Extrasistole e attività fisica

Buongiorno Dottori,
sono un uomo di 38 anni. Pratico regolarmente nuoto per 3 volte la settimana, massimo 4 volte, 50 minuti per volta.
Sin da ragazzo soffrivo di extrasistole, per cui mi sono sottoposto regolarmente a controlli cardiologici da cui è risultato non essere nulla di cui preoccuparsi.
Un paio di anni fà ho fatto anche l'holter e l'ecocardio, entrambi con esito negativo.
Ultimamente durante l'attività fisica si presenta qualche extrasistole localizzata nella parte alta dello sterno, quasi sotto la gola. A causa dello sforzo mi sembra di sentire l'extrasistole in modo più pieno, quasi come se fosse un pò dolorosa (ma non è dolore, in realtà è un fastidio più intenso).
Un mese fa ho fatto ecg e visita, negativi.
Mio padre mancò 10 anni fa per miocardiopatia dilatativa. Recentemente è mancato mio zio per infarto alla giovane età di 63 anni, e questo mi ha fatto pensare molto. Non aveva mai avuto problemi di cuore, o almeno in apparenza. Era sempre sotto controllo. Il cardiologo mi ha detto di stare tranquillo, perchè ho tutti i fattori di rischio sotto controllo (non fumo, colestreolo nella norma, non iperteso, non diabete ecc).

Le domande che dunque vi pongo sono le seguenti:
1) devo preoccuparmi ulteriormente per queste benedette extrasistoli che vanno e vengono, presentandosi anche durante l'attività fisica?
2) l'attività fisica non agonistica necessita di qualche cautela particolare, tipo controlli più regolari?
3) esiste ereditarietà certa per cardiopatia?

Vi ringrazio in anticipo per il vostro cortese riscontro.
Saluti
Marco
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Rispondo alle sue richieste:
1) no, non deve preoccuparsi dell'extrasistolia
2) per l'attività sportiva basta un controllo annuale con visita e d ECG e forseunEcocardiogramma, nel suo caso, non è una cattiva idea
3) no, non esiste una ereditarietà certa....e anche se dovesse essere presente, questo non significa matematicamente che chi la presenta svilupperà la malattia....spesso su una predisposizione occorrono fattori di rischio acquisito aggiuntivi per determinarne la comparsa...è anche per questo che concordo con quanto detto dal suo cardiologo di fiducia.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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