mi da fastidio. però ho saputo appunto che spesso con gli amici si ubriaca e questo mi è stato riferito più di una volta. io non so come comportarmi anche perchè con me beve solo acqua o al massimo a cena al ristorante un bicchierino di vino. io sono astemia. ma non ha mai desiderato berein mia presenza e a volte passiamo anche 4 giorni di seguuito insieme e quindi vedo bene che non beve nè a casa ha alcun tipo di alcolico a parte il vino che bee come detto con moderazione. ma il mio ragazzo può definirsi alcolizzato? perchè quando esce beve mentre con me no?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(..)con me beve solo acqua o al massimo a cena al ristorante un bicchierino di vino(..)
gentile ragazza un alcolizzato vive in funzione del bere, quando questo, invece, è vissuto in determinate circostanze e non in altre e su di esso vi è un buon controllo non credo si possa parlare di dipendenza patologica.
esiste un uso esplorativo, occasionale e patologico.
ma da quello che racconta, quest'ultimo, non sembrerebbe il caso del suo ragazzo.
Spesso con gli amici ci si lasica andare ma se al di fuori di questo contesto la situazione è controllata non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

l'assunzione occasionale di forti quantità di alcool si chiama binge drinking, e se costituisce un'abitudine costituisce anche un problema - soprattutto quando l'età inizia a salire e non parliamo più di ragazzi che attraversano crisi adolescenziali e post-adolescenziali, che bevono o a causa di ansia/depressione o per farsi accettare dal gruppo.

Se il suo fidanzato non ha mai avuto comportamenti aggressivi o pericolosi per sè o per gli altri e non guida dopo aver bevuto può non esserci motivo di preoccuparsi.

Prima di trarre qualunque conclusione però è importante che stabilisca se quanto ha saputo è vero.
Chi l'ha informata che il suo ragazzo beve quando esce con gli amici?
La fonte è attendibile anche per quanto riguarda la stima della quantità di alcool che ingerisce?
E' cioè sicura che si ubriachi 1-2 volte a settimana o può trattarsi piuttosto di un'esagerazione?

Al di là di quanto beve, lei che spiegazione si dà del fatto che con questi amici (più che "con gli altri" in generale) ha comportamenti diversi rispetto a quando è con lei?
Pensa che le nasconda qualcosa, che reciti una parte quando non beve o che sia condiscendente nei suoi riguardi (visto che è astemia)?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buonasera,

grazie per le tempestive risposte inanzitutto.

Dottoressa Massaro si le fotni sono attendibili e non mi hanno riferito solo che lui beve bensì mi han detto che una sera aveva litigato con un altro amico perchè questo amico si era offeso di non essere stato salutato dal mio ragazzo una sera che era in giro ubriaco..oppure un'altra amica mi ha riferito di averlo visto fare il cretino e straparlare in un locale con delle ragazze...a me questa cosa non ha dato fastidio (il fatto delle ragazze perchè mi fido di lui e so che quasi certamente non ha fatto nulla di concreto poi)..altre volte è stato lui stesso in forma di battute per giustificare alcune uscite maleducate con me mentre mi chiamava ed era nei locali..il giorno successivo alla mia richiesta di spiegazioni lui ridendo mi rispndeva che non ricordava di avermi risposto male perchè era ubriaco..ma io non ci ho mai creduto!! invece le sue stesse parole sono state confermate da altre persone. oppure un'altra amica su un social network facendo riferimento a una serata disse: eh si l'altra sera con la vodka hai dato uno spettacolo indimenticabile!
e quindi non credo che sistematicamente ogni settimana si ubriachi, niente affatto, ma capita "abbastanza" spesso ma non so di preciso quanto...e non so quanto beva ...so che questo bere lo altera al punto che gli atri percepiscono che è ubriaco e fa cose stupide.

con me ha toccato un punto forte. ovevro io sono l'opposto dei suoi amici e per questo con loro non amo uscire. Con lui li critico apertamente. Io sono disciplinata, poco esibizionista, non bevo, non fumo ecc...e condanno apertamente comportamenti scorretti come la droga, i rapporti promiscui o l'ignoranza e la cafoneria. i suoi amci sono i classici 30/35 enni viziatissimi e ricchi che di sicuro non condannano i suoi comportamenti ma anzi lo spingono indirittamente a comportarsi in quel modo.

Devo fare finta di nulla e non interferire con le sue amicizie e le sue serate, che a me non creano alcun problema o devo preoccuparmi? le critiche ai suoi amici di una vita da parte mia sono già costanti e non vorrei esagerare..criticando loro in fondo sarebbe un pò come criticare lui e non voglio che pensi che io sia intollerante o troppo diversa da lui...con me è molto rilassato e vedo che non alcuna esigenza di bere anche perchè io non glielo impedisco, ma non lo fa e basta e anche perchè non abbiamo mai parlato del discorso alcolici dal momento che ne ero all'oscuro. c'è anche da dire che lui ha provato per amore mio a rinunciare a quelle serate con gli amici ma non ci riesce...ogni tanto dice che ha bisogno di sfogarsi con gli amici perchè ha voglia di vederli e divertirsi con loro..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Di sicuro non è un bello spettacolo vedere un 32enne che si ubriaca e dà appunto spettacolo, ma sul piano clinico quello che conta è quanto spesso ciò accada e anche il fatto che lui mantenga una capacità di critica rispetto ai momenti in cui si comporta così.

Secondo lei ha una personalità "debole", che si lascia influenzare e trascinare dagli altri e non è in grado di imporsi/opporsi?

Che lei sia diversa da lui, penso sia molto chiaro ad entrambi, e non vedo perchè dovrebbe dissimulare questa diversità per apparirgli più vicina.
Dal momento che vi siete scelti è possibile che vi compensiate a vicenda sotto determinati aspetti, e che il fatto che il suo fidanzato con lei non beva indichi da parte sua la volontà di migliorarsi e di crescere, a differenza dei suoi amici.

E' possibile che con loro mantenga questo comportamento perchè è l'unico modo in cui riescono a condividere qualcosa?
A parte le uscite serali di questo tipo fanno altro assieme?
Ad oggi, che non sono più dei ragazzini, secondo lei hanno tanto o poco in comune?
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Utente
Utente

Buonasera dottoressa Massaro,

si siamo diversi e questo è chiaro anche a lui ma spesso lui descrive le nostre differenze a discapito mio (a parole dice di apprezzarmi però poi dice che sono "paurosa" o "timida" perchè magari non vado in giro tutta scosciata o non fingo di divertirtmi ridendo come una gallina) oppure dice che dovrei vestire più provocante, essere meno "bambina".

Io invece reputo di essere meno "gregaria" rispetto a lui. Non cerco necesariamente l'approvazione altrui e sono abbastanza capace di essere me stessa anche in contesti, come il suo ad esempio, dove sono l'unica diversa.

Quindi in questo senso forse dourei essere più malleabile e meno intransigente. lui quandofa qualcosa che va letteralmente contro la nostra coppia, ad esempio fare il cretino con le altre, e io mi oppongo totalmente scatenando anche litigi, lui si giustifica o negando oppure una volta dicendo che è combattuto tra il divertimento e i suoi amici e me che gli paiccio tanto.

con loro ha un rapporto complesso. Le mie critiche spesso sono rivolte ai suoi amici per fargli rendere cono che sono persone banali, volgari (ostentano auto, orologi preziosissimi, ragazze dell'est) e viziate e i loro soldi li hanno grazie ai genitori e non alle loro capacità. lui annuisce e non mi contraddice dicendo che non è vero. sta zitto e poi però corre da loro. lui è come loro. sono amici che conosce da molto prima di me. li imita anche nel modo di vestire. io più di una volta gli ho detto che non ragiona con la sua testa. lui ha diversi gruppi di amic, ma l'ambiente è quello e quindi sono tutti più o meno uguali e anche le donne con questa gente. io sono davvero l'unca diversa. lui scegliendo me ha fatto una scelta indipendente ma poi non riesce a portarla avanti fino in fondo perchè a parte la vita a due, a me non sa proporre attività o amcizie alternative. le sue serate sono ristoranti, locali super alla moda e stop.con me fa il resto...mostra il suo lato romantico, casalingo e semplice. ma non capisco se con me sia davvero se stesso...a volte non mi racconta quello che fa perchè sa che a me sapere che c'era questa o quella velina al tavolo vicino al suo mi annoia e quindi si astiene dal raccontarmi i dettagli delle sue serate. ho avuto modo di vederlo a volte con questi amici, lui è accettato, si fanno reciproci favori anche lavorativi, è molto a suo agio ma completamente omologato a loro e ho l'impressione, magari sbaglio, è solo una sensazione, che lui stia molto attento a campiacerli, addirittura tutti loro fanno le stesse battute. e questo mi fa venire i nervi...dico com'è possibile che dovete dire le stesse battute?? non siete adolescenti!
il bere forse gli serve per lasciarsi andare ed attirare l'attenzione...con me non deve ostentare nulla..io lo so com'è fatto e mi sta bene...

davvero vorrei tanto che maturasse o almeno che fosse più sicuro di se stesso...ma forse è solo diveros da me ed è sicuro di se stesso..non capisco..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se a quest'età invece di avere una propria identità adulta definita è ancora suscettibile alle spinte all'omologazione da parte del gruppo, come se tutti loro fossero ancora una compagnia di adolescenti, forse tanto sicuro di sè non lo è davvero.

Del resto se queste persone nella vita non hanno dovuto guadagnarsi nulla è anche comprensibile che siano rimaste un gruppo di bambini viziati.

Mi chiedo però cosa lei trovi in lui, che in fin dei conti descrive come appartenente a quella cerchia di persone che proprio non le piacciono.

Come e dove vi siete conosciuti?
Lui almeno inizialmente ha tentato di coinvolgerla in uscite con i propri amici?
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Utente
Utente

Buongiorno dottoressa,

allora io in lui trovo una persona affettuosa, passionale e dolce che mi accetta per le mie debolezze e a parte le critiche che le ho descritto sopra accetta i miei difetti.

Con lui mi sento accudita e questo mi piace molto.

ci siamo conosciuti tramite un conoscente comune.

all'inzio voleva farmi uscire con i suoi amici, diciamo i primi mesi poi in seguito ai miei rifiuti ha smesso.

io con lui sto bene solo quando siamo da soli...nella vita sociale siamo agli estremi...e per questo io accetto di buon grado che lui esca con loro. da un lato provo fastidio perchè i suoi maici non mi piacciono e perchè essendoci anche molte ragazze potrebbe avere la tentazione di tradirmi, dall'altro però preferisco che esca da solo perchè io quegli ambineti proprio non li tollero...

forse lui non lascia i suoi amici perchè con me non riesce a crearsi una vita sociale altrenativa...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che il ragazzo si trovi in una fase di conflitto fra ciò che era e ciò che vorrebbe diventare.
In caso contrario o limiterebbe/annullerebbe le uscite con questi amici, o chiuderebbe con una persona così diversa come è lei.

Ce lo descrive come se avesse due personalità, due modi di essere e comportarsi contrastanti, come se cambiasse carattere quando è con lei rispetto a quando è con loro: è possibile che non sia ancora in grado di capire cosa gli appartiene e cosa deriva dal contesto, oltre a cosa vuole diventare.

Ha avuto anche lui vita facile come i suoi amici, senza la necessità di crescere?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"lui annuisce e non mi contraddice dicendo che non è vero. sta zitto e poi però corre da loro"

Gent.le ragazza,
nella relazione di coppia inevitabilmente ci si confronta su scelte, valori, comportamenti ma nel vostro caso più che un confronto vero e proprio sembra che da parte sua ci sia una valutazione negativa e una forzata tolleranza invece da parte del suo ragazzo c'è la tolleranza di tali critiche ma la necessità di continuare queste frequentazioni.

"forse lui non lascia i suoi amici perchè con me non riesce a crearsi una vita sociale altrenativa... "

è sicura che si tratti solo di sostituire un ambiente con l'altro? Ne ha mai parlato con il suo ragazzo?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa Massaro,

si lui viene da un ambiente privilegiato con una madre attentissima alle scuole frequentate dal figlio (solo private e molto costose) e che ha cresciuto lui e i suoi fratelli attenti all'esteriorità. dall'altro però i genitori , anche qui è contraddittorio, li hanno cresciuti con il valore del lavoro (non della solidarietà infatti il mio ragazzo è tendenzialmente egoista e non si interessa in nessun modo di volontariato o fare del bene a chi ha meno di loro), sono molto educati a livelllo formale (nel senso proprio nel modo di porsi, stare a tavola, ordine della casa ecc) e lui è un ragazzo (è questo anche mi piace molto di lui) che se apprezza una persona riesce a vedere oltre lo stato sociale, i vestiti ecc. quando mi ha conosciuta diversissima da lui non mi ha mai fatto alcun tipo di problema, gli piacevo, voleva frequentarmi e stare con me non interessandosi all'opinione dei suoi amici..ma poi sono arrivati i problemi...dopo l'entusiasmo iniziale sta ritornando ad apprezzare i suoi amici e condividere i loro valori e visto che io non li condivido spesso mi esclude quando esce con loro.infatti il fatto del bere ad esempio lo sono venuta a sapere da terze persone.questo modo di avere due personalità lo confermo.anche con la sua precedente ragazza so che faceva le stese cose che fa con me: usicte romantiche, week end in mezzo alla natura, ristorantini carini ecc... ma lei amava molto il suo mondo e quindi condividevano anche le uscite con gli amici...ma lui mi ribadisce sempre che anche lei era semplice e dolce come me e mi dice che gli piaccio così come sono.

lui non ha mai avuto problemi economici anzi è molto privilegiato, non ha problemi di case, auto, vestiti, viaggi, locali alla moda...in una sera arriva con gli amici anche a spendere mille euro...però poi guarda sempre chi ha più di lui...e in altre cose è tirchissimo...
lavora da tanti anni, è molto disciplinato nella sua attività (che cmq vive senza stress essendo un'azienda di famiglia)è molto sportivo, casa senza mai fuori posto uno spillo...

per quanto riguarda il punto delle uscite lui si contraddice. ci siamo lasciati diverse volte (a volte dietro mia iniziativa a volte dietro sua) perchè lui dice che siamo TROPPO diversi però poi vuole tornare da me...limita "in apparenza" gli amici però poi non prende proprio in considerazione di eliminare le sue amicizie o le sue uscite con loro.

Dott. Camplone non riesco a capire quando mi chiede se sono sicura che si tratti disostituire solo un ambiente con l'atro. cosa intende? certamente non è un problema "geografico", alla base credo che ci siano scelte di vita...non so cosagli rappresento io eperchè sceglie di stare con me se sono così diversa da lui e al contempo cosa cerca in quelle amcizie?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' possibile che il ragazzo sia stato attratto da lei proprio per la sua diversità rispetto alle persone frequentate fino ad allora, compresa la sua ex.

E' sicuramente anche possibile che questo entusiasmo che lei vede scemare indichi che sta tornando sui propri passi, per rientrare pienamente nell'ambiente di provenienza.

Lei si è comportata in maniera saggia non precludendogli nulla e non impuntandosi, ma forse questo non è stato sufficiente a consentire di raggiungere un compromesso fra diverse esigenze e diversi ambienti che appaghi entrambi.

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"non so cosa gli rappresento io e perchè sceglie di stare con me se sono così diversa da lui e al contempo cosa cerca in quelle amicizie? "

E' proprio questo aspetto che andrebbe approfondito in considerazione di un'apparente incoerenza che forse segnala esigenze particolari di cui il tuo ragazzo non è pienamente consapevole.